Ma la soya...

A volte sono meglio i gatti. Vero che i cani sono affettuosi, giocherelloni, mettono il buon umore ma a volte, come oggi --adesso vi conto.

Da un po' di tempo se sono a casa dopopranzo facciamo la passeggiata, niente di che, tranquilla, non troppo lunga e per niente affaticante.
I cani ci hanno preso gusto e se sono in ritardo mi richiamano all'ordine. Giustamente; per dire sanno che quelli di città la cacca la fanno durante la passeggiata e allora anche loro. Anche perché così marchi il territorio.
Oggi avevo intenzione di fare le foto per la domanda che viene tra poco ma i cani hanno deciso che andavamo a sinistra anziché a destra, per un motivo più che valido: il campo adiacente la stradina di campagna (qualcuno usa ancora chiamarla roncò (pron. runco)?) era appena stato irrorato con concime liquido (la pipì delle mucche) e puzzava troppo.
Per cui niente foto dei campi di soya.
E visto che ci sono la domanda: sanno tutti che da noi gli OGM sono vietati mentre tutta la soya che si trova nei mangimi è OGM (se serve produco etichette). Allora che senso ha coltivarla anche da noi? Mystero. Indagherò ma senza troppe speranze, probabile cold case perpetuo.

Invece nell'altra stradina ho rischiato di incontrare due che avevano avuto la mia stessa meravigliosa idea della passeggiata pomeridiana. Il problema è che i miei cani sono territorialisti: tutto quello che vedono è loro e quei due come si permettono di invadere?
In questo caso, prima che partano decisi all'inseguimento, basta dare l'ordine "No!" con molta decisione. Funziona, se non si sono ancora lanciati che altrimenti non stanno a sentire. Il possibile fraintendimento viene subito dopo perché mi giro per tornare indietro e il comando è "Sì!" che non vuol'essere "sì" ma "qui" visto che con i miei cani si parla peimonteis. Alle volte per chi passeggia dalle mie parti servirebbe Google Traduttore in piemonteis.

Ah! servono gattini (fino a tre) uno bianco uno tigrato grigio scuro e uno, sempre tigrato, grigio meno scuro, come da foto?