In questi giorni sono
stata un po' assente sia dai Social Network sia dal blog (sì, lo so,
nessuno se ne è accorto!) perché ero (di fatto, sono tuttora)
un po' giù di squadra, fisicamente ma ancor più emotivamente.
Di tanto in tanto l'uno o
l'altro degli effetti secondari indesiderati della cura che devo
seguire si fa sentire: speriamo che almeno il farmaco serva allo
scopo prefisso, io in linea generale ho sempre poca fiducia in questi
prodotti, sapendo come vengono studiati...
A parte alcuni degli
effetti fissi, quello che forse mi molesta di più è la pesante
alterazione dello stato d'animo, con depressione, tendenza al pianto,
visione pessimista del mondo ecc.
Il fatto che in questi
giorni si siano aggiunti altri motivi, più oggettivi e palpabili,
per giustificare questo mio umore mi ha convinto a starmene un po' in
disparte, onde evitare di scaricare sui nostri amici seguitori, su
Juhan soprattutto e sugli altri collaboratori il mio malumore e
tristezza.
Però temo di non riuscire
a venirne fuori se non accennando almeno a grandi linee, a mo' di
sfogo, questi motivi esterni.
Innanzi tutto, lo stupendo
post di Manucinci sulla nascita della sua primogenita pur nella
condivisione della sua gioia mi ha rattristato profondamente,
riportandomi prepotentemente alla memoria un episodio della mia vita
il cui ricordo cerco di mantenere latente, in sottofondo. Il fatto è
che la mia prima esperienza al proposito non è stata altrettanto
fortunata, e benché le successive siano invece state gioiose il
dolore della perdita non decresce con il tempo...
Altri dolori o grosse
difficoltà della mia vita li ho saputi contenere grazie alla forza
d'animo che mi sono dovuta imporre in quella circostanza, al punto da
apparire ora a volte addirittura cinica o perfida.
Il tempo atmosferico non
aiuta a riprendere allegria e voglia di vivere, con il freddo, il
vento e il grigiore subentrati a troppi mesi senza pioggia! E il non
poter neppure andare a lavorare nel mio amato paradiso nel bosco
aggiunge altri strati di malinconia a questa base di depressione.
Poi, ciliegina sulla
torta, è arrivata come un flash la rivelazione che una persona - di
cui avevo chiesto l'amicizia su Facebook perché pensavo fosse molto
intelligente e preparata e razionale – in realtà non merita questa
mia considerazione. Infatti, lungi dal vedere la Scienza (con la
maiuscola, sí) come la vedo io che la definisco “figlia del Dubbio
e della Curiosità”, pare che si sia limitata ad apprendere
acriticamente quanto le hanno insegnato, senza porsi l'ipotesi che
quanto appreso, quanto viene da lei considerato Verità Rivelata,
possa non essere vero o esserlo solo parzialmente. Sembra rifiutare
quindi, sempre acriticamente, di esaminare altre possibili
spiegazioni, dimenticando che la “scienza” solo l'altro ieri
definiva l'atomo indivisibile, che ogni verità scientifica è
provvisoria, fino a essere confermata o smentita da nuovi
conoscimenti.
Poiché ho la tendenza a
vedere negli altri forse più meriti di quanto abbiano, e di porli su
un ideale piedestallo, mi capita abbastanza spesso di avere queste
delusioni atroci, che mi lasciano per diversi giorni sconvolta e come
svuotata di ogni forza. Ora, se questo avviene in un periodo in cui
la mia forza morale e mentale è già compromessa e lacerata, è
inevitabile una débâcle.
Per fortuna, a
risollevarmi lo spirito quanto basta per riemergere a galla, è
arrivato inatteso un nuovo giovanissimo amico (che ringrazio qui
pubblicamente) il quale con molta gentilezza ha perso parte del suo
prezioso tempo per coccolarmi con musiche stupende e scenette
divertenti: grazie, Leonardo!
Ecco, magari mi sarebbe piaciuto che Juhan, che sapeva della mia tristezza e dei suoi motivi, mi rivolgesse qualche parola di conforto, ma non si può chiedere troppo ad amici di Social Network, in fondo sono e restano solo estranei...
