mercoledì 1 aprile 2020

Mai una... noia!


Oggi era il giorno sì, in cui toccava salire a curare il terreno eccetera.


Rigorosamente uno davanti e uno (io) sul sedile dietro, siamo saliti a dare da mangiare al (ai) gatto/i
che qui vi mostro: Micho sta venendo a trovarci già dall'estate scorsa, lo abbiamo mezzo addomesticato (si può carezzare, gli piace particolarmente sulla testa, ma con cautela, ogni tanto si rivolta e graffia o morde), l'altro o altra pare vecchio, arriva di nascosto a mangiare, poche volte si è lasciato vedere. Però una volta sono riuscita a fotografarlo: è quello sul tetto, mentre Micho, tutto allarmato, è quello in basso, nell'ombra.

Primo piano di Micho:


Anche oggi siamo riusciti a non annoiarci.
Ho curato un poco l'orto, mentre mio marito sistemava la paleria di sostegno di un vecchio e immenso "ciruelo" (prugno). Ho anche raccolto molta cicoria "catalogna" prima che tutti i cespi inizino ad andare in seme, cosa gradita ma solo su alcuni esemplari, altrimenti mi invadono tutto!
Quindi ho poi dovuto pulire, lavare, tagliare e cuocere della catalogna, che ho poi diviso in sacchetti e messo in freezer (anche la casa in campagna è totalmente attrezzata, per quando viviamo là d'estate), in modo da averne a disposizione quando ci fermeremo a lavorare fino a tardi nei campi, tornando a San Juan ben oltre l'ora del pranzo (come oggi, ma avevo già pronta un'insalata di riso).




















Lo stesso ho fatto con un po' di spinaci. Sono di un tipo perenne alquanto invasivo, detto "della Nuova Zelanda" (nº 353 del Catalogo Ingegnoli), dal sapore abbastanza forte.



Del resto, neppure stando a casa ci annoiamo: ieri per esempio ho preparato un pane e una focaccia con cipolle (senza foto),















qualche giorno fa una focaccia al rosmarino.


Comunque stare nella natura non ti annoia mai, ogni volta ti riserva una sorpresa.
Per esempio, a febbraio avevo dovuto potare un "durazno" (varietà di pesca particolare della zona) ma mi dispiaceva buttare quei rami con bocciolini,  ancorché chiusi... Così ne ho messi alcuni in un vaso, con acqua e un pizzico di zucchero. Ogni tanto ho cambiato l'acqua, poi ho messo il vaso fuori nel cortile. Ed ecco che, in coincidenza con l'aprirsi dei fiori della pianta madre, anche i poveri rametti stanno aprendo timidamente qualche fiore...  Sono quasi invisibili, solo la puntina rosea dimostra che sono vivi...


Bene, domani non saliremo, magari inizierò un altro lavoro a maglia, ma non vedo l'ora che arrivi dopodomani per rivedere Micho e il mio orto!


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