giovedì 24 settembre 2015

Cose che barano


L'amico Dario mi chiede un parere su un post dell'ottimo Fabio Chiusi: L'Internet delle Cose che Barano.

Uh! prima di subito: sono diventato una persona importante, mi chiedono cosa ne penso, forse sto diventando un tuttologo limitatamente a qualche parte del tutto e per una parte di quelli che mi conoscono. Chissà... anche Alessandro Meluzzi, Giampiero Mughini, Marco Travaglio, PiGi Battista et al. (dai mica posso mettere tutti, fatevene una ragione e se proprio volete stampate il post e aggiungetevi a penna o citatevi nei commenti) hanno cominciato così ☺

Tornando a bomba (no, nope, non in quel senso, anzi per evitare equivoci scancello) al dunque Fabio lo seguo da tempo, sul blog e su Twitter. È tosto, preparato e attendibile.
Quello che dice nel post citato è vero; riporta (citando le fonti, ve l'ho detto che è tosto, rockz!) il parere di altri, tosti come lui.
Mette in conto diversi aspetti, insomma bravo, da leggere. Io poi l'ho messo anche nella telenovela che mando in onda ogni domenica sull'altro blog (quello noioso, Ok, panico).

Vale tutto e per tutto. Poi se volete fare un esercitazione pratica per com'è diventato il mondo iperconnesso fatevi un giro in un luogo frequentato da giovani e osservate il telefoninaggio. Ah! se alzate gli occhi e vi guardate attorno vedrete le telecamere (se volete esagerare prendete la metro a Torino, vi sentirete una star sul set, manco foste Brigitte Bardot! (lo so non sono aggiornato, volendo cambiate il nome)).

Resta un fatto, secondo me: i furbetti c'erano fin da prima, per esempio uno dei miei preferiti, Lucianone. Pensa te che senza di lui la Juve ha, oggi come oggi, la metà dei punti del Toro. E il Toro ha solo i 2/3 di quelli dell'Inter. Arbitri cornuti!

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