mercoledì 21 novembre 2012

Scienza e troll




Come ho già scritto nel post  Questionario sulla scienza, si è formato in FB un gruppo, promosso da scienziati, ricercatori, blogger scientifici e semplici simpatizzanti, con l'obiettivo di ottenere risposte dai 5 candidati alle primarie del PD su 6 domande, dibattute e definite in precedenza nel gruppo, riguardanti temi scientifici.
Quando le domande sono state pubblicate su Le Scienze a cura di Marco Cattaneo il gruppo constava di poco meno di 140 adesioni. Poi i promotori hanno deciso di renderlo aperto a tutti, per cui la risonanza avuta da questo Dibattito per mezzo della pubblicazione delle domande su molti blog (io stessa ho contribuito, ricondividendoli tutti in FB e in G+) ha richiamato parecchie nuove iscrizioni. Nel momento in cui scrivo sono (siamo) 794, non è azzardato pensare che si raggiungano gli 800 iscritti stamattina stessa.

Era pensabile e prevedibile che molti di questi iscritti fossero solo curiosi (che infatti si tengono al margine, moltissimi non hanno mai commentato o proposto nulla), ma altrettanto prevedibile era che si attirasse un certo numero di “troll”, vuoi per semplice piacere di trollare (quasi ogni blog ne ha conosciuti) vuoi per sabotare l'iniziativa per ragioni poco chiare.
Alcuni di questi nuovi arrivati (non necessariamente troll), si sono lanciati a testa bassa a criticare le domande stesse, nel contenuto o nella loro formulazione: fossero intervenuti fin dall'inizio, avrebbero avuto modo di partecipare alla discussione che ha portato alla determinazione delle domande. Arrivando buoni ultimi, ovviamente si sono trovati di fronte a uno stato di fatto che era assurdo cercare di correggere.
Ma evidentemente molti non hanno capito lo spirito dell'iniziativa, altri non si sono degnati di perder tempo a leggere tutti gli interventi pregressi...
Alcuni addirittura hanno proposto, fuori tempo massimo come già detto, temi che esulano dal tema delle Scienze. Insomma, si sa, più si è più confusione si crea...

Ma quello su cui i nuovi commentatori si sono più accaniti è stato il tema della 6ª domanda (“6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN? “), cioè l'unica che comporterebbe (notevoli) ricadute economiche immediate su un determinato operatore del settore. Questo mi ha portato a immaginare che ci fosse un certo interesse non generico, non scientifico, ma più personale e forse addirittura economico in questi commentatori (a pensar male … come diceva quello).

Fatto sta che mentre una commentatrice sta tuttora ripetutamente difendendo l'omeopatia nei confronti dell'allopatia, ma in modo civile, garbato e direi perfino “soft”, un commentatore che si era iscritto da poco ha cercato di dimostrare, con un lungo post, che tutto sommato un determinato prodotto omeopatico (a differenza di quanto è stato dimostrato più volte dalla Scienza) avrebbe un certo contenuto di principio attivo.
Perché non ho definito anche questo post “civile”? Perché era un vero calvario per il lettore, a causa della grafia infarcita di “SMSismi”, se mi si consente il neologismo: insomma, solo pochissime parole erano scritte “in chiaro”, in italiano cioè, mentre la  maggioranza era scritta con tutte le k, le x e elisioni di vocali che possiate immaginare.

