Signor Amplifon una dritta per te

 Sono rimasto parecchio indeciso perché il titolo poteva restare quello che era in origine "Resoconto del pranzo di Pasqua" ma alla fine ho concluso che questo acchiappa di più.
E, chissà, potrebbe anche servire.

Si sa, credo di avervelo già detto, che i contadini di una certa età (non come la mia, io sono ggiovane) quando parlano urlano. E quando si trovano i parenti che sarebbe poi genitori e cognati vari ci sono molte cose da raccontarsi e tutte importanti da dire subito e devi farti sentire.
Urlando ancora di più.
Io in genere riesco a tenermi in disparte, mi siedo vicino ai giovani,anche perché sono prevalentemente ragazze e faccio domande indiscrete tipo "hai più visto quello la che --com'è già che si chiamava, quello... dai!". Insomma l'intorno del mio posto si sentono solo bisbiglii da cui sono escluso. A meno di parlare di scuola, sapeste...

Ma per non finire, al solito, OT vi dirò che oggi a un certo punto ho sentito con queste mie orecchie "Scuta, 'd sas che..." (il resto della frase non ha importanza, quello che mi preme di sottolineare è "scuta", che possiamo tradurre con "senti" (e non "ascolta", che sì, si dice anche così ma in questo caso non vale). Ecco il livello sonoro era talmente alto che per far poter dire qualcosa dovevi annunciarlo.

per essere più convincente metto anche Nonno Libero, tèh!

 Ecco, se il signor Amplifon, o qualche suo amico o conoscente, legge questo blog sappia che se trova mezza giornata per fare un salto qui capace che non spreca il suo tempo. E diminuirà l'inquinamento sonoro della zona.

Googlando un pochino ho visto anche un'altra cosa che potrebbe servire, ma la tempo di riserva, extrema ratio direbbero quelli che hanno fatto il classico, questa: