giovedì 22 gennaio 2015

Guardare i cantieri


Questa è una storia finta che mi sono appena inventato. Che voto mi date? Sono permaloso ma non al punto di non accettare bocciature e/o critiche, anche feroci. Ovviamente senza esagerare, nèh!

L'altra sera alla bocciofila --oops! devo spiegarvi cos'è la bocciofila.
La bocciofila è il centro sociale (devi fare la tessera) dove il bar è particolare, rilassato e rilassante; puoi prendere il caffè ma anche un tübo (o 'n mes) e ci passi tutto il tempo che vuoi. D'estate puoi giocare a bocce, da cui il nome, o guardare quelli che giocano. D'inverno si sta dentro che fuori fa freddo e si gioca a carte, a scopa (credo che il nome giusto sia scopone ma qui lo chiamano scopa). Il gioco è difficile, da non credere. Oltre che fare attenzione alle carte devi controllare i segni del tuo socio, e gli spettatori.
Il pubblico infatti partecipa, suggerendo senza farsi 'ntagliare. Se sei uno che se la prende avrai tutti i suggeritori per l'altra coppia perché prima o poi (in genere non ci vuole molto) sbotti. Con il tempo le squadre si stabilizzano, si fissa l'agenda volta per volta, considerando tutte le attività e i possibili impedimenti.
E si passa il pomeriggio o la serata.
Non c'è la tele, quando c'è la partita c'è chi va a casa. C'è anche chi va a casa per vedere Vespa (davvero).
Il martedì, giorno di mercato, c'è il torneo, con i premi. E ancora più pubblico partecipante, ancora più bello del solito.

OK, adesso che sappiamo cos'è la bocciofila posso riprendere con quello che ho sentito l'altra sera.
Vigin d'l Blö va in pensione alla fine del prossimo mese. Vigin non è un contadino ma ha lavorato tutta la vita nell'indotto. Ed è uno che il suo mestiere sa farlo bene, conosciuto in tutta la West Padagna. Adesso ci sono i contratti di solidarietà per cui resta a casa con l'ottanta per cento di stipendio per un paio d'anni quando andrà in pensione per davvero.
"E cosa farai tutto il giorno te che non sei capace di stare fermo neanche un minuto?"
"Ecco io volevo andare in biblioteca e leggermi La Stampa tutte le mattine ma mi sono informato e arriva solo al pomeriggio"
"Sì, l'orto ma mica c'è sempre da fare, adesso per esempio è stagione morta, e poi..."
"Puoi sempre venire qui alla bocciofila!"
"Certo, si può, anzi... Ma tutto il giorno, tutti i giorni..."

Brutta cosa diventare vecchi. Anche la storia dei vecchi che guardano i cantieri è mica vera. Anche perché non ci sono più cantieri. Almeno da noi non ce ne sono mai stati tanti e adesso ancora meno. E uno qui vicino --comunque non in zona-- hanno scoperto che lavorava per la mafia, sarà vero? Comunque ha chiuso.

3 commenti:

  1. Divertente. ;)
    Spero di arrivarci alla pensione, ma avendocela, la pensione.. :)

    I vecchi che guardano i cantieri si chiamano ummarel, se chiedi a Stefano a Bologna li chiamano così...
    Non ho mai capito cosa possa esserci di tanto interessante, comunque neanche qui ci sono più tanti cantieri.

    Non si vendono neanche più case, per dire.

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  2. Già: è vero!
    Perché non si abbona al giornale?
    Perché non si fa la connessione ad internet e si legge tutti gli articoli che vuole?

    Cioè, capisco.
    Anch'io ogni tanto faccio un salto nella più grande biblioteca del luogo, a Montebelluna, dove c'è un enorme emeroteca e scelta di quotidiani e riviste... ma per il resto, al giorno d'oggi basta uno smartphone ed una applicazione per i feeds per rimanere collegati a tutti i quotidiani del mondo in tempo reale!

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    1. Forse la storia l'ho inventata male; ho immaginato che non tutti sanno usare il computer, sa che c'è ma è una diavoleria di quelle che... Ah! quando c'era il fax!!!11!

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