Ora, al di là della mia personale ripugnanza, più volte ricordata anche da Juhan, per questo non-stile di scrittura, è notorio che nel galateo della Web viene riconosciuto come una scortesia (quale in effetti è) nei confronti dell'interlocutore.
Per questo (oltretutto innervosita dalla malafede sull'argomento dimostrata dal commentatore), mi sono lamentata con queste parole testuali:
Scusate ragazzi, ma se qui si incomincia a scrivere "nn", "xò", "ke", allora io me ne vado...
Non l'ho scritto come commento al post suddetto, ma come generica osservazione a tutti.
Non l'avessi mai fatto! Questa è stata la risposta inviperita del gentiluomo:
scusate ragazzi, ma se c'è gente ke invece ke prendere in esame gli argomenti fa la spocchiosa sul modo di scrivere altrui, forse se se ne va nn è 1 gran perdita ...
dimostrando così che non solo quello della web, ma anche il galateo tout court gli è un perfetto sconosciuto. Potete apprezzare voi stessi lo stile del tizio, c'è da ringraziare che almeno in questo messaggio abbia limitato al massimo i kxnn-ismi! ;-)
Dirò la verità, l'insulto che mi ha rivolto mi ha fatto lì per lì ridere: chiunque mi conosca anche solo un pochino sa quanto poco mi si attagli!

A questo punto ho commesso L'errore. Lo so, don't feed the troll, ma ero così innervosita per la stupida difesa dell'omeopatia che ho finito col rispondere:
Comunque sta' pur certo che se questo gruppo scende a livelli di "bimbominkia" me ne andrò volentieri
Naturalmente il troll non attendeva altro che uno spunto per ripartire alla carica:
io se trovo post di gente ke invece di considerare gli argomenti usa termini offensivi, vabbè mi faccio 1 risata .
(Nel frattempo, un altro commentatore aveva scientificamente distrutto la sua tesi che ci fosse un qualche principio attivo nel prodotto in questione...)
Insomma, per questo personaggio “spocchiosa” non sarebbbe un insulto, “bimbominkia”, che descrive un comportamento, invece sì. Sarebbe come se un tizio con vestiti di pelle nera ricoperti di borchie, e ornato di catene, si offendesse a sentirsi chiamare “metallaro”!
Anche un altro commentatore fa rilevare ciò:
"bimbominkia" non è un insulto, almeno non direttamente, è solo l'identificazione con un gruppo sociale caratterizzato da certi atteggiamenti. Chi non gradisce l'identificazione sa bene cosa fare per evitarlo...
Non sto a trascrivere tutto quello che il troll ha poi scritto, basti solo dire che si è autodescritto come rispettoso ed educato. E continua a commentare (sempre solo sull'omeopatia), con il suo non-stile di scrittura...

Il post di poco fa di Juhan mi ha fatto sorgere un dubbio (lo so, sono la solita malfidente): che il Francesco con cui mi sono scontrata io sia lo stesso Francesco che ha commentato  in difesa dell'omeopatia da Marco Delmastro? Lì però parrebbe essersi mimetizzato, scrive come una persona civile...


Aggiornamento
Ho letto poco fa su Dibattito Scienza un altro commento di questo Francesco, scritto se non in perfetto italiano almeno in modo leggibile, senza K,X ecc. Credo proprio che fosse lui anche da Delmastro: ha cambiato registro dal giorno 19 al 20, forse perché si è reso conto che era controproducente per la sua causa, quale che sia.


14 commenti:

  1. Grazie Bruna! Bimbominchia non lo conoscevo.
    Sull'omeopatia e sui troll lasciamo perdere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non conoscevi questo termine? be', anch'io l'ho conosciuto da poco, ovviamente su internet, e trovo che descriva molto bene il genere; però, sta' attento, si scrive rigorosamente con la k! ;-)

      Elimina
    2. Mi sa che devo fare una delle mie lezioni sul linguaggio contemporaneo. Il guaio è che noi über-geek abbiamo sempre un sakko di cose da finire di processare. Ma prima o poi, non disperate, ci sono tante novità, nuove di pakka.

      Elimina
  2. Conosco un Emo che prima di diventare un Hipster era un Bimbominkia, l'hanno castrato.

    RispondiElimina
  3. Mi sa che tra un po' ci sgridano! Io fuggo in Tajikistan (devo ancora scoprire dov'è).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi hanno detto che è sotto il carroarmato rosso in Kamchatka.

