Il noce del Tané, ormai senza foglie
Qui le foglie ci sono ancora, ingialliscono
L'ulivo. Una volta abitava in un vaso e era alto 30 cm, poi Nonna (sarebbe la mia mamma ma si chiama nonna, e per Timothy sarebbe bisnonna, o come dicono a Alpignano nonna-bis) ha deciso di piantarlo in piena terra nell'aiuola al centro dell'aia.
Ogni primavera si ritrova tutto malconcio, recupera tanto che in autunno sembra a posto, o comunque preparato a superare un altro inverno padano.
Altro esperimento di Nonna; questo era un bonsai normale, adesso è il bonsai più alto della Padagna.
Lì vicino un albero misterioso che andrebbe bene per togliere la polvere sui mobili, adesso ha smesso il vestito verde pallido per un rosso cupo.
Il metodo di Nonna per impedire che si parcheggi davanti casa: una foresta di oleandri (con intrusi). Presto questi vasi dovranno essere messi al riparo per tutto l'inverno. A primavera dovranno poi affrontare il supplizio della potatura: Nonna ha il pollice verde (e opponibile) ma anche le forbici da giardiniere.
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