L'amico Stefano racconta di una saga americana: Il mito del Bigfoot.
Ogni anno il bigfoot attira nei boschi del nord America turisti da tutto il mondo: ecco come tutto è iniziato.E vi racconta tutto per filo e per segno. Ma c'è una cosa che pochi sanno, neanch'io: c'era anche da noi, se non quello un suo cuggino.
Tutto quello che so è che quando ero piccolo --molto piccolo-- mi ricordo di un racconto di una zia di mio padre che raccontava del Servan.
Era un gigante, selvaggio, che dava la caccia alle ragazze e quando ne riusciva ad acchiappare una le tagliava i capelli. Forse, mi viene da pensare adesso, era un'allusione allo stupro, ero molto piccolo, magari c'erano dei sottintesi.
Peccato che non ci sia più nessuno cui chiedere; chissà se era una cosa solo locale.
In ogni caso per dimostrarvi la mia buona volontà vi racconto tutto-tutto.
La prozia in questione l'aveva visto da piccola. Il Servan era seduto sul trabial (fienile sopra la stalla) con i piedi che toccavano terra. Quindi immaginatevi l'altezza: i sedili delle sedie sono alti --se ho misurato bene-- attorno ai 45 cm, l'altezza delle stalle era bassa, diciamo 240 cm per cui con una semplice proporzione risulta che il Servan doveva essere 240 / 45 = 5,3 volte più alto di noi. Adesso senza esagerare abbiamo che doveva essere alto 1,70 * 5,3 = 9 m. Uh! molto più del cuggino 'mericano.
Ho provato a googlare ma ho trovaso solo un ristorante à Paris:
Sempre che sia lui, o, più probabilmente, un suo discendente, si dev'essere ristretto. E non risulta che perseveri nelle malefatte d'antan.
Invece --ecco il motivo dell'immagine lassù-- sempre Stefano racconta della pantera. Posso confermare che è vera: quando ero a Torino lei girava per la collina; quando mi sono ritrasferito a Piobesi anche lei si è trasferita qui nei dintorni (più verso il pinerolese); parecchi l'hanno vista, sempre solo di notte. Adesso Stefano dice che è in Sardegna, farà le ferie come qualcuno dei miei amici. Poi capace che ritorna.
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