      Elimina
    2. Karr'armato dici? Kontrollo

      Elimina
    3. Juhan! Venganchio (e non rispondere a rima che ti pikkio)

      Bruna, l'anonimato è il bello ed il brutto del web. C'est la vie... uno prima di rispondere dovrebbe morsicarsi la lingua (e le dita) per cinque minuti. Càpita.

      Juhan, sei ancora lì? Andiamo? Avrei una destinazione alternativa, cercano informatici ed elettronici in Antartide.

      Elimina
    4. Preparo il costume da bagno e arrivo: sempre sognato fare un tuffo con i pinguini.

      Elimina
  4. L'omeopatia è un argomento tabù per diversi motivi: i profitti dei produttori che vendono acqua e zucchero e i sostenitori convinti e in buona fede. Per questi ultimi c'è da dire che fa parte della nostra cultura. Io ne ho parlato più volte, magari ci ritornerò (sto ancora leggendo C.Sagan sull'argomento).
    Poi il modo di scrivere sul(la) Web: sì, si usa, anch'io a volte.
    È un gergo, specialistico, si fa da sempre. Prima del Web, ai tempi delle BBS era la regola. E l'inglese si presta molto di più dell'italiano, come tradurre CU (see you) o simili (pensa te che me le sono dimenticate tutte, l'età!)?
    Poi certe parole diventano "normali": wannabe, troll, to google. Altre muoiono, chi sa cosa vuol dire "matusa" oggi?

    RispondiElimina
  5. Ehi, matusa! Juhan qui nel tuo blog mi sento ggiovane. Non lo sono invece, perché la mia maestra non voleva che noi bambini si dicesse "casino" quando facevamo confusione.
    Diceva invece: "Non fate chiasso".
    Non sapeva che il chiasso era la strada dei casini.

    RispondiElimina
  6. Ho seguito la discussione tra te e Francesco su facebook. Premetto non conosco ne lui ne te però mi sembra che ci sia stato un malinteso. Dai commenti di facebook che non ho voglia di andare a ripescare, Francesco eccetera Orsetto faceva notare (con linguaggio giovanilistico e irritante) che un prodotto sebbene sia definito omeopatico può contenere concentrazioni non irrilevanti di principio attivo. Magari inefficace ma non per questo totalmente assente. Se non ricordo male il limite di diluizione entro cui qualche traccia di principio attivo ci può essere è il 12 ch. Non credo che F Orsetto sia il francesco che commenta nel blog di Del Mastro sia per questooioni stilistiche che di merito. Secondo me dare del bimbominchia a quel ragazzo era sufficiente e forse già sopra le righe...questo per dire che ho commentanto qui perché infastidito più dallo snobismo con cui è stato liquidiato F Orsetto che dalla sua scrittura del cavolo. Grazie per lo spazio.

    Li Q.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per avere chiarito un malinteso.
      Per evitare ulteriori malintesi, quando mi troverò davanti un altro esemplare di quella prosa eviterò addirittura di leggerlo, così mi risparmierò una fatica, magari una arrabbiatura e come contorno di farmi definire spocchiosa o snob.
      Mi chiedo però perché ci sia gente che scrive in quel modo fuori dal suo contesto, visto che non sono la sola a evitare di leggere: chi scrive non lo fa forse per essere letto? mistero...

      Elimina
    2. Mi è già capitato in altri forum sul web. Certa gente non si rende conto del contesto, oppure ha un contesto solo. A volte ho provato a richiamare qualcuno, spiegandogli che un minimo di punteggiatura e attenzione sintattica e grammaticale giovano alla comunicazione. Ma è più forte di loro.
      Quello che mi stupisce è che ci sia gente che risponde così su tematiche politico/scientifiche; si presume che costoro abbiano un'educazione (altrimenti non comprenderebbero di che si parla), e allora perchè non la applicano? Pura pigrizia mentale? fregola da telefonino?

      Elimina