Be', ragazzi, è appena iniziato l'inverno e sono già stufa...
No, non dell'inverno, finalmente anzi è tornato il sole dopo un mese e mezzo di pioggia.
Sono stufa invece delle feste natalizie o come le volete chiamare.
Innanzi tutto, i primi ornamenti natalizi li ho visti a fine ottobre, su una casa.
Passato Halloween hanno iniziato i supermercati con tutte le offerte di stagione e la paccottiglia consueta (tutto made in China).
A fine novembre già parecchi negozi sfoggiavano la decorazione tradizionale.
Ai primi del mese sono apparsi gli alberi di Natale nei centri commerciali e le luminarie stradali nelle città e paesi.
Domenica il primo volonteroso gruppo ha iniziato a percorrere il paese cantando i villancicos.
Ieri poi sono incominciati i botti...
E meno male che pare siano diminuiti di numero gli squallidi, patetici, mesti fantocci penduli di Babbi Natale che si arrampicano sulle facciate delle case!
qui han voluto strafare! |
L'unica cosa che mi piace di questo periodo, ma non è opera umana, sono gli arbusti di poinsettie (*) fioriti, per esempio davanti alla nostra ferreteria (ferramenta) ce n'è tutta una aiola.
Quest'anno per un motivo o per l'altro non ho potuto ancora fare fotografie, vi faccio vedere qualcosa dell'anno scorso.
Alcuni di questi arbusti fanno impallidire d'invidia le decorazioni delle zone pubbliche, fatte però con piante coltivate per l'occasione, rosse, rosa e bianche, che sono destinate a morire a gennaio, finite le feste...
l'orologio del Parque García Sanabria |
Ma non sono solo le attività "esterne" quelle che mi fanno odiare queste festività.
C'è per esempio il rito dell'albero di Natale (un normale alberello sintetico) da decorare.
Tocca ovviamente (?) a me. Mio marito mi "aiuta" portandomi su dal ripostiglio la scatola con l'albero nudo smontato. È come se una dovesse preparare un pranzo di sei portate e il marito l'aiutasse... mettendo sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta! Vabbè, quest'anno sono particolarmente stanca, l'ho iniziato e lo finirò dopo. E non so se metterò le decorazioni alle finestre...
In verità senza figli o bambini in giro per casa si ha poca voglia di tutte queste manfrine.
Be', eccolo finito: squallido, vero? si nota la mancanza di voglia, è freddo freddo.
Un'altra delle cose che non posso soffrire è lo champagne o la sua versione italiana o quella spagnola (cava). Per fortuna col tempo anche mio marito si è accorto che non gli piace, per cui, in mancanza di un buon vino frizzante normale (il poco che avevamo l'abbiamo bevuto alla nostra salute per le nozze d'oro) allo scoccare della mezzanotte del 31 ci berremo, come già da qualche anno, un buon sidro asturiano (la sidra).
Per fortuna non abbiamo da fare grandi pranzi, mangiamo cose buone ma come sempre, compatibilmente con il tempo lasciato libero dai lavori in campagna.
Penso che ormai in tutto il mondo occidentale le festività non siano più viste come motivo per sfogare l'appetito, a parte per alcuni piatti tradizionali che vengono cucinati solo in contate occasioni se non altro perché di laboriosa preparazione, e immagino che pochi di voi saranno costretti a un tour de force di tre ore a tavola!
Ecco, per Capodanno invece quest'anno ci faremo una tacchinetta ripiena (pubblicherò la ricetta passo a passo, dal vivo): però mi sono rifiutata di cucinarla la mattina, la preparerò il giorno prima perché non intendo perdermi per tutto l'oro del mondo il Concerto (sì, quello di Vienna), che dura quasi tutta la mattina perché qui lo trasmettono integralmente.
(*) Euphorbia pulcherrima o stella di Natale, qui flor de Pascua, in cui Pascua vuol dire feste natalizie (quella che in Italia si chiama Pasqua qui si chiama anche Domingo de Resurrección)
Ho notato che lo spirito natalizio non invade precisamente il gruppo dei tamburisti, a parte Archie (sottotono) e Juhan nessuno ha pubblicato un post d'auguri, si limitano tutti a un commento... questo mi fa sentire meno in colpa!
Vabbè, sia come sia,
AUGURI A TUTTI!
Io quest'anno ho il più bell'albero di Natale dal tempo di Loiano, e sai perché? Perché ho trovato un bel ramo di cipresso potato di fresco appena inoltratomi nel bosco per cercar proprio qualcosa di simile. Pensavo di dover scalar la collina, trovare il pino giusto, tornar giù e tornar su col machete o con la sega per tirarmelo dietro, forse. Fortunatamente non ho avuto il tempo di chiedermi cosa intendevo fare perché ho trovato questo ramo qui, che con la base e tutto è alto un paio di metri meno un paio di decine di centimetri. E non perde gli spini perché è un cipresso, ma con i festoni, le palle e le lucine profuma di resina sempre più man mano che si secca. L'albero perfetto insomma, arriva l'estate e ci fai pure la grigliata di ferragosto magari, o del Solstizio d'Estate.
RispondiEliminaMa, al momento, come quello di Loiano (che invece era semplicemente maestoso) me lo godo solo io.
Evabbè, meglio che nessuno...
Buon Natale Bruna!
Immagino il tuo albero, deve essere proprio bello e soprattutto profumato! Auguri sinceri anche a te, amico mio.
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