mercoledì 3 luglio 2013

La conquista di Canaan - III

Quello lì sembra proprio FSM in Pasta e Salsa
 Nella puntata precedente eravamo rimasti in sospeso su una questione: la visione prevalente degli archeologi del XX secolo riguardo agli scavi era attendibile? Chi vuole può vedere il post relativo, qui.

Squillarono davvero le trombe? (cit.). Perché saltarono fuori incongruenze difficili da far quadrare, Gerico era tra quelle più importanti. Non solo non c'erano mura che potessero cadere ma non c'era nemmeno traccia di un insediamento nel XIII secolo AC e nel precedente era un insediamento piccolo, povero e non fortificato.
Quindi tutta la storia della marcia dell'Arca dell'alleanza attorno alla città e le mura che crollano al suono delle trombe era, ecco, come dire, sì, romanzata. Idem per Ai, luogo del famoso (?) agguato. Città assente. E mancano pure i gibeoniti a quell'epoca. E così via.
Naturalmente in questi casi si cercano soluzioni per salvare la teoria: Ai non era quella scavata ma una vicina (un po' come confondere Piubes con Vinöv) e i resti di Gerico erosi e portati via. Recentemente il consenso sulla conquista è stato, finalmente, abbandonato. Come per altre città, anche fuori da Canaan, sembra che i distruttori non fossero necessariamente israeliti.


 La Bibbia è focalizzata su Israele ma per capire cos'è successo bisogna considerare l'intera regione orientale del Mediterraneo. E salta fuori allora che questo è stato uno dei periodi più caotici. Prima c'erano due grandi imperi: l'Egitto (che controllava Canaan) e gli Hittiti, in Turchia e nord della Siria. Dopo una guerra con epica battaglia a Kadesh (Siria) senza un netto vincitore si giunse a una pace "per sempre". Questa situazione consentì la nascita di un'altra grande potenza nell'ovest, non per meriti militari ma per le abilità marittime: il mondo miceneo, quello dell'Illiade e dell'Odissea.
Il mondo Miceneo inizialmente scoperto da Heinrich Schliemann alla fine dell'800 rivelò in seguito i sui segreti con la decifratura del Lineare B dalla quale risultò che parlavano greco. Il crollo improvviso di questo sistema deve aver lasciato un'eco duratura in  leggende e poemi.


La condizione economica dell'intera zona crolla improvvisamente per una ragione che gli studiosi (come *bip* si traduce scholar?) sono convinti dovuta principalmente a invasioni di misteriosi gruppi violenti, conosciuti con il nome di Popoli del Mare (Shiqalaya per gli Hittiti) che giunti da occidente per terra e per mare devastarono tutto quello che trovavano, manco fossero Brunetta, Gasparri, Cicchitto, Gelmini, Sananché &co.

Non c'è accordo su chi fossero ma una cosa è certa: l'economia della zona andò distrutta. Recentemente c'è chi propone un cambiamento climatico che devastò l'agricoltura con successiva carestia per tutta l'area o chi pensa che le società fossero diventate troppo specializzate per affrontare lo stress economico, insomma non lo sappiamo. Ma le conseguenze per gli archeologi sono chiare: le commistioni egiziane e canaanite in architettura e nelle ceramiche furono rimpiazzate da qualcosa di completamente nuovo.

Ragazzi, sono appena a p.90, ce la farò a arrivare al dunque? Ci fosse Ponder, chissà se la magia? chissà se ne ha voglia? chissà se ne è capace?

5 commenti:

  1. Ok, entro qualche settimana cerco di riprendere il testimone e la rubrica.
    Grazie per averla portata avanti anche senza di me, e scusami tanto.

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    1. Ogni tanto un post su un argomento un po' diverso. E qui ci sono convinzioni aprioristiche da rispolverare. Benvenuti i tuoi interventi.
      Peraltro l'argomento pare non sia d'interesse generale.

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    2. Ah.. mi spiace.
      Perché non saprei di cosa altro scrivere, e non sono affatto un geek come voi in qualche campo, perciò almeno per qualche mese dovrò campare di questo o qualcos'altro di mio interesse.

      Stavo pensando, come regalo, di scrivere ALMENO un post a settimana, ma se non so esattamente cosa vi interessa, è dura.. ?__?

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    3. Io ho trovato molto bello il Fink. Certo occorre leggerlo in inglese (per adesso). Ma è facile, è razionale, preciso, mi piace. E l'argomento a me interessa. Se tieni conto che il TR è nato come una cosa privata tra pochi amici ti accorgi che puoi scrivere quello che vuoi, c'è anche scritto nel banner lassù in cima. E poi come dice uno dei miei filosofi preferiti (Forrest Gump)"geek è chi geek fa" (cit.) (quasi).

      @Marco: sai che questa potrebbe, certo anche no, ma forse, non è d4etto che non possa essere.

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  2. @ Serpico & Juhan
    Io sto seguendo con piacere la rubrica e credo anche altri. Come una volta Juhan mi ha fatto notare, i commenti arrivano se arrivano, ma se non arrivano non è detto che il post o l'argomento non interessi. Quindi vi invito a continuare, soprattutto a Serpico che di Juhan già ci pappiamo tanto ☺.

    Forrest Gump. Un mito. Lo infilo nella lista dei film preferiti da recensire. E riguardo allo "stupido è chi lo stupido fa" si adatta a parecchie cose, quindi anche ai geek ☺

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