lunedì 30 marzo 2020

Controcorrente

È vero che in questi giorni siamo tutti navigando a vista in un fiume piuttosto insidioso. Però...
Però c'è chi è molto sfortunato (famiglie numerose, su una barca piccola e magari anche con una falla, con un solo remo... 😢 ), chi lo è un po' meno, in una bella lancia stabile con vista a una riva alberata e fiorita, chi è veramente fortunato come me, che ho a disposizione l'equivalente di uno yacht  che devo condividere solo con un marito e una gatta... 
Inoltre da pochi giorni hanno tolto il divieto di andare in auto una sola persona alla volta, può viaggiare  oltre al guidatore anche una seconda persona, purché sul sedile posteriore: per noi, che compartiamo casa e letto, è una norma un po' ridicola, ma ci possono essere colleghi che vanno al lavoro insieme e per loro sì ha un senso distanziarsi il più possibile.
Successivamente hanno aggiunto, ai motivi di uscita consentiti, anche l'andare a curare animali o coltivazioni, per cui possiamo andare a lavorare un pochino nella terra, in un luogo dove già prima non incontravamo nessuno se non per strada, chiusi in auto, e ora proprio non si sente che il canto degli uccellini, gli unici esseri viventi che si vedono oltre alle lucertole e ai gatti. Oggi per esempio mio marito ha potuto usare la sua motozappa, io mi sono divertita a strappare erbacce, il tutto sotto un bel sole e il cielo azzurro (nei giorni scorsi è piovuto alquanto).
Oggi non abbiamo sentito neppure il clacson del camion del bombolaio (in Canarias il gas viene erogato solo in bombole, c'è un servizio capillare anche nei luoghi più remoti di montagna,  ma forse ora chi ne abbia bisogno deve chiamare apposta, senza contare la vendita presso le "gasolineras" ovvero stazioni di servizio dei benzinai).
A proposito di benzinai, ora hanno tutti attivato il "self service" così basta una persona alla cassa, minimizzando il rischio di contagio. Se gli erogatori fossero predisposti per funzionare con banconote, come già decenni fa era in Italia, non  ci sarebbe neppure bisogno di questo cassiere.
Infatti, dopo un avvio lento e tentennante, il nostro governo ha finalmente iniziato a prendere un po' sul serio la situazione.
In un primo momento, malgrado l'evidenza del contagio in Cina e perfino in Italia, non ci si volle muovere affatto. Anzi, vennero permesse manifestazioni quali i Carnevali, le manifestazioni per l'8 marzo, partite di calcio e altri sport...  Ricordo che a Tenerife  venne discusso se fosse il caso di rimandare il Carnevale di Santa Cruz, ma non per il pericolo di contagio della folla, bensí perché era in atto una emergenza climatica, con calima, vento fortissimo eccetera.

Calima vista dalla mia finestra. Il colore del cielo è quello REALE.
La "calima" è l'arrivo sulle isole, per mezzo del vento, di sabbia finissima dal Sahara. 


Questo provoca una specie di smog, che rende difficile la respirazione soprattutto agli asmatici, e la salita della temperatura, che unita al forte vento può provocare (come ha fatto anche in questa occasione) degli incendi.  (poi, sempre dal Sahara, viaggiando col vento, sono arrivate anche le locuste, ma questa è un'altra storia...)


Be', tra molte proteste di cittadini che esigevano il carnevale,  è stato di fatto rimandato... di UN GIORNO e si è svolto quindi in piena calima.



In Canarias il primo caso di COVID-19 che abbiamo avuto è stato nell'isola della Gomera (portato dalla Germania), confermato il 31 gennaio, seguito poi a Tenerife da altri casi (25 febbraio), sempre di turisti questa volta italiani. Le autorità canarie hanno giustamente isolato immediatamente l'albergo interessato, ma il governo centrale spagnolo ha preso sottogamba il problema, organizzando anzi la moltitudinaria manifestazione voluta da una ministra per l'8 marzo.

"El anuncio de las primeras medidas del Gobierno llegó el 3 de marzo, cuando pedía jugar a puerta cerrada los partidos con equipos procedentes de zonas de riesgo, reconociendo la gravedad de la situación que estaba a punto de explotar en España. Finalmente tomó la decisión de cerrar al público el deporte el 10 de marzo.
Aun así, Pedro Sánchez ha tardado más de 20 días desde que decretó la alarma y tres semanas desde que recomendaba celebrar a puerta cerrada los eventos deportivos para cerrar un acuerdo con China para que mande ese material que está siendo vital en los centros sanitarios." (OKDIARIO, 25/3/20)
Siamo passati dal primo decreto del 14 marzo   in vigore dal giorno dopo, in cui si erano prese misure solo dopo che venisse dichiarata dalla OMS la pandemia (benché fosse già evidente una epidemia) senza chiusura totale di porti e aeroporti eccetera,  al decreto in vigore da oggi. Per ora molto ottimisticamente, la quarantena è stabilita fino al 9 aprile, ma tutti già immaginiamo che come minimo si arriverà a fine maggio. Tra l'altro, come in Italia, ci sono molti irresponsabili per non dire imbecilli che saltano la quarantena e si ritrovano a gruppi, chi nei bar, chi in spiaggia...

Tra l'altro, manca materiale per il personale sanitario, e mancano i famigerati "tamponi" comprati alla Cina, che non servono a nulla (30% di sensibilità), sono stati rimandati indietro... e ricomprati dalla stessa ditta, che secondo le autorità cinesi non ha la licenza...


Ma in realtà non era di questo che volevo parlare, mi sono lasciata trasportare, ma il post era nato per dirvi altro.
Da ieri voi, e tutta la Spagna e l'Europa, avete adottato l'ora legale.

NOI NO.

Noi della libera repubblica della Perfidanera e consorte, così come l'anno scorso, continuiamo a regolarci con l'ora solare, benché il computer e il cellulare ci comunichino l'ora ufficiale in Canarias (che è un'ora in meno di quella vostra o della Spagna). Del resto è logico, non abbiamo rapporti con nessuno a parte l'orto e i pettirossi, che continuano a seguire l'ora solare.
Se mai la quarantena dovesse finire durante il vigore della vostra ora legale e dovessimo, che so, andare dal dentista o andare in un ufficio pubblico, valuteremo se limitarci ad adattarci temporaneamente o se adottare l'ora legale fino alla fine.