L'avevo anticipato, quasi promesso e allora ecco il resoconto dell'avventurosa esplorazione dove nessun Uomo Bianco era mai giunto.
Va detto che manca parecchia roba: avevo un appuntamento, ero quasi in ritardo e allora non ho fotografato tutta la prima parte.
Non so se avete notato come lo spazio-tempo sia diverso se si è in auto o si usano i bus. E a proposito di bus ho ripreso il 52, dopo più di 40 anni (andavo a scuola lì vicino), il bus c'è ancora, da-a come allora ma è cambiato il percorso, dimmi tè, l'evoluzione, panta rei (sì volendo potrei scriverlo in greco ma non esageriamo).
È tutto un cantiere, la mappa di sopra non è più buona, insomma mi sono messo a esplorare.
Sembra di essere da qualche altra parte, mai visto cose così qui.
Cambia anche quello che c'era già.
La Dora, negli ultimi tempi (diciamo 150 anni) hanno continuato a lavorarci, a deviarla, a fare e disfare.
La sopraelevata è sparita, ecco quello che resta dei pali.
Lì li stanno demolendo. Qui sono stato raggiunto da un signore della mia età: "Doctor Livinston, I suppose". "No sir, Juhan from Pioobes. Nice to meet you". "Ah, mi sun dla Venarìa...".
Insomma ogni tanto viene a vedere come procedono i lavori. Per quelli di fora per noi La Venaria ha sempre l'articolo come L'Aquila, La spezia, Las Vegas, Los Angeles e Den Haag (anche se io preferisco dire 's-Gravenhage).
Da vedere ci sono parecchie cose, la foresta riconquista il territorio che pensava perso.
Vicino a questo canale un bambino piccolo osservava i pesci, la mamma quasi sul preoccupato (non ho avuto il coraggio di fotografarli).
E finalmente ecco il Tempio Perduto che stavo cercando
con tanto di pittura parietale, ottimo stato di conservazione e ottime speranze di riuscire a decifrare i geroglifici, mi sembra di ricordare qualcosa di simile, visto da qualche parte, ci devo pensare su.
Cammina e cammina torno verso la Civiltà.
C'è anche la mappa, sono salvo, torno a casa e pianifico un'altra esplorazione: il mondo è grande. Parecchio (specie se si usano i mezzi pubblici).
Nessun commento:
Posta un commento