.mau. una domanda OT (ma ispirata dal post). Tu sei cresciuto in un quartiere etnico dove i veneti (in senso lato, come si usava allora) erano la maggioranza, allora_ parli|capisci 1) il torinese; 2) il veneto? O sei troppo ggiovane?
la cosa è più complicata. Io sono effettivamente cresciuto - diciamo dalla prima elementare, ma tanto prima non interagivo con nessuno - in un quartiere multietnico, secondo la definizione anni '70 del secolo scorso: diciamo che c'era un terzo di piemontesi, un terzo di veneti (noti come terroni del nord) e un terzo di terroni strictu sensu. I miei genitori erano entrambi venetofoni (mia mamma è geograficamente friulana, ma a Sacile si parla trevisano) e a casa mia c'erano anche i nonni paterni che hanno sempre solo parlato dialetto. Però i miei genitori mi hanno sempre parlato italiano, il che significa che io non so parlare nessun dialetto. È però vero che non ho nessun problema a capire il veneto parlato, non ci faccio nemmeno caso. Per quanto riguarda il piemontese, se non è troppo stretto - diciamo insomma quello parlato a Torino - riesco a capire quello scritto, mentre con l'orale ho dei forti problemi nonostante abbia avuto amichetti piemontesi che parlavano regolarmente in dialetto con i loro genitori. Con i dialetti meridionali, invece, nulla da fare.
Vabbe', a questo punto lo sapete tutti, ma per sicurezza vi avvisiamo che in questo blog possono esserci cookies. Cliccate qui per accettare, altrimenti qui trovate ulteriori informazioni su privacy e cookie.
grassie 😁
RispondiEliminaprego!
RispondiElimina.mau. una domanda OT (ma ispirata dal post).
RispondiEliminaTu sei cresciuto in un quartiere etnico dove i veneti (in senso lato, come si usava allora) erano la maggioranza, allora_ parli|capisci 1) il torinese; 2) il veneto?
O sei troppo ggiovane?
la cosa è più complicata. Io sono effettivamente cresciuto - diciamo dalla prima elementare, ma tanto prima non interagivo con nessuno - in un quartiere multietnico, secondo la definizione anni '70 del secolo scorso: diciamo che c'era un terzo di piemontesi, un terzo di veneti (noti come terroni del nord) e un terzo di terroni strictu sensu. I miei genitori erano entrambi venetofoni (mia mamma è geograficamente friulana, ma a Sacile si parla trevisano) e a casa mia c'erano anche i nonni paterni che hanno sempre solo parlato dialetto. Però i miei genitori mi hanno sempre parlato italiano, il che significa che io non so parlare nessun dialetto. È però vero che non ho nessun problema a capire il veneto parlato, non ci faccio nemmeno caso. Per quanto riguarda il piemontese, se non è troppo stretto - diciamo insomma quello parlato a Torino - riesco a capire quello scritto, mentre con l'orale ho dei forti problemi nonostante abbia avuto amichetti piemontesi che parlavano regolarmente in dialetto con i loro genitori.
RispondiEliminaCon i dialetti meridionali, invece, nulla da fare.
OK, sei giovane. Grazie.
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