mercoledì 29 agosto 2012

Snow Crash

Snow Crash is Neal Stephenson's third novel, published in 1992. Like many of Stephenson's other novels it covers history, linguistics, anthropology, archaeology, religion, computer science, politics, cryptography, memetics, and philosophy.
Così comincia Wikipedia (come farei se non ci fosse la Wiki?) alla voce Snow Crash di Neal Stephenson, uno dei miei libri preferiti. E in quattro righe ci mette dodici link! Roba mai vista, ma merita.


OK, tento di rispettare un impegno preso tempo fa anche con Patrizia: parlare dei nostri libri. E Snow Crash è uno dei miei. L'ho letto in italiano appena uscito nel '95 da ShaKe, mitico editore cyberpunk.

Poi l'ho riletto quest'estate. Mi è piaciuto ma è invecchiato. O sono invecchiato io. O il mondo. Vediamo.

C'è tutto quello che dice Wiki e anche di più. A me piacciono moltissimissimo (dai è da tanto che non usavo questa parola) la Mafia convertita a impresa di consegna pizze a domicilio, l'ambiente ipertecnologico di Mr. Ng di Ng Security Industries e il Metaverso, una rappresentazione del Web prima del Web.

Ecco il Metaverso: è quello che mi ha convinto di meno nella mia recente rilettura. Perché è rappresentato come un videogioco, molto diverso da come è il Web, almeno la parte che frequento. Sì perché --confessione epocale qui-- io sono niubbo perso per i videogiochi, non li uso, non li conosco. Recentemente c'è stato il fenomeno degli Angry Birds, lo so, ne hanno parlato tutti ma con me non ha attaccato.


Mi capita spesso (uno dei vantaggi di viaggiare con i mezzi pubblici) di vedere i ragazzi giocare con i telefonini, mi incuriosisce ma non è da me: sono vecchio (forse l'ho già detto).

Neal ha il vizio di scrivere difficile, inventare neologismi, usare versioni dialettali (nel terzo volume del Ciclo Barocco, quello mai tradotto in italiano, c'è un capitolo in scozzese del '700). La traduttrice di Snow Crash, Paola Bertante, è stata brava, davvero. Però mi sta frullando l'idea di leggerlo in originale. Vuoi mettere trovarsi con i rat things al posto dei rattoni e i kongbucks al posto dei dollari di Hong Kong. I francesi hanno fatto diversamente, pensa te che lì il libro si chiama "Le Samouraï virtuel". Sì perché il protagonista è un samurai moderno, quasi un ninja.

Bella anche questa pagina sulle invenzioni del nostro.

Insomma, adesso (non subito ma tra un po') lo leggo in 'mericano. E consiglio a tutti di leggerlo. Anche perché Neal non era ancora esageratamente prolisso, 412 pagine nella versione 'taliana --troppe comunque, deve imparare a non divagare troppo. Senza arrivare ai livelli di Twitter, certo.

2 commenti:

  1. Questo ce l'ho, in lista, e lo leggerò di sicuro; anche perché è l'unico tradotto in italiano, e da quel che dici non potrei mai affrontarlo in inglese.
    Confesso che con Angry Birds ci gioco sull'iPad e mi diverte molto!

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    1. Quando lo ripubblicano leggi Cryptonomicon, secondo me il migliore.
      Dovrebbero esserci anche Il Sillabario e Zodiac (il primo romanzo del nostro, ancora sul tradizionale).

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