venerdì 6 settembre 2013

(essere concisi) Elenchi... cose che si ritiene sia interessante ed utile sapere


Sul Web vanno alla grande post con titoli che contengono un numero.
Perché? Perché alle persone piacciono gli elenchi che riassumono gli aspetti salienti di un determinato argomento. Da leggere non c'è moltissimo e si pensa comunque di aver "ottenuto" una sintesi più o meno esauriente.

Molti marpioni del Web questa cosa la sanno e, cercando di portare visite a casa, la utilizzano anche troppo e a sproposito. Altri sanno invece dosare con intelligenza ed attuano la "tecnica" quando è realmente il caso e lo fanno in modo che gli elenchi "riassuntivi" risultino davvero interessanti (e qualche volta anche utili).

Vi faccio solo 3 esempi che ho intercettato ultimamente:


Le 12 abilità indispensabili per avere successo nella vita



[...] Non si finisce mai di imparare, anche quando sembra di aver accumulato un numero di esperienze tale da spingerci a dire di essere arrivati. Ed invece c’è sempre qualche “scienziato”, “tuttologo”, “espertologo” di turno che viene in nostro aiuto, indicandoci la via giusta per la perfezione (ammesso che si voglia raggiungere questo traguardo). Questa volta gli esperti si sono spinti davvero oltre, svelando l’elisir (non della felicità, ahimè), ma del successo! In cosa? Nella vita!. Non importa quale impresa sta per essere intrapresa: dal mandare una lavatrice, allo scrivere una mail, a salvare il mondo, se acquisite le 12 abilità seguenti, il successo è assicurato (probabilmente il bucato non si scolorirà!) [...]


9 consigli di Content Marketing per giornalisti


 
[...] Da alcuni anni stiamo assistendo ad una involuzione, anzi ad una vera e propria deriva dei contenuti e dell’editoria online. La cosa è curiosa, perché in teoria i giornalisti dovrebbero essere i primi a sposare la logica del “buon contenuto”, mentre sembra che da un annetto a questa parte siano invece i marketer e i SEO a spingere principalmente sul cosiddetto content marketing. Ma quale dovrebbe essere l’approccio dei giornalisti nei confronti di questa disciplina emergente? Secondo una dichiarazione di Craig Silverman – giornalista e direttore dei contenuti di Spundge – rilasciata a Ray Hiltz, “per produrre contenuti di buona qualità, rilevanti, utili, è necessario spendere tempo scavando e cercando nelle aree relative al tuo campo. E’ importante creare un flusso di lavoro che attinga dai fatti e applichi un processo per trasformarli in storie coinvolgenti, utili, informative. E senza che siano auto-promozionali. Bisogna far sì che il Re sia il Contenuto.” [...]


10 tip and trick che possiamo imparare dai designer



[...] Quando, a un certo punto della nostra vita, decidiamo quale strada professionale intraprendere, siamo consapevoli che questa scelta, più o meno indirettamente, influenzerà il nostro modo di pensare e il nostro approccio ai problemi di ogni genere.
Che siate medici o filosofi, di certo penserete che il vostro metodo nulla abbia a che vedere con quello di designer e progettisti. Eppure con questo post vogliamo farvi ricredere, segnalandovi 10 caratteristiche dei designer che ognuno di noi, indipendentemente dalla propria professione, dovrebbe prendere come esempio. [...]



PS:
Non vi viene voglia di leggere gli articoli? Il numero, ... gli elenchi aiutano eccome, incuriosiscono.
Non bisogna abusarne e è necessario avere davvero un elenco riassuntivo di cose interessanti da scrivere. Se poi fai il furbo (e magari lo fai anche spesso) i lettori ti marchiano e appena vedono il nome del tuo blog scappano.

Voi che ne dite, funzionano i numeri all'interno del titolo di un post?
Avete qualche esperienza in merito, magari corredata (se possibile, altrimenti va bene uguale) da qualche dato? Ci interesserebberesse, grazie!

7 commenti:

  1. Vale fare un commento così: Oooohhh!
    O mi prendete per i piccioni di Povia?

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    1. Il commento vale e poi io con "I bambini fanno ooh" ci son quasi cresciuto!
      Però se hai anche qualche altro commento non ci dispiace ☺

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  2. Allora commento un po' più serioso di quello di prima.
    Sui numeri non so, credo di no ma non ci ho mai pensato a dovere.
    Certo che ci sono libri e film belli con i numeri dentro, tipo 10 giorni che sconvolsero il mondo e il settimo sigillo. Se ci penso su un attimo capace che ne trovo altri 40.
    Però vorrei affrontare un altro argomento, uno dei tanti che saltano fuori dal post: è normale trovare chi ti dice come fare e perché; e se poi vai a vedere non sempre sono persone che pensi abbiano le carte in regola per farlo.
    Non so se sono in una fase astrologica negativa (sono un quario, con la luna sempre storta) ma ultimamente non sopporto certi giornalisti (OK, normale) e blogger. Per questi ultimi basta vedere come stanno commentando la situazione di Nokia, tutti estremamente certi e tutti in ordine sparso. Conclusione: nel Web c'è di tutto, devi scegliere (d'oh! (cit.)).
    Enrico ne ha parlato recentemente sul suo blog. Da leggere.
    Quello che è carente e a volte manca, secondo me, sono i commenti che sono la cosa veramente bella del Web. E poi ci sono i timidi che commentano a voce, per telefono, mail, fax (no, questi se lo fanno non li leggo).
    Propongo un dibattito (cit.).

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    1. Sui numeri nel titolo di un post ci sono varie statistiche più o meno serie, qui ad esempio il Tagliaerbe parla di Conductor che ha testato diversi tipi di headline per determinare quali potessero essere più attraenti per il lettore. Ma è chiaro che non stiamo sicuramente parlando di statistiche completamente affidabili (metodo scientifico assente)

      Concordo in pieno sul discorso guru di vario genere di cui il Web è pieno e di cui, aggiungo io, se ne potrebbe fare volentieri a meno. Filtrare, filtrare e filtrare ancora... è l'unica cosa che si può fare.

      Sull'acquisto di Nokia so poco, ma d'istinto dico che mi sembra una mossa azzeccata visto che Microsoft non aveva un suo settore costruzione hardware nel campo mobile

      Sui commenti poi ti controfirmo millemila volte: sono l'anima del web2, bisognerebbe agevolarli il più possibile

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  3. Ci sono 2 regole per avere successo:

    1) non svelate mai agli altri tutto quello che sapete

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    1. A questo punto (come probabilmente tu volevi) la domanda è: qual'è la seconda regola?

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    2. Giorgio (Giors) è un vecchio volpone, attenzione!
      E sarebbe un motivo in più per fare un salto a Torino, che te lo faccio conoscere.

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