Proseguiamo il nostro excursus.
Menzione
a parte merita il 23-24 giugno con San Juan Bautista: in tutta
l'isola bruciano falò (purtroppo molti ne approfittano per bruciare
letteralmente di tutto, noi
ce ne teniamo lontani per paura di respirare diossina!) Nel
Puerto de la Cruz si festeggia la notte del 23: da pochi anni è
iniziata l'antica tradizione di fare sulla spiaggia oltre ai
falò anche i barbecues, e l'accensione di migliaia di candele,
fiaccole e torce, in un carnaio di gente in cui se fai cadere uno
spillo non arriva a toccar terra, e il tutto finito di rovinare (da
4-5 anni) con musica a tutto volume * e riflettori, mentre i tradizionali fuochi
artificiali sono stati posposti a dopo mezzanotte. All'alba avviene
il rituale bagno delle capre in mare, condotte dai pastori.
* la
musica a tutto volume in Spagna vuol dire che non riesci a udire
neppure i tuoi propri pensieri!
A
San Juan de la Rambla invece si festeggia il giorno stesso di San
Juan, si accendono verso notte le fiaccole lungo il sentiero che
scende dal costone roccioso, dove brilla di luci la scritta SJB (San Juan
Bautista), poi c'è la tradizionale (questa sì) processione, seguita
subito dallo spettacolo dei fuochi artificiali.
A
fine giugno a La Orotava c'è la festa del Corpus Christi: si dice
che una nobile italiana importò l'uso delle “alfombras”
(tappeti) sul tipo dell'infiorata di Genzano, e ogni anno sulla
piazza del municipio viene preparata, su disegno fatto da un artista,
una illustrazione sul tipo di quelle dei madonnari, ma realizzata in
origine con pietruzze e sabbia del Teide di tutti i colori,
successivamente anche con altri materiali.
Anche le strade si
adornano con questi tappeti di fiori, pietruzze o anche semplicemente
riso o sale grosso tinti di vari colori.
Ora in quasi tutti i paesi vengono fatti questi tappeti nelle
strade dove passerà la processione.
Poi
inizia luglio, con un susseguirsi, da un paese all'altro fino a fine
agosto, di feste dedicate alla madonna, con i diversi nomi (del
Carmen, di Fatima...); famosa è quella del Porto de la Cruz, a metà
luglio: imbarcano la statua della vergine del Carmen e quella di san
Telmo (sic, non sant'Elmo) su due barconi da pesca, e fanno un giro
lungo la costa, per propiziare la pesca e la clemenza del mare.
A
metà agosto c'è la grande festa di tutta Canarias, arrivano anche
dalle altre isole per festeggiare la madonna della Candelaria
(Candelora), patrona delle isole. La Candelora si festeggia il 2
febbraio come ovunque, ma il 14-15 agosto è proprio festa grande:
nella piazza del paese di Candelaria, dove è conservata la statua
che la leggenda dice portata dal mare e trovata dai pastori guanches,
si ritrovano gruppi rappresentativi di tutte le isole, con i loro
costumi tradizionali, portando carri a buoi con le offerte di frutta,
verdure, formaggi, dolci ecc. Molti pellegrini arrivano a piedi a Candelaria, anche valicando il crinale dei monti che dividono il nord dal sud dell'isola, in genere questo tragitto viene fatto di notte a causa del gran caldo.
Oltre
ai canti e balli tradizionali si svolge la
scenificazione del ritrovamento su una spiaggia da parte dei pastori
aborigeni della statua, che è detta “la Morenita” per il suo
colore scuro, una delle tante immagini simili presenti in Spagna
(vergine di Montserrat, di Guadalupe...) ma non solo (in Sudamerica,
in Francia, in Italia a Tindari), che le leggende collegano sempre a
misteriosi e miracolosi ritrovamenti fortuiti.
In
settembre ci sono la festa del Cristo a La Laguna, poi a fine mese la
festa del Calvario a Icod de los Vinos.
Ottobre
è un mese relativamente tranquillo (c'è abbastanza da fare nelle
scuole, nelle cantine...), ci sarebbe il giorno 12 una festa
iberoamericana “El día de la hispanidad”, ma non è
affatto sentita in Canarias, che ha tendenza alla secessione, mentre
a Madrid si festeggia con la sfilata militare in presenza della
famiglia reale e le altre autorità.
Nello
stesso giorno si festeggia in tutta Spagna la madonna del Pilar, il
cui festeggiamento tradizionalmente consiste nel fare un “ponte”
per una gita!
E,
come già detto, il 31 si festeggia Halloween.
Con
novembre inizia al Porto de la Cruz la ricerca delle lattine vuote
con cui i ragazzini faranno i “cacharros”, legandole insieme con
una corda, per poi trascinarle rumorosamente per le strade. Nello
stesso periodo, a Icod de los Vinos, si celebrano le discese de “las
tablas”, carrettini fatti semplicemente con una tavola di legno,
senza sterzo né freni.
La
festa è in ricordo dell'epoca in cui in quest'epoca i tronchi
venivano portati dall'aserradero (segheria) all'astillero
(cantiere navale), facendoli rotolare e trascinandoli, il tutto in
coincidenza dell'epoca dell'assaggio del vino nuovo.
Queste
rumorose discese si fanno un po' dappertutto nel comprensorio di
Icod, ovunque ci siano strade fortemente in pendenza. I genitori
provvedono a mettere nei punti pericolosi e a fine corsa un ammasso
di vecchi pneumatici, un cartello che avvisa “Tablas”, spesso
almeno nel fine settimana e nel giorno stesso di San Andrés (il 30) si
chiude la strada al traffico. L'ultimo giorno anche i ragazzi più
grandi si sfidano nelle discese più pericolose.
Tradizionalmente
per San Andrés si assaggia il vino nuovo. Per tutto il mese di
novembre (e solo allora) dappertutto si trovano i caldarrostai, che
offrono oltre a castagne e vino anche patate e pesce salato.
E con dicembre si ricomincia...
In altre zone di Spagna i festeggiamenti per i santi patroni sono ovviamente in altri giorni: forse il più famoso è San Fermín (7 luglio), protettore di Pamplona, dove si svolge tutta una settimana di “encierro”, con la gente che corre nelle strade accompagnando e precedendo la corsa dei tori, cercando di schivarne le corna. La fiesta dei sanfermines è quella di cui scrisse Hemingway nel romanzo Fiesta (Il sole sorgerà ancora).
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