mercoledì 31 ottobre 2012

Al lavoro, come ci vado?

Ieri mattina ho preso il pullman, il Sadem, presto, alle 7:10. Mi sono seduto nel primo sedile, quello vicino alla porta con spiffero incorporato. E mi sono accorto subito di qualcosa che non andava, oltre lo spiffero e l'autista spiritoso. Subito dopo Vinovo, quando il pullman era ormai pieno ho capito cos'era: erano tutti studenti! Tutti tranne me e una signora; poi ne è ancora salita un'altra ma i senior hanno perso clamorosamente: tantissimi a tre.
Dalla mia posizione mi sono allora messo a guardare le auto incolonnate nella strada piena come il pullman. Praticamente tutte con un solo occupante, il guidatore. Male. Per la cronaca gli studenti sono scesi quasi tutti prima del capolinea, a Torino funziona la ridistribuzione delle scuole verso le zone meno centrali.

Non ne avrei parlato qui, in fondo riguarda noi di Piubés e Vinöv e basta parei. Ma poi oggi trovo questo tweet:


Intanto De Martin è uno da seguire, per quelli che sono su Twitter, forse ne riparlerò in futuro. Ma torniamo alle auto: a Torino sono davvero tanti che vanno al lavoro in macchina! Il confronto con Parigi è impietoso ma Parigi è molto più grande e caotica. Ma quelli che ci vanno a piedi? Abitano lì vicino?

Il confronto con Milano, Roma e Napoli sarebbe interessantissimo ma non ci sono i dati --mica sono così scemi!.


Amsterdam è eccezionale, anche per questo; ma parlano una lingua che mi fa dimenticare di non essere razzista (quasi; quasi nel senso che quasi me ne dimentico, nèh!).


Gli svizzeri sono OK, anche se le città sono piccole (manca Ginevra).


Certo che i torinesi si comportano proprio male!

Ma ragazzi (e ragazze, certo) potete verificare voi, qui

Fantasia di Halloween



Da Wikipedia:
"Secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, l’anno nuovo iniziava il 1° novembre. Questo giorno coincideva con la fine della stagione calda, celebrata la notte del 31 ottobre con la festa di Samhain. Per un popolo essenzialmente agricolo come i Celti, l’arrivo dell’inverno era associato all’idea della morte e si credeva che gli spiriti esercitassero il loro potere sui raccolti dell’anno nuovo. La festa di Halloween è dunque legata al mondo della natura, per quanto lo spiritismo apparisse contrario ai principi del Cristianesimo che si stava diffondendo nel nord Europa. Nell'VIII secolo, Papa Gregorio III spostò la data di Ognissanti dal 13 maggio al 1° novembre facendola seguire dalla Commemorazione dei Defunti, creando così una continuità cristiana con la festa di Samhain allo scopo di scalzarla dalla cultura popolare (la festa del 1° novembre divenne di precetto nell’840)."
"La parola Halloween è attestata la prima volta nel XVI secolo, e rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Even, cioè la notte prima di Ognissanti (in inglese arcaico All Hallows Day, moderno All Saints)."


Anche  in Italia stanotte si festeggerà Halloween: sulla vecchia tradizione della commemorazione dei santi e dei morti  dall'1 al 2 novembre si è innestata quella che ci arriva, trasformata, dal mondo anglosassone e precipuamente dagli USA, che l'hanno stravolta in una kermesse cui poco rimane della festività religiosa originale, bensì è divenuta una delle ormai abituali feste del consumismo, che si celebra nella notte dal 31 ottobre all'1 novembre. Per non parlare dei riti satanici... (*)

Tra l'altro, dai travestimenti tradizionali (scheletri, streghe, vampiri ecc.), soprattutto da parte dei bambini che girano di casa in casa a chiedere dolci minacciando stregonerie (treat or tricks),  si è passati a travestimenti tout court, una specie di anticipo del carnevale, anche se il tema in generale rimane quello orrorifico.

