Dopo tutti gli altri, ma ci saremo. E vedrete Piobesi alla tele!
A dire il vero un po' di tempo fa --l'anno scorso credo-- abbiamo avuto una concorrente a "Punta il Dito!" ma per l'emozione si è dimenticata di dire da dove veniva e anche l'amica che l'accompagnava: occasione persa.
Ma presto saremo nel telegiornale. Garantito. E non è facile perché non abbiamo una montagna, neanche una collina, niente di niente. A meno di voler considerare la discarica, che con la sua altezza di una decina di metri svetta sul panorama; ma è nel comune di Vinovo, sempre loro.
OK ma ci stiamo lavorando.
Non so se leggete PiobeSÌ, organo ufficioso della giunta
Novità sul Piano di Assetto Idrogeologico
A seguito della prima conferenza di servizi per la valutazione del documento programmatico finalizzato all'adeguamento del vigente P.R.G.C. al piano di Assetto Idrogeologico, possiamo nutrire speranze per poter salvaguardare almeno in parte la possibilità edificatoria per i fabbricati ricadenti nelle zone inserite in classe 3.
Si è infatti proposto di aggiornare gli elaborati progettuali, tenendo conto degli interventi di mitigazione del rischio, già eseguiti nei Comuni di None e Piobesi.
Risulterebbe pertanto possibile ipotizzare una classe di pericolosità meno pesante, ma in ogni caso è stato puntualizzato che a prescindere dalla classificazione, sarà indispensabile individuare gli interventi edificatori eseguibili sull'esistente, quali modesti ampliamenti dei fabbricati residenziali o degli insediamenti rurali nelle zone "compromesse" attualmente risultanti nella carta di sintesi.
Sarà, in ogni caso, obiettivo di questa amministrazione salvaguardare il patrimonio edilizio ricadente nelle zone a rischio, individuando e normando gli interventi possibili, prestando la massima attenzione alla sicurezza, nel rispetto però delle esigenze della popolazione.
La popolazione sarà tempestivamente aggiornata sulla situazione attraverso un incontro pubblico, che avverrà appena la situazione sarà definita.
Luciano Bollati
Io sono a cinque km di distanza ma mi sto preparando: stivali nuovi fosforescenti modello Bertolaso (fanno sempre la loro figura) per farmi ripredendere subito dopo il disastro e intanto preparo la domanda per rimborso danni.
E finalmente il mondo conoscerà la Chisola non solo come società sportiva ma come terribile torrente!
Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e dintorni: ci fate un baffo, vedrete!
un appunto: è Barcellona Pozzo di Gotto non di Grotto.
RispondiEliminabaci
ruffy
Certo, correggo, grazie.
RispondiEliminaLa chisòla è anche una frittella di carnevale. Come può una frittella esondare? Saranno state queste le argomentazioni dell'ineffabile Bollati (senza Boringhieri)?
RispondiEliminaAh sì? e allora noi ci facciamo le frittelle Lambro, cromate esavalenti. Da vendere al raduno della Lega.
RispondiEliminaCerto che se ci fosse la foto della chisola facciamo prima
Qui c'è anche la ricetta.
RispondiEliminaQuella postata da Popinga è la ricetta della focaccia di nome chisola, mentre la ricetta della omonima frittella, detta anche "gnocco fritto" o "chisulen" la trovi qui:
RispondiEliminahttp://www.cookaround.com/cucina-regionale/emilia-romagna/pane/gnocco-fritto-o-torta-fritta
"Lo gnocco fritto è una ricetta originaria della cucina emiliana il cui nome varia da un paese all’altro.
Nella provincia di Bologna viene solitamente chiamato crescentina (nel modenese la crescentina coincide con la tigella, prendendo il nome dal contenitore in cui si cuoce); nel Parmense si chiama "torta fritta", a Piacenza "chisola" (o chisulen)."
Ma quindi mettiamo che l'alluvione sia (non si può mai sapere che FSM ci faccia la grazia) di chisole del tipo che dite voi in quel caso io potrei avere la dispensa dalla dieta? Solo finché dura l'alluvione beninteso. Ma se poi ne avanzano è un peccato sprecarle.
RispondiEliminaDico bene, vero?