No, non sto parlando di
quanto sia forte e resistente il ferro ;)
Voglio invece raccontarvi
dello stupendo progetto, che tra pochi mesi sarà compiutamente
realizzato, per dotare l'incantevole isola de El Hierro (la più
piccola delle Canarie, già ho scritto un post a questo proposito) di
autosufficienza energetica!!!
Questo per mezzo di una
Centrale idroeolica, che permetterà di sfruttare i venti
alisei, costanti da marzo a settembre ma inaffidabili per tutto
l'anno, in energia elettrica costante e sicura.
L'impianto consiste di
- due grandi depositi di acqua (uno, totalmente costruito dall'uomo, a livello mare, di 220.000 metri cubi di capacità, l'altro in collina, della bellezza di 500.000 metri cubi di capacità, ottenuto ampliando il cratere di un antico vulcano inattivo),
- un parco eolico di 15,5 MW,
- una condotta forzata con un dislivello di 682 metri,
- una centrale idroelettrica della potenza di11,3 MW,
- un gruppo di pompaggio di 6 MW
Il tutto sostituirà gli
attuali generatori diesel, che apportano 13,3 MW di potenza, e che
comunque resteranno di riserva per eventuali emergenze.
Il bacino superiore (qui
una foto fatta da me mentre ancora si scavava: considerate che la
parte visibile è circa 1/5 del totale, notate come appaiono piccole le scavatrici nel centro della foto!) si trova nella zona tra
Mocanal e Valverde, il parco eolico vicino a Valverde, e il bacino
inferiore, con la centrale idroelettrica, tra Timijiraque e il porto
de la Estaca (vd. mappa, zona in alto a destra).
bacino superiore |
bacino inferiore |
Con il sistema idroeolico si otterrà di
transformare una fonte di energía intermittente quale l' energía
eolica in una fornitura controllata e costante di elettricità,
sfruttandone al massimo le possibilità .
Questo è lo schema:
La maggior parte dell'energia si otterrà dalla
centrale idroelettrica, mentre l'energia eolica servirà per il
pompaggio di risalita dell'acqua dal bacino inferiore al superiore,
dove si immagazzinerà quindi come energia potenziale, per sopperire
ai momenti di carenza di vento, garantendo così la stabilità e
continuità dell'erogazione all'utenza. Inoltre, l'energia eolica
prodotta in eccesso servirà per gli impianti di dissalazione
dell'acqua per uso agricolo (l'isola ha vocazione agricola oltreché
turistica, con produzione di ananas, mele, pesche ecc.).
Sono evidenti i benefici che si otterrano da questa
grandiosa opera.
Innanzi tutto, si avrà un risparmio di circa 6.000
tonnellate di diesel/anno (circa 40.000 barili di crudo). Pertanto,
non verranno più emessi nella atmosfera i relativi residui, che si
stimano in 18.700 tonnellate/anno di CO2,
100 tonnellate/anno di SO2,
e 400 tonnellate/anno di ossidi di azoto.
Anche il risparmio economico, con il tempo,
ammortizzerà i costi di costruzione (64 milioni di euro), si prevede
in meno di trent'anni.
Segnalo qui un link in italiano sull'argomento.
E siccome non val la pena di fermarsi a
metà strada, è della settimana scorsa la notizia di un accordo
firmato dal Cabildo (ente pubblico), da Endesa (compagnia elettrica)
e Renault-Nissan per dare impulso all'uso dei
veicoli elettrici. Come è noto, questi
ultimi, dotati di batterie di litio, non emettono CO2 né danneggiano
l'ambiente, purché l'elettricità
usata come propellente sia prodotta con energie rinnovabili quali la
solare o la eolica.
Renault-Nissan
fornirà la propria esperienza nella tecnologia necessaria per
sviluppare sistemi di ricarica compatibili con i propri veicoli, che
si compromette a commercializzare in modelli adatti alle esigenze
degli utenti dell'isola.
Endesa dal canto suo
studierà lo sviluppo, la costruzione e il mantenimento della rete di
ricarica, adattandola alle fonti energetiche presenti nell'isola e
alle necessità dell'utenza.
Speriamo piuttosto che tutto questo non venga rovinato da una possibile eruzione vulcanica!
* scusate, ho dovuto pasticciare un po' la mappa, era pubblicitaria, e NON so usare il Photoshop!!! ora conoscete il mio vergognoso segreto! :(
Post bellissimo!
RispondiEliminaSolo una cosa da ing. (sapete com'è :p): questo uso dell'acqua per immagazzinare energia prodotta in tempi diversi da quelli richiesti è abbastanza comune. Io ne ho visto un caso in Olanda (addirittura) che essendo piatta come una frittata hanno fatto il deposito inferiore in una galleria.
OPS! ho premuto "Posta commento" troppo presto! :-(
RispondiEliminaQuesto caso è però notevole perché rende autosufficiente l'isola.
Un'osservazione: quando il materiale pubblicitario è utile io non mi preoccuperei se si vede, ma sono gusti personali.
Sono d'accordo con Juhan, post bellissimo!
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