Non so voi ma io (me) quando capito su un sito nuovo sono assalito da una tentazione praticamente irresistibile di scoprire chi è, chi c'è dietro. E l'impellenza aumenta se quello che leggo mi piace. C'è purtroppo chi non si presenta, e resto nel dubbio, ripetendomi wir müssen wissen, wir werden wissen (cit.).
C'è chi lo fa per benino, c'è chi lo fa in modo fantasioso, ecco l'überbravo e mysteryouso smarcell, trovato oggi su G+:
L'autore è un ricercatore nel campo della fisica delle particelle elementari. Oltre all'interesse per la scienza, coltiva anche un'insana passione per il cazzeggio. Il fatto che tenga un blog è da annoverarsi fra gli effetti nefasti di internet, che dà spazio e a volte risonanza a gente la cui opinione una volta restava confinata alle pareti del bar. Si diletta di fotografia, e si ostina a suonare la chitarra e cantare in una cover band di rock americano. D'altra parte finche' continuano a farlo i Rolling Stones e' pienamente giustificato.Sì, il web è pieno di gente che dice, racconta, fa crescere l'entropia.
Hai sfondato 2 porte aperte:
RispondiElimina1) presentarsi: assolutamente doveroso e rispettoso nei confronti del lettore. Come non importa purché lo si faccia. Altrimenti via con "il salto dell'anonimo"
2) Smarcell: anonimo per "stronzaggine esterna". E si, quando si pestano calli e si mettono in riga buffoni e/o buffonate, il rischio è che ti vengano a bussare a casa con un macete. Allora l'anonimato diventa una necessità.
Ecco nel caso di Smarcell "il salto dell'anonimo" (che poi volendo...) sarebbe stupido e controproducente: lui è una delle ultime e migliori "scoperte" (per me) per quanto concerne la "divulgazione laterale".
Certo. E test riuscito a metà. Mi ero chiesto se qualcuno avrebbe googlato per e confidavo che tu fossi ancora impegnato con gli esami. Faccina qui, anzi due, no trw.
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