sabato 26 novembre 2011

The Blues sister...


Bisognerà che mi decida a postare qualcosa, altrimenti Juhan mi sgriderà  :( per la mia pigrizia.


Il fatto è che siamo dovuti andare  a  trovare amici   che non   vedevamo 
da secoli, mio marito ha richiesto molto del mio tempo anche ma non solo per la cucina, il gatto ha vomitato sul tappeto, si è interrotta la connessione a Internet, è deragliato il treno, c'è stata l' invasione delle locuste... lo giurooooo, non è stata colpa mia!!!






 In attesa della ripresa delle trasmissioni, ecco a voi i caldarrostai stile Tenerife.

















Il fuoco lo fanno con la carbonella nel secchio (da pittura?) riciclato, poi aggiungono sopra quel tubo conico allungato di metallo, e in cima la pentola di coccio. Quando le castagne sono cotte stanno al calduccio nella pentola d'alluminio, sopra la brace. 

Mi spiace, avrei voluto fotografare tutto un chiringuito *, con i "cucuruchos" (cartocci di carta) già pronti da riempire (non credo che ci stiano più di 3-5 caldarroste...), il pesce salato (se ne intravede un vassoio arancione nella prima foto), le pentole con le papas bollite, la damigianetta di vino con il tubo di plastica per versarlo nei bicchieri...

Purtroppo oggi mio marito era particolarmente poco cooperativo, questo è tutto ciò che mi ha permesso di fotografare.


* chiringuito (vd. mio post  Mangiare a Tenerife )

2 commenti:

  1. Non mi permetterei mai di dire qualcosa di meno che positivo all'Amministratore Delegato del blog. Oltretutto il post è, al solito, istruttivo, vario e elegante. E ha esposto l'autrice a possibili contrasti con il suo legittimo consorte. Plaudo quindi a chi dimostra di avere un elevato senso del dovere. Da portare a esempio, specie alle nuove generazioni :P

    RispondiElimina
  2. Accidenti adoro le caldarroste. Il caldarrostaio alessandrino, ha chiuso, sob, qua chiude tutto!

    RispondiElimina