Ma di cosa si tratta? Sempre che sia davvero quello che si sussurra sarà, ecco come la vediamo noi del Mondo Disco.
Great silent streamers of blue and green flame hung from the roof of the world. Curtains of octarine glow danced slowly and majestically over the Disc as the fire of the Aurora Coriolis, the vast discharge of magic from the Disc's standing field, earthed itself in the green iceMort di Terry Pratchett, 1987. Ecco la traduzione di Alessandro Zabini (Morty l'apprendista, 2009).
mountains of the Hub.
The central spire of Cori Celesti, home of the gods, was a ten mile high column of cold coruscating fire.
It was a sight seen by few people, and Mort wasn't one of them, because he lay low over Binky's neck and clung on for his life as they pounded through the night sky ahead of a comet trail of steam.
There were other mountains clustered around Cori. By comparison they were no more than termite mounds, although in reality each one was a majestic assortment of cols, ridges, faces, cliffs, screes and glaciers that any normal mountain range would be happy to associate with.
Among the highest of them, at the end of a funnel-shaped valley, dwelt the Listeners.
They were one of the oldest of the Disc's religious sects, although even the gods themselves were divided as to whether Listening was really a proper religion, and all that prevented their temple being wiped out by a few well-aimed avalanches was the fact that even the gods were curious as to what it was that the Listeners might Hear. If there's one thing that really annoys a god, it's not knowing something.
[...]
The fact is that the Listeners are trying to work out precisely what it was that the Creator said when He made the universe.
The theory is quite straightforward.
Clearly, nothing that the Creator makes could ever be destroyed, which means that the echoes of those first syllables must still be around somewhere, bouncing and rebounding off all the atter in the cosmos but still audible to a really good listener.
Grandi festoni silenti di fiamma azzurra e verde pendevano dal tetto del mondo. Tendaggi di chiarori ottarini danzavano lentamente e maestosamente al di sopra del Disco mentre il fuoco dell'Aurora Coriolis, l'immane emissione di magia del campo stazionario del Disco, si metteva a massa nelle montagne di ghiaccio verde del Centro.
La guglia centrale di Cori Celesti, dimora degli dei, era una colonna di gelido fuoco lampeggiante alta sedicimila metri.
Era una veduta che pochissime persone avevano l'opportunità di ammirare, e Morty non l'ebbe, perché si distese sul collo di Binky e vi si aggrappò disperatamente durante la galoppata nel cielo notturno, lasciando una scia di vapore simile alla coda di una cometa.
Intorno a Cori Celesti s'innalzavano ammassi montuosi vhe in confronto parevano nulla più che termitai, sebbene ciascuno fosse in realtà una maestosa congerie di valichi e di cime, di pendici e di precipizi, di pietraie, di morene e di ghiacciai, a cui qualsiasi catena montuosa sarebbe stata felice di associarsi.
Tra i monti più alti, in fondo a una valle a imbuto, dimoravano gli Ascoltatori, appartenenti a una delle sette religiose più antiche del Disco, benché persino gli dei medesimi fossero in disaccordo nello stabilire se Ascoltare fosse una vera e propria religione. Se una serie apposita di valanghe non aveva ancora spazzato via il loro tempio era soltanto perché anche le divinità erano curiose di scoprire ciò che gli Ascoltatori sarebbero riusciti a udire. Se c'è una cosa che irrita davvero un dio, è non sapere qualcosa.
[...]
Il fatto è che gli Ascoltatori stanno cercando di comprendere con la massima esattezza ciò che il Creatore disse allorché creò l'universo.
La teoria è assolutamente semplice.
Con tutta evidenza, nulla di ciò che il Creatore crea può mai essere distrutto, la qual cosa significa che gli echi di quelle sillabe primordiali devono essere ancora da qualche parte, a rimbalzare all'infinito su tutta la materia del cosmo, eppure ancora percepibili da chi sa ascoltare davvero bene.
Poi, certo, c'è la versione ufficiale, qui, p.es. come consiglia l'ottimo Peppe Liberti: Gravitational Waves in the Cosmic Microwave Background di Sean Carroll.
"the echoes of those first syllables must still be around somewhere, bouncing and rebounding off all the atter in the cosmos but still audible to a really good listener." Devo rivalutare (poco) quel perso nella nebbia (del Bucks) di Terry Pratchett, OBE, KB. Ciao Ponder.
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