Be', visto che oggi Juhan latita, occupato sull'altro suo blog, supplisco io...
In questa giornata stupenda (forse la quindicesima di sole pieno, dall'inizio dell'anno!) abbiamo deciso di andare a fare un bagno benché sia domenica, con conseguente folla, alle piscine naturali di Garachico.
In un quarto d'ora d'auto ci arriviamo.
Garachico (un'altra volta ve ne parlerò più diffusamente) è stata a suo tempo la capitale dell'isola. Prende il suo nome, da quanto mi han detto, da due parole, una guanche (gara=scoglio, isolotto) e l'altra spagnola (chico=piccolo). Eccolo qua lo scoglio in questione:
Siamo arrivati prima delle dieci, ma essendo una domenica d'agosto ci aspettavamo di trovare già parecchia gente, e ci siam subito resi conto che non era il caso di pensare alla "piscina" solita. Infatti:
Ma da abituali frequentatori conosciamo una zona meno nota, più riservata (noi la chiamiamo "la piscina del cane", troppo lungo da spiegare):
In fondo alla piscina c'è uno stretto corridoio che tuttora non sappiamo dove porta, perché temiamo di graffiarci le gambe contro uno scoglio:
Come si può vedere, la natura è stata un po' "aiutata" inserendo tra gli scogli muretti di muratura, per rendere meno pericoloso il bagno nell'oceano (c'è anche una piscinetta bassa per i bambini), per cui spesso si può nuotare anche con il mare mosso:
La nostra pace era disturbata (per così dire) solo dalla presenza di due pescatori, notoriamente gente silenziosa e sedentaria.
Purtroppo verso le undici hanno iniziato ad arrivare orde di bagnanti: finita la pace, ce ne siamo tornati a casa, incrociando una fila ininterrotta di auto e moto
Arrivederci, Garachico!
In serata forse anch'io. Però fa un caldo incredibile, non c'è il mare e nemmeno un filo d'aria.
RispondiEliminaPoi --è vero-- sono stato impegnato sull'altro blog.
Ma veniamo al dunque: post meraviglioso!