giovedì 23 luglio 2015

La Piémontaise


Una canzone militare francese di una volta quando non eravamo amici. Cosa che capitava spesso, per dire tra i regnanti c'erano parecchi matrimoni, quindi suocere e altro ancora. Ma a me sono sympa e anche se questa qui viene dalle commemorazioni dell'Assietta (via Facebook) io la vedo più come una canzone d'amore, sentite se non è vero:


Però, come dire, il le français... sai com'è...
OK, provo a tradurre, siate compassionevoli nèh! (& Google giütme!).
        
  Ah! oui, j'ai le coeur à mon aise
  Quand j'ai ma mie auprès de moi
  De temps en temps je la regarde
  Et je lui dis: embrasse-moi.

  Comment veux-tu que je t'embrasse
  Quand on me dit du mal de toi
  On dit que tu pars pour la guerre
  Dans le Piémont, servir le roi.

  Ceux qui t'ont dit cela ma belle
  Ils t'ont bien dit la vérité
  Mon cheval est à l'écurie
  Sellé, bridé, prêt à partir.

  Quand tu seras dans ces campagnes
  Tu ne penseras plus à moi
  Tu penseras aux Piémontaises
  Qui sont cent fois plus belles que moi.

  Si fait, si fait, si fait ma belle
  Je penserai toujours à toi
  Je ferai faire une belle image
  Toute à la semblance de toi.

  Quand je serai z'à table à boire
  À mes camarades je dirai:
  Chers camarades, venez voir
  Celle que mon coeur a tant aimée.

  Je l'ai aimée, je l'aime encore
  Je l'aimerai tant que j' vivrai
  Je l'aimerai quand je s'rai mort
  Si c'est donné aux trépassés.

  Alors j'ai versé tant de larmes
  Que trois moulins en ont tourné
  Petits ruisseaux, grandes rivières
  Pendant trois jours ont débordé.
  
  E sì, ho il cuor contento
  Quando la mia amica è con me
  Di tanto in tanto la guardo
  E gli dico: abbracciami.
        
  Come vuoi che ti abbracci
  Quando mi dicono brutte cose di te
  Mi dicono che parti per la guerra
  Nel Piemonte, a servire il re. 
        
  Chi te l'ha detto, bella mia,
  Ti ha ben detto la verità
  Il mio cavallo è nella scuderia
  Sellato, imbrigliato, pronto a partire.
        
  Quando sarai in quelle campagne
  Tu non penserai più a me
  Tu penserai alle Piemontesi
  Che sono cento volte più belle di me.
        
  Ma no, ma no, ma no mia bella
  Io penserò sempre a te
  Mi farò fare un bel ritratto
  Proprio come sei tu.
        
  Quando sarò a tavola a bere
  Con i miei compagni io dirò:
  Cari compagni, venite a vedere
  Quella che il mio cuore ha tanto amato.
        
  L'ho amata, l'amo ancora
  L'amerò fiche vivrò
  L'amerò quando sarò morto
  Se questo è concesso ai trapassati.
        
  Allora io ho versato tante lacrime
  Che hai fatto girare tre mulini
  Piccoli ruscelli, grandi fiumi
  In tre giorni sono esondati.

Atz! difficile assay, mica son buono. Ma il senso credo emerga. Al posto di "imbrigliato" posso scrivere "bardato" o è dialettale? Il francese ha i suoi quirk (come si dirà in francese? e in italiano?), per esempio provate a dire "ma amie": non funziona e allora o "mon amie" o --meglio-- "ma mie" come qua. Il testo si trova da diverse parti, con varianti, questa è quella che mi piace di più, l'ho trovata qui: Chanson de soldats - XVIIIe siècle.

Piace anche a voi? Anche voi la canterete per almeno una settimana?

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