giovedì 31 maggio 2018

L'arte dell'arrampicata

Se io tornassi giovane una delle cose che vorrei fare assolutamente sarebbe dare ascolto a Primo Levi, Marco e altri; tanti altri che me l'hanno detto e non ci ho mai dato retta. Anche quella --oops, personale qui, scancello.

Avrei anche il manuale, completamente illustrato, esemplare. È scritto avendo in mente l'allievo americano, per le prime lezioni, poi passa alla Svizzera. Ma è immediatamente trasferibile qui da noi, invece della prateria va bene la Pianura Padana (per me, o zona similmente pianeggiante per chi non fosse comodo), i parcheggi sono quelli dappertutto. Gli elenchi telefonici ultimanete stanno diventando meno comuni ma si trovano, chiedete alla  Sip   Telecom  Tim. E al posto del Matterhorn abbiamo il Cervino, preciso identico. Serve la picozza. E lo zaino e le corde e i bocchettoni (si chiamano così o sono solo io?), come vi dicono a scuola, dove imparate anche a fare i nodi, non come a vela, altri, da montagna.

Il manuale mi piace così tanto che lo pubblico interamente (confidando che Doug non se la prenda), ecco.




Buone arrampicate; quando sarete in cima fate la foto e postatela ontehtoobz, nèh! 

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