sabato 8 marzo 2014

Festa della donna


contro ogni discriminazione di genere!

8 commenti:

  1. Hai ragione bisognerebbe educare sin da piccoli per togliere una volta per tutte gli stereotipi sessisti, e il razzismo non solo verso le done ma verso tutto ciò che è vissuto come diverso. Alla fine non c'è un diverso e un giusto ognuno ha le sue peculiarità ed è la ricchezza e la bellezza della nostra specie. Buona giornata

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  2. Devo correggerti, Juhan, non è "Festa" della donna bensí "Giornata Internazionale" della Donna: prima di tutto con la dizione corretta si evitano tutti gli idioti giochini di parole sul far la festa alla donna emessi da un qualunque minus habens (ce n'è sempre almeno uno!). In secondo luogo, si tratta di una cosa seria, non è il caso di abbassarla a una della miriade di feste commerciali (da Sanvalentino alla festa del papà alla festa del tortellino...) che inondano ormai la nostra vita e i mass media. (sarebbe bene che anche molte donne se ne rendessero conto!)
    Comunque grazie del pensiero, so che tu credi veramente nell'uguaglianza tra uomo e donna.

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  3. Il mio ringraziamento alle Donne e una campagna UNICEF assolutamente da sostenere.

    E quando non esisteranno più "le classificazioni" uomo-donna (o la bruttissima maschio-femmina), bianco-nero, etero-gay, credente-ateo ecc. ecc. ecc. e tutti verranno SOLO e semplicemente chiamati PERSONE (con pregi e difetti e differenze di ogni genere), ... beh quello si che sarà un giorno da festeggiare.

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    1. Nooo, Marco, da te non me l'aspettavo! un'altra delle mielose frasi erroneamente attribuite al quel simbolo di falsità e ipocrisia che è stata Agnes Gonxha Bojaxhiu detta madre Teresa, torturatrice dei poveri: tutto il "bene" che ha fatto è stato creare vari ricoveri, veri e propri lager, dove ammucchiare tanti malati, molti terminali, lasciati senza cure (molti si sarebbero potuti salvare se curati in un un vero ospedale, quale quello dove si ricoverò quando toccò a lei essere ammalata...) per offrire non la propria sofferenza, si badi bene, ma quella altrui al suo dio! Con tutto il capitale che accumulò andando a "lisciare" i potenti e farsi pubblicità in giro per il mondo, avrebbe potuto far del bene, ma a quanto pare le interessò molto di più l'autoincensamento...

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    2. La scelta della frase l'ho fatta non perché di Madre Teresa, ma perché mi piaceva.
      Dovrebbe essere abbastanza chiaro ormai che non sono un cattolico e forse neanche credente (quel forse sarebbe lungo da spiegare).
      Riguardo alla figura di MT confesso che mi trovi impreparato, nel senso che so solo quello che sa la stragrande maggioranza delle persone.
      Certo tu ne hai fatta una descrizione alquanto "sgradevole" che non posso condividere, almeno per quelle che sono le mie pochissime conoscenze (magari sbagliate, non so).
      Mi riprometto di informarmi meglio nella speranza di poterti smentire se non in tutto almeno in parte, perché se tu avessi ragione mi smonteresti una delle pochissime figure di persone che ho sempre ammirato. E ripeto, la religione non c'entra niente, parliamo di Persone.

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    3. Sì, per Madre Teresa ha ragione Bruna. Colpa dei media, non solo italiani: la sua leggenda è nata da un servizio bella BBC.

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    4. Datemi qualcosa di davvero attendibile da leggere

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    5. Guarda, di tutte le frasi che si attribuiscono a quella donna, l'unica che si sa con certezza sia sua è questa: “Decidles que no estamos aquí para trabajar, estamos para Jesús. Somos religiosas por encima de todo. NO somos trabajadoras sociales, no somos maestras, no somos doctoras, somos monjas”. L'ho copiata da un sito spagnolo, la traduco: "Dite loro che non siamo qui per lavorare, siamo qui per Gesù. Siamo religiose innanzi tutto. NON siamo lavoratrici sociali, non siamo maestre, non siamo dottoresse, siamo suore". Questo lo disse e lo scrisse per rispondere ai (molti) che criticavano la mancanza di cure ai suoi assistiti.
      Di fatto, la maggior parte delle opere benefiche che le si attribuiscono (scuole ecc.) non sono mai esistite o sono state costruite e gestite da altri Enti di beneficenza. Le "sue" Case non davano il minimo di assistenza medica ai ricoverati.
      Qualche link? questo riassunto da varie pubblicazioni è in spagnolo e pieno di errori di battitura, ma potrai capire agevolmente le testimonianze di gente di Calcutta o di dottori che si interessarono alla vicenda.
      Altro (solo una piccola parte) lo puoi trovare qui o qui o qui . Ma ti lascio il piacere di cercare da te...
      Quello che la vita di quella donna ha dimostrato oltre ogni dubbio è che le piaceva essere al centro del palcoscenico, ricevere onori e premi, trattare con i potenti del mondo (era sempre in giro...) e che aveva una specie di adorazione per la sofferenza vista come offerta a Dio: sì, però la sofferenza altrui!
      Le andava bene che i poveracci di Calcutta venissero trattati come nel peggiore dei canili, senza neppure un analgesico, ma lei personalmente si è fatta curare dai migliori medici in uno degli ospedali migliori del mondo: comodo e facile soffrire per interposta persona!
      A me quella figura fa ribrezzo, altro che santa!

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