What I am going to tell you about is what we teach our physics students in the third or fourth year of graduate schools and you think I'm going to explain it to you so you can understand it? No, you're not going to be able to understand it. Why, then, am I going to bother you with all
this? Why are you going to sit here all this time, when you won't be able to understand what I am going to say? It is my task to convince you not to turn away because you don't understand it. You see, my physics students don't understand it either. That is because I don't understand it. Nobody does.
I'd like to talk a little bit about understanding. When we have a lecture, there are many reasons why you might not understand the speaker. One is, his language is bad--he doesn't say what he means to say, or he says it upside down--and it's hard to understand. That's a rather trivial matter, and I'll try my best to avoid too much of my New York accent.
Another possibility, especially if the lecturer is a physicist, is that he uses ordinary words in a funny way. Physicists often use ordinary words such as "work" or "action" or "energy" or even, as you shall see, "light" for some technical purpose. Thus, when I talk about "work" in physics, I don't mean the same thing as when I talk about "work" on the
street. During this lecture I might use one of those words without noticing that it is being used in this unusual way. I'll try my best to catch myself--that's my job--but it is an error that is easy to make.
The next reason that you might think you do not understand what I am telling you is, while I am describing to you how Nature works, you won't understand why Nature works that way. But you see, nobody understands that. I can't explain why Nature behaves in this peculiar way.
Finally, there is this possibility: after I tell you something, you just can't believe it. You can't accept it. You don't like it. A little screen comes down and you don't listen anymore. I'm going to describe to you how Nature is--and if you don't like it, that's going to get in the way of your understanding it. It's a problem that physicists have learned to deal with: They've learned to realize that whether they like
a theory or they don't like a theory is not the essential question. Rather, it is whether or not the theory gives predictions that agree with experiment. It is not a question of whether a theory is philosophically delightful, or easy to understand, or perfectly reasonable from the point of view of common sense. The theory of quantum electrodynamics describes Nature as absurd from the point of view of common sense. And it agrees fully with experiment. So I hope
you can accept Nature as She is--absurd.
I'm going to have fun telling you about this absurdity, because I find it delightful. Please don't turn yourself off because you can't believe Nature is so strange. Just hear me all out, and I hope you'll be as delighted as I am when we're through.
i libri di carta hanno ancora dei vantaggi rispetto ai bit, secondo me |
Le cose di cui vi parlerò le insegniamo agli studenti di fisica degli ultimi anni di università: ora, voi pensate che io riuscirò a spiegarle in modo da farvele capire? Ebbene, no, non le capirete. Perché, allora, farvi perdere del tempo? Perché tenervi qui seduti, se non sarete in grado di capire ciò che dirò? Per convincervi a non andar via solo perché questa conferenza risulterà incomprensibile, vi dirò che anche i miei studenti di fisica non capiscono queste cose. E non le capiscono perché non le capisco nemmeno io. Il fatto è che non le capisce nessuno.
Permettetemi alcune considerazioni su che cosa significhi "capire". Una conferenza può essere incomprensibile per diverse ragioni. Il conferenziere può essere un cattivo oratore, che non sa esprimersi con efficacia o che dice le cose nell'ordine sbagliato, oppure può avere una pronuncia poco chiara. Quest'ultimo è un problema presto risolto: farò di tutto per tenere a freno il mio accento newyorkese!
Altre volte l'oratore, soprattutto se è un fisico, usa parole ordinarie in modo curioso. I fisici usano spesso in senso tecnico parole comuni quali "lavoro", "azione", "energia", e anche "luce", come si vedrà. Ma quando si parla di "lavoro" in fisica non si intende la stessa cosa di quando si parla di "lavoro" nella vita di ogni giorno. Nel corso di queste lezioni mi capiterà di adoperare, senza accorgermene, alcune di queste parole in un senso diverso dal consueto. Cercherò di controllarmi (è parte del mio compito), ma è un errore in cui è molto facile incorrere.
Un altro motivo per cui potreste pensare di non seguire quello che racconterò e che mentre io descriverò come funziona la Natura, voi non capirete il perché la Natura funzioni così. Ma questo non lo capisce nessuno, e quindi io non ve lo so spiegare.
C'è infine un'altra possibilità: che alcune delle cose che vi dirò vi sembrino incredibili, inaccettabili, impossibili da mandar giù. In questi casi è come se calasse un sipario: uno smette di ascoltare. Io descriverò il comportamento della Natura, ma se a voi questo comportamento non piace, il vostro processo di comprensione ne risulterà intralciato. I fisici hanno imparato a convivere con questo problema: hanno cioè capito che il punto essenziale non è che una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. La ricchezza filosofica, la facilità, la ragionevolezza di una teoria sono tutte cose che non interessano. Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riuscirete ad accettare la Natura per quello che è: assurda.
Per me parlare di questa assurdità è un divertimento, perché la trovo incantevole. Vi chiedo come favore di non mettervi a pensare ad altro solo perché non riuscite a credere che la Natura sia così strana. Ascoltatemi fino in fondo, e vedrete che alla fine ne sarete incantati anche voi.
Ecco, non so voi, ma capisco perché i fisici amino citare Feynman spesso e volentieri. È davvero eccezionale. E, con il mio tramite, oggi collabora al Tamburo Riparato.
Sì, ci sono altri modi per impiegare il proprio tempo, pendi Alessio qui sotto. Ma chissà cos'ha fatto tutta la notte.
QED è bellissimo, specialmente quando uno pensa (=si illude) di aver capito qualcosa (=avere una pallida idea) di come si propaga l'energia elettromagnetica e di come interagisce con la materia. Dopo di che si rende conto che i fenomeni quotidiani (trasmissione, riflessione della luce) sono in realtà pesantemente e intrinsecamente quantistici, allora si gratta la testa, e rilegge il capitolo; e si rende conto che tutto quello che sta sopra, le leggi dell'ottica per esempio, sono solo una semplificazione, ed emergono dalla meccanica quantistica. Fantastici, i fenomeni emergenti. Fantastico, Feynman.
RispondiEliminaTutto in meno di 200 pagine (indici compresi) e 17 euri, scontati a 15.50 se andate nella libreria pubblicizzata.
EliminaPoi, dopo le votazioni, usciti dall'euro ve lo presterò io, in fotocopia.
Phygata (cit.) !
Eliminahttps://archive.org/details/QEDLaStranaTeoriaDellaLuceEDellRichardFeynman_201307
RispondiEliminaGrazie Dan!
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