sabato 2 maggio 2015

Treni, tassì, facce, gente... parte 1ª

Orsù, è d'uopo che mi decida a scrivere il resoconto del mio viaggio in Italia, altrimenti Juhan giustamente si arrabbia per il mio lungo silenzio.

Il viaggio di andata è andato bene, come al solito. A Madrid ho ricevuto per tempo da Iberia  l'email che mi indicava il gate per il secondo volo, sui tabelloni appare molto tempo dopo.


Poi arrivata a Malpensa ho trovato tutto rivoluzionato, lavori dappertutto... Ho preso il mio bravo trenino, ho cambiato con un altro a Busto Arsizio FS (intanto sapevo con certezza che non avrei trovato un tassì a Busto, né l'una né l'altra stazione) e arrivata a Legnano ho preso uno dei due tassì in attesa.
Illusa, credevo che questo fosse normale, malgrado l'esperienza di due anni fa, quando alla medesima stazione  ho atteso invano più di un'ora un tassista, sotto un sole cocente,  e quando finalmente è arrivato mi ha spiegato che nessuno di loro vuole stare ad attendere al caldo, sotto il sole... e mi par giusto, pensa te dovessero accendere di tanto in tanto il motore per far funzionare l'aria condizionata, in fondo i potenziali passeggeri sono solo carne da macello, che si arrostiscano! nessuno del resto avrà sicuramente impegni pressanti, altrimenti andrebbe a piedi, no? invece di attendere un tassì...

Be', anche questa volta i tassisti italiani non si sono smentiti, è stata l'unica volta in quindici giorni che ho potuto fruire di questo "servizio pubblico", se si eccettua la corsa di ritorno verso l'aeroporto, prenotata il giorno prima a un tassista amico, che comunque ha chiesto di venire ben prima di quanto mi occorresse, perché poi aveva un impegno personale...
A volte mi chiedo cosa penserebbero questi solerti tassisti se, rivolgendosi ad un altro "servizio pubblico", per esempio il Pronto Soccorso di un ospedale, si trovassero in analoga situazione.

Vabbe', tassisti a parte, il soggiorno in Italia è andato abbastanza bene.

Certo, eccettuando qualche problemino con i treni.
Per esempio, da Bergamo a Legnano ho dovuto prendere non i due treni previsti con cambio a Pioltello, ma ben 4: infatti, salita sul secondo arrivato da Treviglio in perfetto orario, dopo dieci minuti d'attesa ci hanno informati che a causa di un guasto dovevamo scendere tutti  dall'S5 e prendere l'S6 -che fino a Rho ha le stesse fermate.  Abbiam dovuto tutti fare una bella corsa perché nel frattempo detto S6 stava per partire. Ho deciso di scendere alla stazione di Porta Garibaldi perché avrei avuto due opzioni di cambio: oltre all'S5 successivo a quello avariato, avrei potuto scegliere il regionale, più veloce, che però non ferma a Rho ma porta direttamente a Legnano. (è notevole il fatto che la logica contorta dei curatori dell'orario fa partire da PGaribaldi entrambi i treni -regionale ed S5- alla stessa identica ora! sarebbe così difficile sfalsarli di 10-15 minuti, offrendo così all'utenza più opzioni?) 
Be', non ci crederete ma anche questo quarto treno aveva problemi (o si trattava di una forma di "sciopero bianco"?), per cui è partito con vari minuti di ritardo. Come già detto, all'arrivo a Legnano nessuna traccia di tassì.
Il giorno prima ero andata a Genova, e anche allora nessuna traccia di tassì al mio ritorno. Idem due giorni prima, al mio ritorno da Padova (per non farla troppo lunga non parlo del tormentoso viaggio in treno...).

Ho notato che tutte indistintamente le stazioni (MIPG, MICentrale, GEBrignole, PD, BG), oltre all'aeroporto, erano sottosopra per  vari tipi di lavori.
Però devo ammettere che quando sono ripartita da Malpensa in apparenza era tutto a posto. Anzi, è molto migliorato il passaggio attraverso le barriere (niente coda a serpentina lunga più di mezz'ora...).

Ho avuto modo di notare alcune cose curiose: per esempio, dagli altoparlanti si annunciano le stazioni di "ERRE ACCA O" (qualcuno evidentemente pensa che Rho sia una sigla!), di Càssano d'Adda, di Lègnano... giuro!

Ma il mio soggiorno, per quanto abbastanza movimentato, non è stato tutto in viaggio.

sullo sfondo, Basilica del Santo


Per esempio, a Padova ho potuto visitare il rinnovato Orto Botanico, nella parte nuova dedicata alla biodiversità. La posizione dell'Orto Botanico, il più antico del mondo (1545), è fantastica, equidistante dalla Basilica del Santo (S. Antonio), quella di Santa Giustina e Prato della Valle.

Santa Giustina














Allego qualche foto, che però non basta a dare un'idea approssimata della bellezza del luogo.













una delle numerose presentazioni interattive
qui mi son sentita a casa...
Poi siamo andati a visitare la mostra temporanea  "Facce" , di cui mostro poche foto, non era né agevole né permesso fotografare.


ricostruzione della testa di Sant'Antonio



Qui sotto, uno "colorimetro" per determinare la "razza" partendo dal colore dei capelli. Noto a prima vista che manca il nero assoluto, diffuso per esempio in Estremo Oriente.




(fine della prima parte, seguirà)

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