mercoledì 19 dicembre 2012

My chicken - il pollo italiano

Sono appena rientrato, stanco e sfinito, distrutto ma questa ve la devo raccontare. Davvero. Merita.


OK, quando serve mi trovo senza fotocamera e ho un cellulare che serve a fare le telefonate ma nient'altro, niente foto. ATZ!
Ma ci devo tornare, e fotograferò e posterò, l'anno prossimo probabilmente.
Per intanto ve la dico, liberi di crederci o meno (in attesa delle foto).


Allora, scendo dal bus (non il Sadem un GTT, che sarebbero quelli comunali di Torino) neanche tanto in ritardo, anzi (prima o poi doveva capitare) e allora mi avvio guardandomi intorno. E la vedo! Gialla, grande, luminosa e messaggicamente intrigosa, assay. Giudicate voi:

my chicken - il pollo italiano

ecco. La mia giornata è cambiata completamente. E da allora in poi (saranno state le 11:30 circa) non riesco a pensare a altro, devo risolvere l'enigma. Perché so che c'è, nascosto, subliminale, ma c'è.


Per adesso l'unica cosa che mi è venuta in mente è una cena di questa primavera passata. Ero con amici da sempre, uno dei quali del posto,  la piana del cuneese. "Vi va una pizza?", dice, "conosco un posto qua vicino che la fanno davvero speciale, forno a legna, certo". OK, vada per la pizza, sotto la topia (pergola per i forestieri).


Ricordo il nome della pizzeria "La vera pizza del Monviso".
Non era Monviso ma un altro toponimo piccolo che i forestieri non riconoscerebbero, l'ho cambiato per loro.

Ecco io sapevo di due scuole di pensiero:
  • la pizza è nata a Napoli o comunque da quelle parti; in ogni caso una roba mediterranea;
  • la pizza l'hanno inventata a New York, vedi Pizza Hut, QED.
E se invece la pizza fosse una roba della Pruvincia Granda?

Come Guido Crosetto che adesso è sugli scudi di quelli che non sono mai stati padani.

1 commento:

  1. se sono ancora in tempo ricambio gli agturi; altrimenti ci sentiamo l'anno nuovo.

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