Ci sono dei post che si scrivono da soli; per contro altri, come questo, sono molto più faticosi.
L'idea mi è venuta leggendo un post di Stefano Becciolini su Google Plus (aggiornamento: non più disponibile). Con il suo permesso provo a ravanare un po' sul tema che sta diventando un chiodo fisso; sperando che mi passi.
Tutto salta fuori da Capricorn One un film che anch'io ho visto molto tempo fa. E quasi dimenticato, benché sia pieno di trovate che acchiappano. Il film è del 1977 e racconta di una pretesa truffa della NASA che non essendo capace di inviare una missione su Marte la simula. OK, idea non originalissima ma sviluppata davvero bene; poi secondo i canoni di Hollywood c'è il pentito che viene braccato, ecc. Fantastico.
Spesso film eccezionali nascono da idee diffuse, storie risapute: Men in Black, Titanic, Jesus Christ Superstar, Star Wars, [aggiungete i vostri]. Questo non fa eccezione e elabora la storia che la missione Apollo 11, quella dei primi due uomini sulla luna sia stato un falso. E il regista di tutto sarebbe stato niente meno che Stanley Kubrick. Il grande Kubrick! lo reputo un'offesa personale.
Poi Stefano, chissà se si ricorda dell'avvenimento, non aveva ancora cinque anni compiuti, passa a considerazioni socioeconomiche abbastanza condivisibili (non interamente, per questo volevo coinvolgerlo).
Poi ci sono i commenti. E scopro che Gazzella Nera ha avuto la mia stessa idea e è stata più svelta! Brava, ma le e Stefano si conoscono bene, bravi!
Tornando a noi oggi sono in tanti a credere alla versione "tutta una montatura". E citano come prova il fatto che una dozzina di uomini sarebbero stati sulla luna dal '69 al '72 poi basta; da allora sono passati quarant'anni e niente. Capitolo chiuso.
Un po' di risposta la da anche Stefano: era una gara di prestigio, contro la Russia.
Ma c'è dell'altro: è cambiato il clima culturale.
E poi certe cose è meglio farle fare alle macchine. Come Curiosity, lunedì mattina. OK, pochi se ne sono accorti, sui principali quotidiani italiani la notizia non era certo in evidenza. Ma c'è un altro robot che sta dimostrando quanto si possa fare con sonde automatiche: Cassini dal 2004 ci sta mandando immagini e dati di Saturno che definire entusiasmanti è poco.
Poi ce ne sarebbero tanti altri; a me è cara Rosetta dell'ESA, ma ce ne sono tante.
In realtà quello che mi spiace è che sia cambiato il modo di vedere queste cose rispetto agli anni della corsa allo spazio. Oltretutto ero giovane allora.
Aggiornamento: sembra che non sia più possibile raggiungere il post di Stefano, peccato.
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