mercoledì 30 maggio 2018

Arrorró...





Oggi si festeggia el Día de Canarias.

È stato istituito per commemorare la 1ª seduta del Parlamento de Canarias del 30 maggio 1983. Le Canarie sono infatti una Comunidad Autónoma (in Italia direste "regione") con il suo proprio Parlamento e Governo, che ovviamente deve rispettare le leggi dello stato spagnolo ma ha la facoltà di emanarne di sue proprie, che non siano in contrasto con quelle statali e la Costituzione  spagnola (oggi non voglio ricordare la Comunidad Autónoma de Cataluña, che non rispetta queste regole).

La Comunidad ha una sua bandiera, che riporta le 7 isole principali stilizzate e... i cani che danno nome alle Canarie, che più anticamente venivano chiamate Isole Fortunate. Plinio racconta che il nome di "canarie" deriva da due mastini che vennero catturati su una delle isole da inviati di re Juba provenienti dall'attuale Marocco.


Quella sopra è la bandiera "di gala", comunemente si usa la versione semplificata:



mentre ogni singola isola ha la sua propria:



Quella che vedete qui sopra, di un azzurro più pallido e con 7 stelle verdi, è quella del Movimento per la Autodeterminazione e Indipendenza dell'Arcipelago Canario (sí, abbiamo anche noi gli indipendentisti, non ci facciamo mancare nulla!).
In realtà la bandiera canaria ha avuto nel tempo varie formulazioni, così come quella indipendentista, come potete leggere negli otto capitoli della sua storia di cui vi segno il primo.
Ovviamente si festeggia non solo il 30, ma anche vari giorni sia prima sia dopo, sia con i consueti mortaretti sia con attività di vario genere. Sfilate, recite, concerti (*), consegne di premi, balli tradizionali, fuochi artificiali, avvenimenti sportivi... 

Per esempio, l'altro giorno, il 24, 1.600 alunni di varie scuole di tutte le isole, a mezzogiorno e mezzo, simultaneamente hanno intonato l'inno di Canarias, detto "Arrorró".
La parola vuol dire ninnananna, e infatti si tratta della rielaborazione da parte di Teobaldo Power, compositore tinerfeño ottocentesco, di una ninnananna popolare. Successivamente il famoso compositore e timplista Benito Cabrera, di cui già ho parlato in altro post, scrisse le parole attuali, e l'inno venne dichiarato ufficiale nel 2003. 
Questo è il testo:



(a dire il vero a me piace di più la canzone natalizia di Cabrera del post di cui sopra)
Se volete ascoltarlo,  ecco il nostro inno










(*) per esempio, ieri sera siamo stati nella stupenda  Santa Cruz per un concerto di musica popolare canaria, con il già citato  Benito Cabrera e il grande cantante José Manuel Ramos (carismatico, alto, bello, immaginate un Mel Gibson 46enne...)






Nessun commento:

Posta un commento