Gli
spagnoli in generale, i canari in particolare, sono molto festaioli.
Ora con la crisi rinunciano magari a cambiare il telefono cellulare
con uno nuovo ;) , ci sarà sicuramente anche qualcuno che non può
mangiare tutti i giorni :(, ma quello a cui nessuno rinuncia sono
le feste: abbiamo calcolato che se dovessimo dare il nostro
contributo a ogni “Comisión de fiesta” che bussa alla nostra
porta, dovremmo spendere più di quanto spendiamo per le letture! E
non contiamo i razzetti che la commissione spara, uno per ogni
contributo ottenuto!
Questo vale anche per le amministrazioni
comunali: c'è perfino il Consejal (assessore) a las fiestas...
Vero è che intorno
alle feste girano molti interessi: danno lavoro a moltissima gente,
dai chioschi di cibarie agli affitta-sedie, dai tecnici del suono
agli affitta-WC portatili, per non parlare di gruppi musicali,
luminarie, festoni ecc.
Innanzi
tutto, in Spagna tutte le feste sono accompagnate da spari di petardi a partire
da parecchi giorni prima fino a parecchi giorni dopo, per la
disperazione dei proprietari di cani e gatti un po' nervosi...
Molti
festeggiamenti poi si concludono con i fuochi artificiali.
Inutile
dire che praticamente tutte queste ricorrenze hanno lontane origini
pagane.
Da
qualche anno, come in Italia, hanno adottato anche la festa di
Halloween in pieno stile U.S.A., anche se i più ne disconoscono le origini e il significato, che risalgono ad alcuni secoli prima che esistessero gli U.S.A.!
Ma
parliamo delle feste più tradizionali.
I
festeggiamenti natalizi iniziano con le luminarie per le strade fin
da fine ottobre-primi di novembre, come ormai in tutto il mondo! :( be', quest'anno a dire il vero se ne vedono ancora pochissime, a causa della crisi.
Il 6
dicembre, Día de la Costitución, viene usato soprattutto per fare
un “ponte” e un viaggetto.
Euphorbia pulcherrima |
Poi
inizia il festeggiamento per Navidades
(periodo natalizio). Dappertutto (anche lungo le strade, crescono bene in aiole e giardini) fioriscono
le “stelle di Natale”.
Non
si usa né Santa Lucia, come in Lombardia, né San Nicola, i regali
li portano ai bambini Los Reyes Magos il 6 gennaio (la Befana non
esiste), anche se sempre più spesso c'è anche l'arrivo di Papa Noel
nella notte di Natale (Noche Buena), seguendo pedissequamente
la tradizione statunitense anche nel “contorno” di renne,
ammennicoli, ecc.
Il
28 dicembre, “día de los inocentes”, corrisponde nell'uso al
nostro 1º aprile, con scherzi agli ingenui (inocentes). Il 31
dicembre si festeggia la “Noche Vieja”, seguita da Año
Nuevo.
Ma il simbolo dei canari è sicuramente il Carnaval, cui iniziano a prepararsi ancor prima di Navidades: gruppi di amici, di vicini di quartiere, ecc. si uniscono in complessi musicali o comici, nonché nei gruppi che sfileranno ballando in corteo, esercitandosi sempre più spesso a mano a mano che si avvicina il carnevale.
Si eleggono le “miss” che rappresenteranno un determinato gruppo nella sfilata dei carri (ci sarà, prima del carnevale, l'elezione della Reina Infantil (!) e anche della Reina de la 3ª Edad, mentre la Reina del Carnaval e le sue dame verranno elette più avanti).
Ma le feste non finiscono con il mercoledì delle Ceneri e l'Entierro de la Sardina (grande simulacro di una sardina, che non si seppellisce ma si brucia pubblicamente dopo una processione accompagnata da scherzosi vedovi, e che simboleggia l'inizio delle penitenze quaresimali), ricordato perfino in un dipinto di Goya!
Subito si inizia a prepararsi per altro, per prima la Semana Santa (con le sfilate degli incappucciati delle Hermandades, con il cappuccio di colore diverso a seconda della confraternita, sembrano quelli del Ku Klux Klan!), coronata dal giorno di Pasqua, con ulteriori processioni. Una curiosità: in Spagna sono festivi il giovedì e venerdì santo, ma non il lunedì di Pasqua o dell'Angelo (che in Italia alcuni chiamano "pasquetta").
Poi c'è il 3 de Mayo, Día de la Cruz,
con tutte le croci infiorate, inoltre in tutte le città, cittadine, paesi e quartieri che hanno "cruz" nel loro nome è vacanza.
bandiera di Canarias |
Il 30 maggio, Día de Canarias è una ricorrenza piuttosto recente, che ricorda l'insediamento del primo parlamento di Canarias come regione autonoma nel 1983.
A fine maggio, a Los Realejos ma non solo, la Romería de San Isidro labrador, di origine prettamente contadina, con offerte al santo protettore. Comprende anche le gare di “arrastre” (tiro) di pesi da parte dei buoi e mostre/concorsi di bestiame.
arrastre |
ofrenda (offerta) |
(segue)
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