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Cosa non si trova sul Web,
in particolare sui social-cosi,
in particolare su Twitter!
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OK, sono ripetitivo, noioso, quel che volete ma una cosa sulle biblioteche voglio dirla anch'io.
Per esempio ieri un prof che followo ritwitta questo cinguettio:
#OnThisDay in 1862, The Russian State Library is founded as the Library of the Moscow Public Museum.
L'immagine della biblioteca russa è troppo monumentale, celebrativa del potere; quello stesso potere che lasciava nell'ignoranza la gente comune.
E mi sembra che si voglia dire "ecco adesso siamo noi quelli che una volta erano questi":
Sì, ДА, oui, yes, yesss, yep, la Biblioteca di Alessandria, quella che non è sopravvissuta ai preti delle religioni che via-via si sono avvicendate in loco. Doveva essere qualcosa così:
Ma allora era un'altra cosa, aveva un altro senso: era un'università, anzi l'Università.
Oggi c'è un altro tipo di biblioteca, uno che mi piace assai, disponibile anche qui in fondo alla West Padagna, la biblioteca online.
Qualche esempio tra i tanti, tanto per cominciare:
Project Gutenberg, ha anche una sezione in italiano.
Liber Liber, quella del Progetto Manuzio.
Io da piccolo ho studiato anche il francese (anche il latino, anche se...) e i francesi quando vogliono rocquentz --beaucoupz-- ecco la Gallica, nella quale si può partire da qui: Gallica, la Bibliothèque numérique de la BnF et de ses partenaires.
Poi c'è la Wiki che noon è solo l'enciclopedia, ha tanto altro ma so che sapete.
Tra quelle non digitali la mia preferita è quella dove posso trovare i miei amici Ponder Stibbons e il Bibliotecario, quella della Biblioteca dell'Università Invisibile, facilmente raggiungibile (anche on questo caldo) attraverso lo spazio L.
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