La tradizione delle zucche svuotate e intagliate per mostrare la luce interna era già tradizionale in Italia, del resto la zucca è un frutto di stagione in ottobre-novembre, e in alcune località venivano accese lanterne per illuminare il cammino ai defunti.














Immagino che anche la torta di zucca fosse presente da tempo nelle ricette regionali italiane (curiosamente, in Liguria ce n'è una versione salata, che prevede tra l'altro i funghi,  molto usati in tale regione), ma ormai è stata quasi ovunque soppiantata dalla pumpkin pie anglosassone.


Ma basta con le parole: ecco a voi una carrellata  di immagini di Halloween. Ricordate che pie si legge all'incirca come pi, offrendo così spunti interessanti ai fanatici del pigreco (sto pensando in particolare al mio amico Giangi, cui dedico questo post).



























(*)
attenzione ai vostri gatti, neri o no



 Dedicato a Giangi, del  Club Friends Pi Greco 2500 cifre


martedì 30 ottobre 2012

Pareidolia da The Demon-Haunted World

OK, sono ripetitivo. Lo so. Ma mi piace troppo, continuo a leggerlo e poi me lo sogno di notte.
E allora mi sento in dovere di farvi partecipe.

Per esempio a p.46 riporta alcuni esempi di pareidolia, senza le figure. E allora sono andato a cercarmele, Google Immagini è lì per questo, no?

Ed ecco cosa ho trovato.

Old Man of the Mountain, New Hampshire, crollato il 3 maggio 2003.


Qui e qui c'è tutta la storia


Devil's Head, North Carolina

 

Qualche informazione qui

The Sphinx Rock in Wastwater

 

Siamo in Inghilterra, info qui

Old Woman Rock, California


Questa fatico a vederla ma è bella per arrampicarsi (una volta, quando ero giovane), tutto qui.

Vartan Rock, Armenia

È possibile trovare tutto su Sylvie Vartan (il padre era armeno), sulla roccia solo questo,  dove ci sono anche altri esempi.

Iztaccíhuatl

Boh! qui  e qui per chi come me ha bisogno che glie la spieghino.

Grand Tetons

Per finire una catena sexy: le tette grosse! (sont fous ces français)


Perdona l'intrusione, Juhan! visto che parli di "tette grosse", ti mostro la pareidolia di Tenerife: la punta del Teide viene familiarmente chiamata "el pezón" ovvero il capezzolo ben per qualcosa! 

El Teide visto da Gran Canaria

lunedì 29 ottobre 2012

Invidiate, gente, invidiate!




Ieri qui a San Juan pioveva, finalmente (è la terza volta che piove dall'inizio di ottobre, ma dopo 12 mesi di siccità!!!). Non è stata una gran pioggia, poche ore, ma sufficiente a dare un po' di respiro alle piante e anche a noi.
Vedo però che in Italia è arrivato repentinamente l'inverno, saltando quasi l'autunno: foto di luoghi innevati, di nebbie, piogge torrenziali con evacuazioni di abitanti... a Milano stamattina c'erano 4º, ora ce ne sono 10º, insomma intemperie  e neve e freddo.
Voglio un po' rigirare il coltello nella piaga: qui oggi, in casa 23º,  fuori casa all'ombra 25º e al sole 32º! (chissà a mezzogiorno!).
Sono uscita in jeans, maglietta di cotone e sandali:

in primo piano la chiave di casa, che tengo appesa al collo con un nastro nero, appare in quasi tutte le mie foto...

Se mio marito non fosse stato in viaggio, oggi sicuramente saremmo andati a fare il bagno alle piscine marine di Garachico, che quest'anno abbiamo potuto frequentare molto poco a causa della gran folla di lugareños abitanti del posto (che per la crisi son rimasti in zona invece di villeggiare altrove) e di turisti: ora finalmente sono tutti tornati al lavoro e a scuola, le piscine devono essere più belle che mai, oltretutto lavate dalla pioggia, senza tutto il pattume che la gente normalmente (!) lascia in giro...


