mercoledì 7 novembre 2012

A proposito di media, sondaggi e lezioni

Randall Munroe è il migliore, come sempre!

Un po' di tempo fa ho fatto incaz sono stato ripreso su questo stesso blog da un giornalista (ho scoperto dopo che è OK, vorrei essere suo 'mico, pensa te che adesso lo followo su G+) perché ho detto qualcosa sulla cast categoria.

Laonde per cui oggi non dirò che tutti parlavano è una lotta serrata, testa a testa, incertissima, sul filo di lana, o come dicono i 'mericani razor-thin o too close to call.

No perché io lo sapevo da tempo come finiva. Certo, a meno di imprevisti, il futuro è seduto sulle Pastose Appendici di Nostro Signore il Prodigioso Mostro Volante degli Spaghetti (codice fiscale e partita IVA FSM), sempre sia condito RAmen.

E vi dico anche chi me lo diceva, giorno per giorno: il sito Roll...to the White House, della University of Illinois at Urbana-Champaign.

Lo seguivo su Twitter. Sì perché il Web ha di bello che si aggiorna spesso, tutte le volte che serve. E poi è quello che usano anche i professionisti, ad eccezione di Michele Serra che ancora non ha capito e nessuno glielo spiega: cattivoni!

Allora: volendo i sondaggi giornalieri li trovati tutti in Archive (ma va!?). Per semplificarvi la cosa ve ne metto un paio, abbondante, anzi una cinquina ecco:






Visto. O sbaglio?

ma secondo te quella del titolo si capisce?
non vi dico la stanchezza, basta fare un po' tardi la sera e poi... non sono più quello di una volta, sempre meno.

7 commenti:

  1. Però. Dopo averlo spiegato a Michele Serra lo spieghi anche a quello che il 72% degli itagliani ha il 93,5% di voglia di vederlo ancora in sella? Anzi, sul predellino?
    (voglio dire, ma solo da noi la scienza dei sondaggi è pura arte drammatica?)

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  2. TOO close to call (dopo che hai corretto, cancella pure il commento)

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  3. E io che credevo alla faccenda del testa a testa....O meglio, in un "tête-à-tête" che però, mi suggerisce mio nonno, non significa proprio "testa a testa", bensì "a tu per tu". Interessante il post eh!

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  4. Non sono il solo a pensarla così: http://singularityhub.com/2012/11/08/nate-silver-and-big-data-every-one-of-his-state-level-presidential-predictions-proved-true/

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  5. Su Nate Silver e gli altri dello staff statistico di Obama c'è anche un articolo della Stampa di ieri (non online). Molto interessante, mi sa che vedremo le stesse tecniche applicate anche da noi (in Europa, intendo, in Italia... mah, ci teniamo troppo a taroccare i numeri)

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    1. Ha! leggi ancora i giornali di carta!
      Da noi c'è il nuovo che avanza: Casini, Joe Vanardi, Silvio (che Angelino è senza quid), Rutelli e il duo Bertone & Bagnasco. Seguirà il Monti bis.

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  6. pensa io che dopo il primo dibattito lo avevo dato per perso sicuro, guarda un po' come ci azzecco ( http://www.ilventodellest.blogspot.it/2012/10/il-sapore-della-sconfitta.html ) . Quasi quasi mi propongo come sondaggista!

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