Difficile, di suo e poi io non sono tanto buono per queste robe qua.
Allora intanto occorre partire da Platone. Quello che c'è giunto di lui è in forma di dialogo. E mi ha sempre affascinato leggere questi dialoghi, anche quando racconta tavanate che poi permettono a Giacobbo di straparlare di Atlantide, pagato (tanto, troppo) da noi.
OK, dopo Platone la forma dialogica l'hanno usata altri,
Ecco, quello che Giacobbo fa con Platone Zichichi lo fa con Galileo. Gli piace tanto e ha anche dimostrato che aveva ragione anche nella sua controversia con la chiesa; non che la chiesa avesse torto, si è comportata benissimo, anzi meglio ma se gli avesse dato ragione si sarebbe comportata meglio ancora, benché si sia comportata meglio che più meglio non si può. Darwin invece aveva, ha e avrà sempre torto marcio anche quando sembra che i fatti gli diano ragione, secondo Zichichi.
OK, sono fuori tema torniamo a noi. Vado!
Uno dei blog di cui non potrei più fare a meno è Gli studenti di oggi di zar. Ecco Zar, sotto lo pseudonimo di Roberto Zanasi è l'autore di Verso l'infinito, ma con calma (lo trovate nel blog).
Questo è un libricino piccolo e con neanche tante pagine ma è grande dentro. Io l'ho letto più volte e sono grato all'autore e all'editore --sono anche 'mico di Fèisbuk di Daniele Gouthier--. Uh! è lo stesso che ha pubblicato il gatto nero di Keplero di Popinga (Keplero o Popinga? ve lo spiego un'altra volta che se no perdo il filo del discorso che ci ho tutto qui).
OK, tornando al dunque, lo Zar nel blog e nel libro fa interagire un prof (proooof nel suo caso) e uno studente senza nome ma sveglio, tosto, come vorrei essere io. Non ci siamo ancora ma ci stiamo avvicinando a grandi balzi, preparatevi.
Allora lo scorso dicembre il suddetto zar introduce il prof Apotema, dice che l'idea del dialogo è sua e (visto che ci siamo arrivati?) sapete cosa dice
Insomma, anche questo è un testo consigliatissimo.
Io ho seguito il consiglio, anche per il precedente (sì Apotema ne ha scritti due e promette di aggiungerne, sappia che io ci sono). Ed è stato meraviglioso.
Il prof Apotema ha una classe ganza in cui lui insegna matematica e gli studenti sono i migliori possibile (presente Leibniz?) ognuno con le sue caratteristiche caratteriali e il suo nome omen.
Ora io qualcosa di simile devo averla già vista un quarant'anni orsono, non tutta, fatta in modo diverso, ma più o meno quella. Sì perché qui ci sono i numeri iperreali che sono una cosa normalissima, tranquilla a parte il nome. E raccontata in quel modo, anche con qualche pizzico di comicità, la mate diventa una cosa divertente, che vorrei rifare davvero invece di leggerne qualche pagina alla sera. E addormentarmi sognando limiti, funzioni, asintoti e cose così. Purtroppo lo sto finendo, chissà a che punto è il prossimo?
OK, la recensione seria l'ha fatta, benissimo, lo Zanasi, la trovate qui
Grande, Juhan! Sei un mito!! :)
RispondiEliminadai!
RispondiEliminaIn realtà Apotema ne ha scritti 3, il primo della serie è sulle funzioni lineari, esponenziali, logaritmiche e potenze (trattate insieme perché hanno una caratteristica comune, quella di mandare un certo tipo di progressioni (aritmetiche o geometriche) in un altro tipi (sempre aritmetiche o geometriche)). E se guardi su "ilmiolibro" ci sono raccolti anche altri suoi scritti fuori serie.
RispondiElimina[E molte grazie per gli elogi, eh...]