Ma anche qua arriverà il brutto tempo, certo... e quando il Teide sarà innevato anche la temperatura si abbasserà: è come stare davanti a un frigorifero con lo sportello aperto...

domenica 28 ottobre 2012

Il mondo infestato dai demoni


L'altro giorno mi sono incazzato nero con una cognata, über-reazionaria, bigotta e dogmatica. Ma questo non c'entra con l'incazzatura. No il motivo è l'omeopatia. Lei e una banda di sue consimili hanno deciso che Nonna (sarebbe la mia mamma) deve fare una cura con i Fiori di Bach. Io non ne sapevo niente, ho sentito quando ha portato due scatolette a Nonna dicendo: "E questa è una cura che fa effetto alla lunga, non devi pensare di sentire gli effetti dopo un paio di giorni, devi perseverare".
Ho chiesto, detto che queste robe non sono provate, che non è vera medicina, difatti non serve la ricetta.
Ho chiesto perché non avete chiesto al medico e mi è stato detto che con Pinuccia aveva funzionato e Valentina (l'aiuto farmacista nostra parente) lo raccomandava, anzi l'aveva fatto arrivare apposta. E poi erano tutte d'accordo, solo io a fare il solito rompiscatole.
Ho reagito male, tirando in ballo Appadreppio e la Madonna di Medjiugorje (la loro Madonna preferita, potrei raccontarne...).
L'ho detto a mia sorella (30 anni di servizio in una farmacia comunale prima che il comune la privatizzasse, adesso è all'anagrafe) e lei mi ha detto: "sì, ottimo, è una cura che fa effetto alla lunga".


Poi l'ho raccontato a Bruna, via mail. Di solito se lo racconto a qualcuno mi sfogo e mi passa. Bruna è saggia e ha detto di non prendermela, fa parte della nostra cultura...
Non mi sono calmato, mi è rimasto qui.
E così ieri sera ho tirato fuori The Demon-Hauted World di Carl Sagan, 1996.


A p.26 spiega il perché del sottotitolo:
A Candle in the Dark is the title of a corageous, largely Biblically based, book by Thomas Ady, published in London in 1656, attacking the witch hunts then in progressas a scam to delude the people.
Ok, a me il sottotitolo non piaceva ma adesso è OK.
Poi a p.27 (sono arrivato solo fin lì) dice:
There is much that science dosesn't understand, many mysteries still to be resolved. In a Universe tens of billions of light-years across and some tens or fifteen billion years old, this may be the case forever. We are constantly stumbling on surprises. Yet some New Age and religious writers assert that scientists believe that "what they find is all there is". Scientists may reject mystic revelations for which there is no evidence except somebody's say-so, but they hardly believe knowledge of Nature to be complete.
Science is far from a perfect  instrument of knowledge. It's just the best we have.
[...]
One of the reasons for its success is that science has built-in, error-correcting machinery at his very heart. Some may consider this an overboard characterization, but to me every time we exercise self-criticism, every time we test our ideas against the outside world, we are doing science. When we are self-indulgent and uncritical, when we confuse hopes and facts, we slide into pseudoscience and superstition.
Ecco sono arrivato fin qui. Poi mi sono addormentato sognandomi indaffarato con il Metodo Scientifico.


Ma lo leggi in inglese? Non c'è in italiano?. Sì, pubblicato da Baldini-Castoldi, esaurito. Lo ristampano? Non credo: queste cose non tirano.

Uomini di poca (o niente) fede: l'hanno ristampato!

Su un'isola.

Spiaggia a Trivandrum - Kerala - India  - Agosto 83

Sono stranito, esterrefatto e senza parole oggi. Vorrei solo essere su un'isola lontana, ma non Aruba.

Twitter

Quando il blog era giovane e Juhan era il solo a postare ogni tanto, a corto d'ispirazione, metteva su una raccolta di tweet, quelli che secondo lui erano i più originali, divertenti, fuori di testa, ...

Ora voglio farlo anch'io ma solo per farvi vedere com'è facile.