Innanzi tutto devo scusarmi per la mia prolungata assenza: purtroppo qui in montagna abbiamo a disposizione solo il mio netbook (che mio marito monopolizza) e il mio cellulare, con cui riesco a leggere gli interventi degli amici di Facebook, condividerli e qualche volta anche pubblicare piccoli commenti, ma conoscete, no? le "tastiere" dei cellulari...
Oggi però sono riuscita a strappare qualche minuto per me sul Nano Bianco (il netbook) e ne approfitto subito per inserirmi nel discorso. Anch'io ovviamente conosco Carmelo di cui ci ha appena parlato Juhan.
Entrambi abbiamo però molti altri amici, alcuni in comune altri separatamente, come è logico.
In questi giorni così desolatamente tagliati fuori dai contatti e pieni di lavoro nei campi ho trovato però un lato positivo: posso finalmente mettermi in pari con le letture!
Ho ormai una piccola biblioteca di libri scritti dagli amici facebucchisti (mi si perdona la parola?). Alcuni ero già riuscita a leggerli in passato, in questi giorni sto cercando di completare le letture per poter poi, a cuor leggero, ordinarne altri (sempre di amici) presso la mia libreria in Italia: li ritirerò a ottobre.
Per esempio, ho letto il divertente e frizzante "La Fisica di 007" scritto da due dei miei amici, Monica Marelli ed Emiliano Ricci, edito da un altro amico, Daniele, nascosto sotto il nome di Scienza Express.
Insomma, un 7++ a entrambi gli autori.
Invece rimprovero gentilmente e pubblicamente Daniele per i numerosi refusi che ho trovato, immagino che già siano stati segnalati e in futuro la correzione delle bozze venga affidata a una persona più esperta: la collana Scienza Express, che sfoggia molti titoli interessanti, merita il meglio.
Il libro che ho letto successivamente è stato per me abbastanza difficile (lo sanno tutti che sono una capra) ma l'ho seguito bene grazie alla straordinaria capacità divulgativa dell'autore, che oltretutto scrive in un italiano perfetto e scorrevole, con esempi molto azzeccati che rendono più comprensibili argomenti decisamente ostici alla maggioranza dei lettori. Merita almeno un 9++.
Sto parlando di quel gioiello che è "Il buio oltre le stelle" di Amedeo Balbi, tecnicamente mio amico su Facebook anche se non interloquiamo mai.
L'unico neo che sono riuscita a trovare nel libro (e sapete quanto io sia perfida) è un errore/orrore che sicuramente non è dovuto all'autore ma a un refuso in fase di stampa. Del resto, è facilmente correggibile in una ristampa, eliminando un apostrofo fuori luogo e lasciando al suo posto uno spazio, con lo stesso numero di battute.
Curiosoni, vi state chiedendo quale sia l'errore, vero?
Ebbene, a pagina 116, riga 11 (prendi nota, Amedeo!) mi è letteralmente saltato all'occhio "un'altro tipo", unico errore che sia riuscita a trovare. Complimenti quindi anche alla Casa Editrice, perché non deve essere facile trovare correttori di bozze che si barcamenino bene con un testo così tecnico.
Ora sto leggendo "Storie di Soli e di Lune" di Angelo Adamo: contrariamente a quel che si potrebbe pensare -Angelo è astronomo- non parla di astronomia, è invece una raccolta di brevi racconti, tutti illustrati in modo straordinario dall'autore (sì, è anche disegnatore, e perfino musicista!). Avete notato il disegno di copertina?
Poi toccherà a un libro di Lisa Signorile, per la precisione "Il viaggio e la necessità"!
Ora vi devo lasciare, l'annaffiatura dell'orto mi aspetta...
AGGIORNAMENTO del 4 agosto
Mi sono resa conto di aver dato per scontato che tutti conoscessero il libro di Balbi.
Rimedio ora, in poche inadeguate parole.
Come sapete, nell'antichità i filosofi iniziarono a speculare sulla natura del mondo, sulla sua composizione.
Col tempo, nei secoli, gli scienziati si sostituirono loro, con nuovi approcci al problema e nuovi mezzi di indagine. Negli ultimi secoli e ancor più negli ultimi decenni si è venuti a sapere praticamente tutto della composizione della materia che costituisce l'universo.
Ma ogni nuova scoperta ha portato con sé nuovi dubbi e nuove domande. Ora si conoscono tutte (?) le componenti della materia: atomi e particelle subatomiche, fotoni e compagnia bella. Ma tutto ciò non spiega perché, pur essendo circondati da tutte le miriadi di fonti di luce che si estendono all'infinito nel tempo e nello spazio, il cielo di notte ci appaia sostanzialmente buio, invece di possedere una luminosità diffusa.
La spiegazione sembra essere l'esistenza di quella che gli scienziati per praticità han chiamato "materia oscura" pur non essendo né materia (neppure antimateria) né oscura. Non si conosce la natura di questa essenza che permea con abbondanza l'universo, è certo che non è formata dalle stesse componenti (elettroni, protoni, neutroni, neutrini, fotoni e chi più ne ha più ne metta) di cui e' fatta la materia.
A questo punto gli studiosi, siano cosmologi siano fisici, sono ritornati alle speculazioni filosofiche dell'antichità: si possono fare e si fanno mille ipotesi, una più affascinante dell'altra, si cerca addirittura di misurare sia questa essenza sia i suoi effetti sul cosmo, ma potrebbe anche essere che l'umanità si estingua prima di aver risolto questo indovinello.
Chiaramente auguro al giovane Balbi di vivere a sufficienza da poter vedere soddisfatta almeno in parte la sua curiosità, anche se come ho detto temo che la nascita del nostro universo sia troppo remota nel tempo e nello spazio per riuscire a raggiungerla (anche con i mezzi di indagine futuri) e a sviscerare così il mistero della materia oscura.
Non ho letto gli altri, solo Il buio, bello ma più impegnativo di quelli che trovi normalmente. Però è scritto benissimo e altamente consigliabile.
RispondiEliminaPer quanto riguarda telefoni e simili che vogliono sostituire il ìputer hai ragione 100%; almeno finché non impari a digitare con i pollici (li hai opponibili vero?).