giovedì 16 aprile 2015

Non c'è davvero pace tra (e per) gli ulivi


Negli ultimi giorni --correggetemi se sbaglio-- sono aumentate di molto le prese di posizione à la Sabina Guzzanti &co riguardanti gli ulivi del Salento, la Xylella e argomenti collegati.

Ora io sono qui isolato in fondo a quella che una volta era conosciuta come West Padagna (forse 2.0 ma non è certo che l'abbiano davvero implementata, sapete il Cota fa quello che è capace (dai! il primo che si mette a ridere dicendo "capace quello? di cosa?") lo banno (Sergio come dovrei dire, "lo scancello" andrebbe meno peggio?)) e non so se ci sono nuove. Se sì non le conosco e se me le dite mi fare un piacere e vi ringrazio-mille fin d'ora.

Ma non dalle Sabine. Siccome sono vecchio io sto con Apelle.
OOPS! no, non quello, quell'altro nascosto dietro il quadro.
Toh! a Milan l'Apelle a fa l'ofélé --loro chimamano così 'l pastisé.

OK, tornando agli ulivi non vorrei giungere a unfolloware (Sergio! Aiuto!!!) da Twitter e/o Féissbukk dei 'mici di Twitter e/o Féissbukk, nèh!
Anche perché un po' di tempo fa l'ho avventatamente fatto con un ottima persona solo perché citava l'über-razzista Oriana fascia. Guardate che se mi monta la flina sono capace di farlo per dabun. Nèh!

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