Coraggio Bruna!
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie, cara Spiessli!
EliminaQuesti momenti capitano a tutti. E di fatti brutti ne abbiamo avuti tutti, credo. E anche le delusioni non mancano. Però dobbiamo trovare il modo per andare avanti, ci sono anche cose che è bello viverle, o no?
RispondiEliminaDai un bacione con lo schiocco!
Sì, hai ragione.
EliminaCiao Bruna, ti capisco; so cosa è quel sentimento, volevo persino scriverci un post e magari lo farò... intanto ti dico che qui dopo tanto grigiore è venuto il sole, e spero che sia così anche laggiù da te... forse un po' di sole e calore ti farà star meglio, intanto ti mando un abbraccio virtuale grande grande
RispondiEliminaGrazie, Begonia (no, qui è sempre grigio e triste...).
EliminaLa delusione, come osservi, è direttamente proporzionale all'investimento affettivo. Chi è portato a credere nelle persone, a porre su di loro la propria fiducia, ne rimarrà tanto più deluso quanto maggiore sarà stato questo investimento iniziale. Se questo vale per gli altri vale anche per sè? O per gli eventi della vita in genere?
RispondiEliminaSì. Perciò non fartene una colpa Bruna, e non crucciartene, anche se questo modo di essere porta molti fastidi. E non dimenticare che questo stato d'animo è molto probabilmente conseguenza della cura. Malinconia e depressione risentono inevitabilmente dell'assetto chimico del cervello, ma meglio di altre condizioni fisiche possono essere modificate per via cognitiva. Un modo sarebbe quello di non sentirsi soli nell'affrontare gli eventi. Ed ecco entrare in ballo amici vicini e lontani. Qualche volta si può, come dire, venire meno al proprio ruolo, ma solo per ignoranza (nel senso di ignorare) non per cattiva volontà.
Perciò tutti quanti ti chiediamo scusa per la nostra assenza perchè alla volte si è insensibili senza saperlo.
Grazie Paolo, so di poter sempre contare su di te per una parola di conforto.
EliminaMi unisco alle splendide parole di Paolo. In abbraccio.
RispondiEliminaGrazie, Tania!
EliminaOra devo ringraziare Archie per avermi fatto conoscere le nuvole di parole, e soprattutto avermi insegnato a trasformarle in immagini, in modo da poterle poi pubblicare sul blog.
RispondiEliminami spiace tanto, Bruna d'averti evocato, col mio post, brutti e dolorosi ricordi, sinceramente ero in dubbio se pubblicare un post del genere proprio perchè sapevo che avrei potuto ferire la sensibilità di qualcuno, per motivi diversi legati alla nascita, al concepimento o peggio ancora ad una perdita...però alla fine ho pensato che secondo questo principio allora sarebbero troppi gli argomenti che vuoi per questo o vuoi quell'effetto potrebbero urtare uno o più lettori e quindi ho preferito postarlo, e come promesso posterò anche la seconda parte e ti chiedo già da ora di non volermene. In quanto alla tua malinconia, posso dirti che anche io ho dovuto lottare contro una brutta bestia, fortunatamente rivelatasi poi non troppo brutta, ma che qualche problema me l'ha portato e qualche d'uno me l'ha anche lasciato, ti auguro quindi di poter trovare la forza di vedere o magari anche solo di cercare quel che di positivo possa esserci in quel che stai vivendo...per quanto spesso sembra o forse è addirittura impossibile!
RispondiEliminaManucinci, non è sicuramente colpa tua, se fossi stata in questo periodo nel pieno delle mie forze emotive avrei solo gioito per te, come ho fatto, ma senza malinconie sul passato...
EliminaÈ stato tutto un cumulo di cose che mi ha abbattuto, anche le delusioni che mi han dato quelli che consideravo amici. Ma non importa, come dice Rossella O'Hara, "domani è un altro giorno"! e ogni giorno è un giorno regalato! e amico che va, altro amico che viene...
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RispondiEliminalo so che non c'entra niente ma la trovavo carina
Grazie, Begonia, è carinissima!
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