martedì 20 novembre 2012

Wi-Fi libero


Recentemente the Boss (un mio amico importante, come dice il nome) mi raccontava che diversi suoi venditori usano Internet per le mail (in realtà qualcosa di simile, non sono aggiornato) e documenti in rete, prossimamente, forse, sul cloud. E basta. Non hanno bisogno di scrivere cose più lunghe di tanto, non usano programmi (adesso si chiamano app, come noi già facevamo una volta, nell'altro millennio).

Quindi la soluzione è/sarà (non sono aggiornato) un tablet, non l'iPad che sarà anche pheego ma costa caro, no un Android. E ci manca solo il wi-fi libero.


Allora, per quelli che come me non sono aggiornati, il wi-fi è internet senza fili. Lo trovi da qualche parte, negli aeroporti mi dicono, e chissà se le zone coperte si estenderanno. A Torino c'è qualcosa, ecco la pubblicità alla fermata degli autobus:



Lì siamo in piazza Castello, pieno centro, questa è la mappa delle zone servite


Uh! la Falchera e corso Racconigi, non proprio centrali, chissà...

Poi ci sono i privati, ecco un bar in corso Inghilterra


Tanto io sono vecchio, il tablet non ce l'ho e non mi servirebbe. Se la vedranno i giovani, forse...

Maggiori info qui: Comune WiFi - Comune di Torino, dove spiega cos'è e chi c'è. La mappa di Torino c'è qui.


5 commenti:

  1. In Senegal il Free WiFi c'è dappertutto anche in campagna. D'accordo quelli son paesi avanzati che pensano al futuro...

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  2. Se Juhan decidesse di evolvere, potrebbe prendere l'ultima camera Nikon che ha Wi-Max, Android, accesso diretto a GooglePlay, e anche una bella ottica e 16 Mpx. Alla faccia della convergenza... anzichè avere telefoni con fotocamera aggiunta, qui c'è una camera decente con Android aggiunto. Però mi pare che non telefoni... per ora.

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    1. Tanto manca il Wi-Fi ;-)
      In realtà il discorso sarebbe lungo e noioso.

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  3. Ah, scusa, ho scritto Wi-Max perchè pensavo alle aree rurali del Senegal, dove probabilmente la rete arriva via Wi-Max. Ha il uiffì. E se il discorso è lungo e noiso... hai un blog a disposizione ;-)

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  4. C'è anche a Milano, in piazza Duomo e in qualche altro punto, ma il Comune neanche lontanamente ha pensato a segnalarlo.

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