giovedì 23 febbraio 2012

Quirkologia


Richard Wiseman è ripetitivo. C'è questo suo video, bello davvero, di cui è particolarmente orgoglioso e continua a riproporlo, anche sul blog, oggi.

Però il video è davvero superlativo. Anch'io continuo a proporlo (e sono molto meno scusabile di Richard). Ma forse c'è qualcuno che ancora non lo conosce e allora il post tornerà utile.

Attenzione che potete vederlo solo una volta come prima volta!
Ritenetevi avvisati e avvertiti!
È importante, come vedrete --sempre che non abbiate già visto.

Allora, rullo di tamburi (non il nostro pliz!), ladies and gentlemen ecco a voi


Uh! Richard ha un blog intrigante, qui: http://richardwiseman.wordpress.com/blog-2/

martedì 21 febbraio 2012

Dove sono?

Qualche giorno fa mettendo in bella un post sull'altro blog Ok, panico  mi è sorto il problema di attribuire uno script (piccolo programma per computer) al suo autore. C'è un piccolo problema: è una cosa che risale alla fine degli anni '70, inteso come millenovecentosettanta, dai non sono così vecchio!

 Di bello c'è che ci sono solo cinque indiziati. Dev'essere per forza stato uno di loro. E ho i nomi! (le persone anziane ricordano perfettamente le cose di una volta, dimenticano quelle di adesso; per esempio io ricordo ancora il numero di telefono della mia prima (o comunque una delle prime, adesso non ricordo) morosa; OK, non serve più perché il numero è cambiato e lei non abita più lì, è cambiata anche lei e ha cambiato nome un paio di volte. Ma sto divagando.


Allora, la ricerca di questi cinque: due so dove trovarli ma non ho il coraggio di disturbare professori del Poli(tecnico di Torino) ormai anziani e chissà se si ricordano di me. Però ho cercato i loro nomi con Facebook, niente mentre con Google risultano migliaia di hit e i primi almeno sono OK, oltre al Poli hanno altre attività / interessi.

Un altro ha il nome troppo comune non c'è su Facebook (strano nessuno con quel cognome, ho controllato, a Torino la guida del telefono ne riporta diversi) e con Google trovo ononimi che si occupano di svariate cose ma tutte sbagliate, perso.

Il quarto (e secondo me l'indiziato n. 1) non lo vedo da una quindicina d'anni, sapevo che aveva cambiato società ma non dov'era finito. Trovato con una società tutta sua, fuori Torino. Mi sembra anche lui incontattabile.

Con il quinto, più sul commerciale, avevo lavorato parecchio, ci sarebbero storie da raccontare davvero interessanti, chissà? OK, ha ancora la stessa società di vent'anni fa ma è cresciuta parecchio: trecento dipendenti / collaboratori sparsi per il mondo! E il sito web è fatto davvero bene e in chi siamo c'è la sua faccia, seria ma non seriosa, ha la cravatta ma non la giacca e --sì-- è un pochino invecchiato. E tu pensa il logo della società è molto simile a quello di allora!


OK! non saprò mai chi è l'autore dello script, d'altronde non è così importante: prendi l'Iliade e l'Odissea vengono entrambe attribuite a Omero ma in realtà sappiamo che sono di autori diversi (anche se potrebbero entrambi essersi chiamati Omero, ma è improbabile).

Non è la prima volta che cerco qualcuno nel Web, con risultati vari: a settembre un mio amico cercava un ex-studente che avevo aiutato a fare la tesi (come il CD con la bozza della tesi sia finita lì non lo so), non siamo riusciti a trovare cose sensate (sono passati 8 anni) tranne un curriculum "europeo" non aggiornato (si vede che ha trovato lavoro e non gli serve) e un abstract della tesi, in cui non vengo citato!

Di un altro, un informatico molto bravo, nessuna traccia, strano perché sono in contatto con gente che è in contatto con lui, saprei dove trovarlo.

Poi c'è il caso di uno che ho trovato cercando altro.

