mercoledì 11 giugno 2014

Fa caldo


Fa caldo, tanto, troppo. Ieri mattina per esempio sul Sadem non c'era un filo d'aria. Però nei sedili di fianco al mio c'erano due studenti che se raccontavano. Adoro sentire certe storie, solo qualcuna nèh!
Per esempio a un esame si fa lo scritto che viene corretto entro una settimana; ma allora ti prepari per l'orale o passi a altro? E lo sapete che prossimamente c'è una gara di kiteboarding a cui uno dei due si è iscritto? Io m'ero immaginato cosa fosse ma non ne sapevo niente (nada, zilch), non si usa qui nella Former West Padanga! Ma poi ho googlato per immagini e ho visto che avevo indovinato anche come si scrive.

Però il caldo: appena sceso dal pullman mi sono sentito --no niente panico!-- come se fossi su una pedana mobile, tipo una tavola per farsi trascinare dal vento ma quando manca non solo il vento ma tutta l'aria. OK, devo fare due o trecento metri, per di più nel viale del parco del Valentino, che vuoi che sia. C'è un chiosco compro una bottiglietta d'acqua; fuori frigo se ce l'ha. Ma guardi che è calda, io glielo dico che poi non vorrei mai...
Raggiungo una panchina, la prima è libera, vanno tutti di corsa da queste parti e mi siedo con ambo le braccia appoggiate sullo schienale, dopo aver bevuto un lungo sorso d'acqua (tiepida).
Il guaio è che in questi casi non so come mi devo comportare: non ho niente da leggere, niente da fare a parte avvisare che arriverò in ritardo, tanto sono qui mi viene detto.
Poi mi metto a guardare i passanti, soprattutto quelli di genere femminile, non tanto vissute. Interessante. Specie i sandali. Chissà se anch'io potrei, ci sono anche maschi sandalati e con i calzoni corti e le gambe molto più pelose delle mie. Le ragazze no, hanno le gambe ancora tutte pallide, ma va bene così.


Poi provo a alzarmi, faccio finta di telefonare per poter fare due passi e vedere se la terra ha smesso di ondeggiare (metaforicamente parlando, nèh!). Lascio la bottiglia ormai quasi vuota a guardia della panchina, sì ce la posso fare.
Quaranta minuti! Roba che solo qualche anno fa... Com'era quello spot del leone e la gazzella. In Africa, dove fa sempre caldo.

A proposito quanto manca all'autunno? E alla prima neve?

5 commenti:

  1. Secondo me ieri sera c'era aria di neve. Ma sopra i 3500 m, almeno.
    Forza, che siamo solo a giugno! Deve venire luglio... le ferie bisognerebbe farle a luglio, come faceva una volta l'Olivetti (saggi...), mica ad agosto che poi fa brutto.

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    1. Certo. Almeno a Torino luglio è il mese più afoso. Mentre il primo temporale 'ncermà di agosto ripristina la vivibilità.
      Inoltre: ieri sera qui c'è stata l'inaugurazione della stagione delle zanzare, riuscitissima (per loro).

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    1. Ellamiseria! No, grazie, che ho appena tolto il piumino dal letto!
      Che FSM ti sia propizio, e fatti una birra gelata, RAmen!

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    2. Marco, non puoi capire...Zanzare, calabroni e gente con i pantaloni a quadri che ritorna dalla Germania. E poi il caldo micidiale, il ventilatore e il vicino che falcia l'erba 19 ore al giorno. Potrei continuare ancora per molto, ma mi fermo qui e mi faccio la birra gelata di cui sopra. ;)

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