venerdì 13 aprile 2018

Chimica

Non so voi ma quando ero piccolo ero affascinato dalla chimica. Un mio compagno alle elementari (la primaria di adesso) aveva il piccolo chimico ma non lo faceva vedere a nessuno perché era troppo prezioso e gli avrebbero rovinato tutto. Poco più avanti ho scoperto che ben due amici (di genere assortito) avevano il papà chimico, uno dei quali si occupava solo della carta, cosa che per me non aveva troppo senso --sbagliavo.

C'è da dire che erano i ruggenti anni '60, quelli dei Beatles certo, ma anche della plastica. Non racconto niente perché non mi credereste ma da un giorno all'altro i secchi di ferro zincato e di alluminio vennero sostituiti da quelli di plastica. Quelli di legno, i sëbròt, resistettero più a lungo ma alla fine sparirono. I secchi li ricordo perché  sono  ero un campagnino e allora anche i ragazzi piccoli aiutavano --OK, mi sto lamentando; non m'è ancora passata, non mi passerà.

Poi crescendo ho interagito con chimici, fatto cose per chi faceva vernici, trattava l'acqua e altre schifezze (dai mica devo dirle tutte!). E altri chimici diversi, il papà di Giòrs, Primo Levi, diversi altri, tutti diversi.

Ma da un po' non m'interessava più tanto. A scuola era una materia noiosa, tanto da mandare a memoria (la chimica organica), al laboratorio si andava poche volte e c'era sempre chi scopriva che con l'acido solforico... anche molto diluito...

E poi c'era la fisica, mentre quelli parlavano di atomi e molecole i fisici --si diceva, vedi per esempio Le Scienze-- spaccavano l'atomo, l'elettrone non è un pianeta che gira attorno al nucleo, ha dei cugini il muone e il tau. Il protone e il neutrone non sono elementari, adesso si dice che ci sono i quark, sarà vero e poi mica ho capito tanto bene...

Ma c'erano anche ritorni; per esempio in occasione di un trasloco mi capitò sottomano un ritaglio di giornale che riportava una notizia che a suo tempo mi era sembrata tanto importante da ritagliare e conservare: presto i giornali sarebbero stati stampati non su carta ma su plastica! Il ritaglio l'ho buttato, peccato. Invece di platica arrivarono le borse, quelle tornate d'attualità nei mesi scorsi (2 centesimi).

Tutto questo è solo una premessa per quello che m'interessa davvero dire. Cioè che ho sbagliato tutto, frainteso. Al solito.

Perché? potreste chiedere. Domanda ammissibile e allora ecco:
 

E sì, io ero troppo giovane per la chimica.

Poi vuoi mettere i calcolatori elettronici, sarebbero i 'puters.

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