Per una controprova ho cercato su Facebook un paio di amici ex-colleghi che lavorano al Poli: da lì navigando tra i loro amici e amici degli amici ne ho trovata un'infinità, anche gente che non ricordavo il nome ma sono loro. E spersi per i quattro angoli della Terra! Solo io sono tornato a Piubès :(




domenica 19 febbraio 2012

Amore a prima vista


Taaaanti anni fa, ero giovane, incontrai ( fu amore a prima vista!) su una rivista specializzata un motore diverso dal solito a quattro pistoni studiato a scuola.
Successivamente l'ho perso di vista, ma non ho smesso di pensare a lui, e ora che Internet mi ha dato la possibilità di ritrovarlo, l'ho reincontrato con gioia!

Sto parlando del motore Wankel. Il nome gli viene dall'ideatore, il tedesco Felix Wankel, che lo presentò nel 1957 con la collaborazione della casa automobilistica tedesca NSU (ricordate la Prinz?) ora scomparsa. Ricordo che alla fine degli anni '60 se ne parlava ancora come una possibilità concreta di sostituzione o almeno affiancamento del classico motore a pistoni.

La stessa NSU, dopo le prime sperimentazioni con il Wankel dal 1963, con la Spider (1964-1967) presentò al Salone dell'Auto di Francoforte del 1967 il suo modello Ro80 (Ro sta per Rotationkolben = pistone rotante), che venne eletto Auto dell'anno 1968. La Ro80 venne costruita fino al 1977. Tuttora viene ricordata con rimpianto dagli appassionati anche sulle pagine web (che raccolgono però anche critiche), a dimostrazione di quanto interesse abbia suscitato nel pubblico.




Negli anni '70 la Scalextric fece un modellino in scala 1:32 della Mercedes C111, modello sperimentale del '69 rimasto allo stato di prototipo! A tutt'oggi è un pezzo da collezione per gli appassionati dei modellini Scalextric, ne ho trovato in rete vari esemplari in vendita. Il prototipo a scala normale potete  vederlo qui
Però la C111 a a tre e a quattro rotori non è stata l'unica auto in cui la Mercedes Benz abbia sperimentato il motore Wankel. La 350 SL, a quattro rotori, venne usata dallo stesso Felix Wankel. 
Anche la Citroën si interessò a questo motore, dal 1969 al 1971.

Mazda Cosmo 110
Mazda 787B a quattro rotori

Ma la Casa automobilistica che più ha creduto nel Wankel è la Mazda, che nel 1967 produsse la Cosmo Sport 110L e, modello dopo modello, è arrivata ai nostri giorni con la RX-8. Nel 1991 anzi vinse a Le Mans con la sua 787B (unica casa giapponese a vincere mai la prestigiosa 24 Ore di Le Mans!). 
L'attuale RX-8 è dotata di due rotori, con una cilindrata complessiva di circa 1.300 cc. e una potenza di 230 CV.
Mazda RX-8
Il motore, pur soddisfacente come potenza (il motore della C 111 del 1969 sviluppava con i tre rotori una potenza di 280 CV), non si è diffuso quanto era da sperare, perché fin dall'inizio si vide che presentava problemi, alcuni in parte risolti con la tecnologia e i materiali più moderni, ma quello che tuttora resta irrisolto è il notevole consumo di carburante (ma anche di olio lubrificante) - benché all'inizio fosse competitivo con le altre auto dell'epoca - oltre alla contaminazione ambientale superiore al consentito con le norme attuali (sebbene l'ultimo modello di RX-8 sia di categoria Euro 4).

Fin qui la sua storia. Ma come funziona questo interessante motore?
I motori che tutti conosciamo, quelli attualmente usati, sono in genere a quattro cilindri (ma ricordo che la mia gloriosa 500 Fiat ne aveva due, ed esistono auto potenti con 6 cilindri), in cui scorrono con movimento di vai e vieni i rispettivi pistoni. In ogni momento il motore presenta (uno per cilindro) tutti e 4 i tempi del motore a scoppio: aspirazione, compressione, scoppio (ovvero accensione e successiva espansione), scarico.



