Pronti che piove? Forse, tanto, da subito, no, non adesso ma guarda la figura.
Tirare fuori l'ombrello. Triste il destino dell'ombrello che lo usi solo per bagnarlo tutto. E pensare che il nome lascerebbe intendere un'altra funzione. Facciamo che, come si usa qui da noi, lo chiamo paracqua; si capisce perfettamente in italiano, sembra italiano e non ci sono fraintendimenti e sensi di colpa.
Ma il paracqua non basta.
Ultimamente ogni pioggia è stata promossa a bomba d'acqua e come tale si sente autorizzata a fare disastri (cit). Non è il caso che riporti gli ultimi casi, vero? Anche perché a breve ne avremo di nuovi e io dovrei prima di subito aggiornare la lista.
Qui da noi è piatto come il Kansas (cit.) o come una frittata (continuazione della stessa (cit.)) e non frana perché la frana non saprebbe se andare di qua o di là. Ma c'è il problema complementare: in condizioni kansotiche neanche l'acqua della
Il bello è che la soluzione è stata trovata. E funziona; o meglio finora ha funzionato ma mai mettere limiti al peggio. La manutenzione di fossi, canali di scolo, ruscelli, torrenti. OK, in realtà bastano i primi due della lista. Ma fatta con cura, mai vista tanta sollecitudine, per nessuna operazione che coinvolga anche "gli altri". E senza fare troppo affidamento agli enti pubblici, comune, provincia, regione. Anche se a dire tutta la verità certi comuni (sì Vinovo) e la Regione qualche cosa hanno fatto. Paura della bomba anche loro?
Certo che se venisse giù una bella bomba d'acqua capace che dopo viene la tele, forse perfino Uno Mattina o la Vita in Diretta; ma forse è sperare troppo.
Intanto: nebbia, nuvoloni e freddo (mi si stanno intorpidendo i diti, chiudo qui).
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