domenica 15 maggio 2016

Al Saloon - 2

Sono in ritardo con la relazione sul Salone del Libro, ma se vi sbrigate riuscite ancora a farci un salto, dai.
Ci sarebbero tante --troppe-- cose da dire, anche se ne ho viste solo poche. Ma mi sa che non vi racconterò nemmeno quelle. Col tempo leggerò i libri acquistati e, forse, recensirò (nota per l'AD: visto che ho resistito alla tentazione trollica e non ho scritto "recinterò"?).
Per intanto una constatazione topologica: il Lingotto è adiacente alla torre della Regione (prossimamente, la stanno ultimando), guarda qua:


No, non è che pende, è che io faccio quel che sono buono capace (AD, visto anche qua) ma sapete com'è; siamo a Torino, mica a Pisa!
Visti i nuvoloni? Ero senza ombrello; panico. Ma finito tutto bene, la pioggia ha aspettato la notte.

Adesso un tuffo nel passato, con intro perso introduzione conseguente a ricordi personali. Quando ho cominciato a lavorare con il 'puter (il Pr1me, Giòrs se mi legge può confermare) i giovani picchiavano sulla tastiera con molto vigore. La stessa cosa continuavano a farla per decenni certi non più giovanissimi, che dovevano aggiornarsi a ritmi umani. Perché? potrebbe domandarsi qualcuno; ecco per queste:


C'è ancora chi la usa, ecco Walter:


mi sento in colpa per averlo incontrato tardi, avevo già finito tutti i $oldi . Gira l'Italia con la macchina per scrivere, creando al volo poesie, capace che prima o poi lo trovate; interagite è davvero OK

Per intanto lo trovate su Facebook, qui e qui.

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