Schema del motore:
1 - Ugello di iniezione
2 - Ugello di scarico
3 - Camera esterna
4 - Camera di combustione
5 - Ingranaggio centrale
6 - Rotore
7 - Ingranaggio interno
8 - Albero motore
9 - Candele di accensione
 

Il motore Wankel invece di questi 4 cilindri con pistone scorrevole è formato da un “cilindro” o statore dentro cui un rotore ovvero un “pistone” eccentrico girevole a sezione grosso modo triangolare * crea in ogni momento tre camere, per cui si hanno contemporaneamente aspirazione, compressione, espansione: lo scarico avviene quando la camera di espansione rotando raggiunge l'ugello di scarico. I tre cicli si susseguono in sequenza, 3 volte per ogni giro completo del rotore, sono quindi sfasati di 120º, come avviene nei citati motori a 6 cilindri in linea, perciò come questi il Wankel ha meno vibrazioni di un motore tradizionale, in cui invece gli scoppi avvengono a 180º l'uno dall'altro. 

Motore della Ro80
Il moto rotatorio continuo creato dalla successione di scoppi ed espansioni viene trasmesso direttamente all'albero motore (l'asse eccentrico attorno a cui ruota il rotore): non occorre quindi il complesso sistema di bielle, albero a camme, cinghie di trasmissione che permette di trasformare il moto lineare alternativo intermittente dei motore a pistoni in moto rotatorio continuo! (Non dimentichiamo le parole di Henry Ford, che un pochino se ne intendeva! “Ogni meccanismo montato in più su una macchina è un meccanismo in più che può rompersi”)
Non ci sono valvole che aprano l'ugello di immissione e quello di scarico, poiché è lo stesso moto del rotore che li apre e li chiude.
Insomma, un vero gioiello dimenticato!

Spero che qualcuno riprenda lo studio di questo originale motore per risolvere il problema del consumo e della contaminazione, per esempio studiando un tipo diverso di carburante e di lubrificazione.


* ed ecco spiegato il perché dell'amore a prima vista: se la figura solida più affascinante è la sfera, tra quelle piane la più interessante, per me, è il triangolo!


leggi anche la seconda parte!

Questo post e la sua seconda parte partecipano al 28º Carnevale della Fisica presso il blog  Scienzaltro di Leopoldo Benacchio



sabato 18 febbraio 2012

Kwalkosa kompletamente differente - Dice Linus

E se facessi un post Kompletamente differente? Kappa komprese: poi lo so che Bruna mi sgrida ma dai! diciamo che è il mio regalo di compleanno, cioè il ringraziamento per gli auguri di Kompleanno che mi avete fatto. (ma ci vuole l'hacca, così: Komplehanno?).


Forse qualcuno sa della mia passione per Linux (in una vita precedente ho avuto a che fare con il suo papà Unix).
Ecco allora un paio, facciamo tre, frasi dette da Linus Torvalds:

"... being a Linux user is sort of like living in a house inhabited by a large family of carpenters and architects. Every morning when you wake up, the house is a little different. Maybe there is a new turret, or some walls have moved. Or perhaps someone has temporarily removed the floor under your bed."
Unix for Dummies, 2nd Edition (Found in the sig of Rob Riggs)

We all know Linux is great... it does infinite loops in 5 seconds.
Linus Torvalds about the superiority of Linux on the Amsterdam Linux Symposium

Computers are like air conditioners - they stop working properly when you open Windows.

Kunfessiun: sì ho kopiato da un blog (sembra non più attivo) di Aaditya, uno studente indiano, kwy: http://aadityachauhan1.blogspot.com/2011/07/best-linux-quotesjokes.html

OK! basta, non lo faccio più! Ancora 'mici Bruna?


La neve - effetti - III

Quando fa freddo l'acqua gela, cont.
Ieri doveva essere una giornata speciale. In qualche modo lo è anche stata ma non abbastanza come vado a relazionarvi. Sarà un discorso un po' lungo, avvisati nèh! Che comunque nessuno vi obbliga a seguire fino in fondo, vi capisco.


Allora per intanto il tempo sembra essere migliorato, fa meno freddo, la neve si sta sciogliendo. Ecco dove prima c'era uno strato di ghiaccio adesso c'è una spanna di fango, cambiare repertorio per continuare a brontolare.


