sabato 26 maggio 2012

Vero, probabile, possibile o no?


Ogni tanto salta fuori un genio, spesso incompreso, che ha trovato una cosa fantabulosa che il mondo si rifiuta di considerare.
Quando ero studente avevo un amico, abbiamo preparato insieme diversi esami, che aveva un'idea fissa: riempire il Titanic con palloni di gomma e poi gonfiarli per riportare a galla il relitto. Ha anche cercato un professore per farci la tesi, senza riuscirci. Poi, per quello che ne so, ha lasciato perdere e si è dedicato a tutt'altro, non centra il mare né l'acqua.
Un amico del marito di mia sorella ha invece costruito un prototipo funzionante di una turbina che produce più energia di quella che consuma, un esempio di moto perpetuo. Non so se questo marchingegno è ancora in giro.
Più in grande tutti, almeno quelli di una certa età, ricorderanno il caso Di Bella, un medico che aveva trovato il rimedio universale per la terapia contro il cancro. Ha costretto la Sanità italiana a fare delle sperimentazioni sull'onda del clamore popolare. Io ho conosciuto persone che si sono sottoposte a questa terapia, rimanendone poi disilluse o peggio.


Recentemente è sorto il caso dell E-Cat, energy catalyzer di Andrea Rossi. Non metto link, ne trovate in quantità googlando. Ha coinvolto l'Università di Bologna, con risvolti tragicomici.
Un caso analogo, di qualche anno fa, è quello della Steorn di Dublino.
Recentemente al Politecnico di Torino si è tenuto un convegno alquanto esoterico. Secondo i proponenti dalla frantumazione di rocce comuni come il granito si avrebbe la fissione di atomi di ferro a metà, con produzione di alluminio e energia. Però mancano i neutroni, come per l'E-Cat mancano i raggi gamma.
In questo caso c'è di mezzo la politica e soldi pubblici. Sì perché testare queste cose costa. Parecchio. E non si può dare retta a tutti, anzi l'Italia investe pochissimo in ricerca.

In qualche caso promettente i test si fanno, come per il caso del Trimprob. Ecco un link che annunciava queste prove. I risultati non sono stati quelli attesi e allora basta. Non credo sia corretto il coinvolgimento di una laureata in lettere con interessi teologici.

Già perché queste cose come funzionano? O meglio come dovrebbero funzionare? Chi è in grado di valutarle?
Il sistema che negli ultimi secoli è stato via via perfezionato è quello di far valutare le potenziali scoperte ai proprii colleghi. E c'è tutta una procedura (non perfetta ma la migliore trovata finora) da seguire.
Brevemente la pubblicazione di una ricerca è condizionata al parere di esperti del settore, la peer-review. Le pubblicazioni sono quelle che dovrebbero permettere la valutazione anche degli autori delle stesse (ma allora Zichichi e Michel Martone?).


Non le leggono solo gli scienziati, no, anche certi giornalisti come Sylvie Coyaud, la mitica Oca sapiens.

Toh guarda in questo post cita anche me! Wow!!!

Ma la trovate da tante parti, sul Sole-24 ore, su Oggi Scienza, Climalteranti, alla radio, ... No, non so come faccia a fare tutto.


Ah! a momenti dimenticavo: delle pubblicazioni di cui si diceva sopra, i papers, quelli che Peppe Liberti chiama paperi ne trovate anche in rete aggratisse, per esempio qui su arXiv, sono preprint, paperi non ancora approvati e pubblicati. La X non è una x ma la chi greca, per cui si legge archiv. Mattacchioni quelli della Cornell! E sì, sono noiosi e ripetitivi ma devi fare così, seguire quello schema. E non usare Word ma TeX o LaTeX.




6 commenti:

  1. Come osservava Marco commentando il post precedente, non è possibile allo stato attuale dare un giudizio positivo o negativo. Da quanto ho letto sull'argomento, pare che il motivo per cui il congegno sia stato appartato è che non dà il 100% di risultati corretti, ma spazi da un 60% abbondante al 90% e più (per alcuni cancri anche il 100%) sia per i risultati positivi (avvisa che il cancro c'è) sia per i negativi (esclude il cancro). Per poter valutare quindi l'utilità dell'aggeggio occorrerebbe confrontare tali percentuali di errore con quelle offerte da altri mezzi diagnostici: neppure questi ultimi sono infallibili, ti posso assicurare per esperienza personale che perfino una BAG (biopsia con ago grosso) può non rilevare un cancro che si trova poi con l'intervento chirurgico. Forse il motivo vero (non mi chiamare complottista, non lo sono certo) è che l'uso pratico della scienza teorica molto spesso si incaponisce e si adagia in un "si è sempre fatto così", senza cercare nuove soluzioni (è più faticoso e ci si espone di più a critiche).

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  2. Un'altra osservazione. Dici "Non credo sia corretto il coinvolgimento di una laureata in lettere con interessi teologici". In linea di massima hai ragione, ma a parte l'istintiva antipatia che puoi provare per lei (ti capisco!) devi ammettere che chiunque, in democrazia, ha diritto di esternare il proprio pensiero, giusto o sbagliato che sia, e in questo caso la tizia in questione è anche una moglie che difende e "promuove" il marito, atteggiamento perfettamente comprensibile e che le dà in certo modo diritto di parola in proposito.

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    1. Sì, comprensibile ma le competenze della signora per quanto riguarda le onde radio sono tutte da dimostrare. E dovrebbero contare solo quelle, il famoso controllo dei pari.
      Forse facevo meglio a non lasciarmi trascinare da Luca e prendere un altro esempio. Oggi c'è un nuovo pezzo sul piezonucleare, qui: http://oggiscienza.wordpress.com/2012/05/25/piezonucleare-iii-latroce-dubbio/

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  3. Oggi il benvenuto ai nostri nuovi lettori fissi va a: Luluasol e websulblog.

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  4. Francesca (a proposito di nuovi lettori) si è appena iscritta ma è una delle tester originarie. Io quasi quasi la invito a collaborare, anzi l'ho già fatto!
    Adesso non ci sono per nessuno perché so che sarò accusato di decisionismo acuto, anche più di Silvio.

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  5. Son d'accordo con Bruna. I metodi diagnostici "tradizionali" (e anche moderni o modernissimi) sono comunque molto fallibili, in tutte e due le direzioni. Vedere le polemiche sullo screening del PSA, ultimo LeScienze. Un metodo diagnostico nuovo che promette percentuali di successo così alte dovrebbe far drizzare le orecchie a molta gente. Ma credo proprio che lo status quo in questo settore sia molto difficile da smuovere, e forse a ragione. Come detto prima, nel dubbio (e non avendo sufficienti dati) non giudico.
    Invece, su Rossi/Focardi... alla fine, la solita bufala?
    Un vero peccato, avendo seguito e letto parecchio su Fleischmann e Pons, e avendo seguito una conferenza di Pons con gente dell'INFN (dieci anni fa, Univ. di Genova), beh, verrebbe proprio voglia di credergli. Anche qui persone che ritengo esperte in fisica teorica non chiudono tutte le porte... ma ormai sono passati 23 anni, e non mi sembra di aver visto nessun esperimento probante e RIPRODUCIBILE.

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