lunedì 25 maggio 2015

Lucciole

Io frequento poco Facebook, quasi niente a parte qualche mordi & fuggi per pubblicizzare i miei post. Ma ci sono cose che sarebbero da seguire con cura. Per noi si a randa c'è il gruppo A 'T SES PIEMUNTEIS SE... che per quelli di fora sarebbe sei piemontese se... Nel banner c'è ovviamente 'l drapò d'l Piemunt che sarebbe poi la nostra bandiera, quella rusa con la crus argent (non bianca come crede qualcuno) e 'l lambel blö. OK, sono fuori tema.


In quel gruppo Paolo mette la foto che trovate qui sopra (bravo!) e chiede: "come chiamate le LUCCIOLE nella vostra zona?"
Le risposte sono tante, econe qualcuna:
  • lusariola (lucina);
  • lusentela (lucentina);
  • lumet (probabilmente è scritto come si dovrebbe quindi leggere lümèt, lumicino);
  • paniola;
  • scarlusa (la u si legge ü);
  • pettasum (qui invece la u si legge u);
  • boia 'nvisca (di questo ne parlo dopo);
  • limin (variante di lümin, lumicino);
  • laserna (lanterna);
  • musunera (la prima u si legge ü, la seconda come in italiano; di questo ne parlo dopo);
  • lanternin.
Poi magari ne arrivano altre. Una prima osservazione è che ci sono tante varianti, non sempre le risposte indicano la zona, ma in genere cambia da paìs a paìs. Si capiscono quasi tutte, di tante è chiaro da dove derivano (l'etimologia). Cambia la pronuncia (volendo contarle abbiamo più vocali anche degli inglesi): la i può diventare ü, la a e (più o meno aperta), il nome del gruppo io l'avrei scritto 't ses piemuntèis se... oppure, a voler fare il pistino, ët ... perché c'è una e praticamente muta. Che dire poi della n che può essere nasale come in un dei francesi o normale come in italiano?

Ci sono due nomi che devo commentare per esteso.
Boia 'nvisca è fantastico! Non lo conoscevo --sempre usato lucciola-- ma si capisce subito: insetto acceso. Boia (con la i lunga come nell'italiano noia o soia/soya), probabilmente i vecchi avrebbero scritto boja sta per insetto in genere, come il bug dell'inglese.

M'sunera (questo come direi io, altra forma corrente è masunera) è curioso: si riferisce alla stagione. M'suné è mietere il grano. Qui salta fuori una nota di quelle prope pistine (n nasale nèh!): attenzione a non fare confusione, se ci spostiamo un tantino a ovest e trausiamo d'la d'le Alp maçon vuol dire tutta un'altra cosa, nèh, a l'é 'l müradur.

Questo post lo segnalo al gruppo, chissà se...
Anche perché ho fatto un'altra domanda, se ho risposte relazionerò. Siamo rimasti in pochi a parlé parei ma a sun noste radis.   

2 commenti:

  1. il gruppo l'ho chiamato cosi perche nel mio dialetto si dice e scrive cosi..... il Piemontese come lingua è un altra cosa.... giusto sarebbe it ses Piemonteis se.....pero propio su questo si basa il gruppo...la libertà di scrivere come si sà. Sto dando un corso di Piemontese on-line e ci sono molte adesioni...pero la gente in generale preferisce scrivere come sà....e a me piace. grazie per scrivere del mio gruppo....non pensavo di arrivare cosi lontano con una piccola idea nada dallla nostalgia.. Io vivo in Spagna e spesso penso alle mie montagne e al profumo del fieno...grassie nee Paolo Garetto creatore unico e amministratore non unico del gruppo a't ses Piemonteis se....

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    1. Grazie Paolo. Io nel gruppo ci sono, lo considero un po' anche mio ;-).
      Sono d'accordo sulla scrittura personalizzata, anzi lo faccio da sempre.

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