Nel frattempo è stato riparato il bruciatore, la superstufa di cui vi avevo accennato nella puntata precedente di questa saga. Era sepolto in fondo a un locale adibito a magazzino per cose che un domani potrebbero tornare a essere utili ma al momento sono solo rümenta (roba da rottamare). E nessuno si ricordava che era lì e quando cerchi qualcosa lo trovi sempre nel posto che non credevi e che hai lasciato per ultimo (Murphy dixit).
Provando a accenderlo si è visto che non funzionava: i topi avevano, al solito, rosicchiato i cavi elettrici. I topi adorano rosicchiare i cavi della luce, chissà perché. E noi abbiamo grosse colonie di topi di tutte le etnie e dimensioni: trovano tanto mangime e allora prosperano. E si mettono i contatto con i parenti lontani dicendo loro "Venite, abbiamo trovato la 'Merica!".
Ma non c'era solo quello: un tubicino del gasolio era tutto screpolato, meno male che non c'era gasolio nel serbatoio --o forse non ce n'era più. E il filtro dell'aria era tutto intasato di polvere, manco si sapeva che c'era anche quello.
Comunque adesso il bruciatore nel locale miscelazione non c'entra più perché lì è messo il bancale per gli integratori, ecco perché era stato messo via!


Allora che fare per superare l'impasse? Qualcuno si è ricordato della bellissima stufa in ghisa a carbone che viene dall'officina del papà di Marina, presa quando l'officina era stata venduta e quella bellissima stufa --va' sapere perché-- non interessava a nessuno. OK, la stufa adesso era sepolta da rümenta in un magazzino, l'abbiamo intravista l'altro giorno, spostare tutta la rümenta e --sorpresa-- c'è anche un bancale di mattonelle di carbone per la stufa: che c*lo!
Poi se va a carbone può andare anche a bosc (legna), certo che bisogna tagliare 'l bosc 'n tuchèt cit (pezzi piccoli), ma si può fare. OK, fatto.
La stufa ha funzionato benissimo. E, complice l'allentamento del gelo, ieri sono riusciti a ripristinare la circolazione nelle tubazioni per tutte e tre le stalle principali, resta esclusa solo quella piccola ma è il meno.
Si è dovuto cambiare solo due curve e un pezzo di tubo, lungo tre metri scarsi. Ottimo lavoro, anche tenendo conto che bisogna fare molta attenzione per via che l'altezza è dell'ordine di un metro e mezzo, andrebbe bene per l'ex ministro e futuro Nobel Renato Brunetta, le persone diversamente basse battono delle testate continuamente.



Quindi ieri sera si è tornati all'alimentazione automatica. Nella notte c'è stata una gelata, cribbio, 'sta mattina una delle stalle è di nuovo isolata. Porc

Non crediate sia finita qui, ho altro da raccontare, prossimamente :P
(più preoccupante: sto finendo le immagini di Li'l Abner, devo trovare un altro padano famoso)


venerdì 17 febbraio 2012

Jedi anch'io

Ieri sera, era già notte ma si vedeva ancora, sono andato a trovare Francesca a casa di Michele e quando sono uscito ho incontrato magna Ritina. Lo sapete vero che magna è la versione locale di zia? Già che siamo in argomento zio si dice barba, #sapevatelo.


Magna Ritina viene sempre a prendere il latte da noi con il barachin, ma è anche per trovare la sorella che sarebbe la mia mamma e le figlie di Carlo, così può urlare un pochino (da noi nessuno parla, si urla).


OK, basta divagazioni, vengo al dunque. Magna Ritina mi dice: "Ciao Nino, dove vai?". Una delle domande che potrebbero entrare nella top-3 delle domande intelligenti! Ma il punto è un altro: per dirmi questo mi punta la sua torcia elettrica in faccia, mi sbalucca, cribbio :(


Sì perché lei e nonna (la mia mamma) quando escono di sera sono sempre munite di pile (così si chiamano le torce elettriche da noi).

Ecco se io avessi avuto la pila ieri sera potevo ingaggiare (atz! che parola m'è venuta!) un duello da jedi.


OK! avrei bisogno di un paio di lezioni da Maestro Yoda, ma se serve il tempo si trova. E potrei fare come questi qui


Quando si dice la combinassione serendipità: guardate cos'ha twittato proprio ora Alessio



Alessio, non dovresti essere a lavorare? :P