Alle volte sembra che il mondo intero, anche quelli che stimo e amo di più ce la mettano tutta per farmi arrabbiare.
Prendi questa presentazione, la trovate in un libro appena uscito da noi:
Il presente libro è stato scritto e composto con un computer Apple Macintosh Plus e una stampante Laser Writer Plus, con l'aiuto di un elaboratore di testi Mac Author.
Il documento finito è stato stampato con una Linotron 100 da The Graphic Factory, London SW3, così da ottenere un'immagine del testo ad alta risoluzione. Ringrazio Mike Glover della Icon Technology per l'aiuto dato in tutto ciò.
Hmmm... 1987, sono passati 25 anni. Il libro ancora non l'ho letto e non ne parlerò qui. Voglio invece stigmatizzare (atz!) il comportamento dell'autore (che adoro) nei confronti di un prodotto cool: si sta davvero comportando da über-bimbominkia di prima classe! E non è nemmeno la prima volta che lo fa. Per cosa poi, per questo qui:[nome dell'autore]Londra, 1987
Dai! ekkekatzoh! Per i più giovani: sapete quanto è grande lo schermo? Prendete un foglio dalla stampante, piegatelo a metà, ecco lo schermo è più piccolo. E non c'è l'hard disk, solo dischetti. E non metto uno screenshot perché non voglio infierire (ma lo trovate googlando, volendo).
Per contro l'altro giorno MarkCC (il mitico MarkCC) scriveva:
Quando io lavoravo da Google facevo analisi dei log (dati di collegamento). Si fanno girare migliaia di macchine ogni giorno per miliardi di log (non so dire l'esatto numero, ma era più di 10 miliardi di record al giorno) per estrarne informazioni. È richiesto un centro di calcolo con 10'000 CPU alla massima potenza per 12 ore al giorno per processare i dati di un singolo giorno. Usando questi dati possiamo estrarre alcune cose ovvie - come quante ricerche per ognuna delle lingue che Google supporta. Possiamo altresì estrarre alcune cose non così ovvie, non presenti esplicitamente nei dati ma che da questi si possono inferire - come la topologia (forma) di Internet, basandoci sui ritardi delle comunicazioni.Ecco, questo con i 'puter ci lavora e sa che sono un mezzo e non uno status symbol da mostrare a tutti e vantarsene continuamente (specie con le ragazze bimbeminkia). Manco lo dice che tipo è. Se proprio volete saperlo ve lo dico io, forse.
A sì, non ho detto l'autore e il titolo del libro; provate a indovinarlo, oppure fate click qui.
Appena uscito da noi? C'è un wormhole spaziotemporale, per cui questo post l'hai scritto nel 1987? Non capisko... sarà il lunedì mattina e la mancanza di caffè.
RispondiEliminaComunque il Mac era uno status symbol, anche nell'87. E un simbolo in contrapposizione alla M$$oft. Ai tempi me ne ero costruito uno, un MacPlus, tutto da parti di recupero. Il video era un IBM 3101 modificato... un pò più grande di un A4.
Appena ristampato con grande pubblicità. C'era in effetti stata già un'edizione precedente, passata inosservata (e quando l'avevo cercato non l'avevo trovato). Sul Mac sì ma non ne parlo più. Mai più fino a domani.
EliminaMa allora mi sembra logico rispettare la prefazione originale, anche quella ha un suo senso storico. Al massimo, poi, ci si fa una seconda prefazione alla nuova edizione. Comunque sia, ne voglio una copia ;-)
EliminaNon mi serviva cliccare sul link per sapere chi aveva scritto quei ringraziamenti, ma io (a) sono vecchio (b) ho letto quel libro in edizione originale (c) mi sono incazzato molto per la prima traduzione del libro in italiano (d) mi sono incazzato molto per la seconda traduzione del libro in italiano (sì, l'hanno tradotto almeno due volte. Non so se questa sia una terza riedizione o una ristampa di una delle due precedenti)
RispondiEliminaControlla quando al banchetto parla di Patmos e del "divino Giovanni" (come scritto nella prima traduzione) oppure più avanti quando Richard scopre una cavalla nel bagno del professor Chronotis e gli chiese la ragione. (Io leggevo l'originale mentre andavo in ufficio in bus, e a quel punto mi sono piegato in due dalle risa suscitando preoccupazione tra gli altri passeggeri)
Sì, credo sia una nuova traduzione. Poi non rivelo altro sulla trama, ma sarebbe ora leggerli solo in originale. Il "divino Giovanni" è stato diversamente sbagliato di nuovo, per la cronaca.
EliminaCaxo. Quando uscì la prima traduzione, per pura curiosità presi il mio Hazon e verificai che all'interno del lemma "divine" c'era proprio scritto "the divine John", il che significa che il traduttore, oltre a essere piuttosto ignorante di temi religiosi, non aveva nemmeno provato a cercare sul dizionario...
EliminaGuarda, i traduttori sono trattati malissimo (economicamente) e certe cose sul vocabolario non hai tempo a controllarle. Non è tutta colpa loro, anche quando prendono da tradurre cose che non conoscono.
EliminaUn tema affine, cioè no completamente diverso: http://tamburoriparato.blogspot.it/2012/07/downtown.html
è vero che i traduttori sono pagati male, ma se uno legge "the Divine John" magari qualche dubbio che quella sia una locuzione con un significato particolare dovrebbe averlo, no?
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