domenica 20 ottobre 2013

Google Science Fair 2013: i vincitori



Una decina di giorni fa "scrivevo" di Google, della sua filosofia e della sua storia, poi, dopo qualche giorno, BG ha comunicato l'aggiornamento dei suoi termini di servizio e, qualche critica c'è scappata.

Oggi invece, a dimostrazione della "complessità del mondo Google", che non è solo search e servizi vari, ma anche impegni che esulano dal web, voglio segnalarvi quello che è avvenuto il 23/10/2013.

In quel di Mountain View c'è stata la premiazione dei vincitori del contest Google Scienze Fair 2013

Google Science Fair è una competizione online aperta agli studenti di età compresa tra 13 e 18 anni provenienti da tutto il mondo. In pratica, un concorso di scienza per ragazzi creato da BigG e giunto ormai alla sua terza edizione, che premia le migliori idee che potrebbero cambiare il mondo.
Molti sono stati i partecipanti ma, alla fine, quattro sono stati i protagonisti, i vincitori delle diverse categorie.

Ve li presento con un loro video ed un accenno al progetto con cui hanno concorso e vinto.

Eric Chen, USA



[...] Ad aggiudicarsi il Gran Premio (e il premio per la categoria 17-18 anni) è stato Eric Chen, 17 anni della California, con il suo progetto per realizzare un nuovo farmaco universale contro tutti i ceppi d'influenza, compresi quelli pandemici. Nel suo lavoro ha individuato diversi possibili candidati tra alcuni composti in grado di inibire le endonucleasi, proteine chiave dei virus influenzali.
Chen riceverà 50mila dollari per proseguire la sua formazione, più altri 25mila in quanto vincitore per la categoria 17-18 anni. Inoltre, potrà trascorre un po' di tempo a scelta o tra i fisici del Cern a Ginevra, o nel quartier generale della Lego in Danimarca, o tra gli ingegneri di Google. Non è tutto: partirà per un viaggio di dieci giorni alle Isole Galapagos con National Geographic Expeditions, la sua scuola avrò libero accesso all'archivio della rivista Scientific American (altro sponsor e co-organizzatore della competizione) e un finanziamento di 10mila dollari. [...]


Ann Makosinski, Canada 



[...] Tra i partecipanti di 15-16 la vincitrice è stata, invece, Ann Makosinski dal Canada, grazie alla sua torcia alimentata esclusivamente dal calore della mano che la stringe. Ha vinto una borsa di studio di 25mila dollari e potrà visitare o il Cern, o la Lego o Google (la prima scelta è di Chen). [...]
[...] Ann ha inventato una torcia senza batterie che funziona esclusivamente con il calore delle mani. “Utilizzando quattro celle di Peltier e sfruttando la differenza di temperatura tra il palmo delle mani e l'aria ambientale ho progettato una torcia che emette luce intensa senza batterie o componenti che si muovono. Il mio progetto è ergonomico, efficiente dal punto di vista termodinamico e occorre soltanto una differenza di temperatura di cinque gradi perché funzioni e produca fino a 5,4 mW a 54 lux di luminosità”, spiega. [...]


Viney Kumar, Australia



[...] Nella categoria dei finalisti mondiali tra i 13 e i 14 anni, ha trionfato l'australiano Viney Kumar con la sua applicazione per segnalare agli automobilisti l'avvicinarsi di un'ambulanza o di un'auto della polizia, in modo che questi liberino la strada con prontezza. Anche lui ha vinto una borsa di studio di 25mila dollari e potrà visitare o il Cern, o la Lego o Google. [...]
[...] Viney ha messo a punto il programma PART, un metodo quasi infallibile per far arrivare un avviso tempestivo a un veicolo coinvolto in un incidente, migliorando la percentuale di successo degli interventi dei veicoli di emergenza. [...]


Elif Bilgin, Turchia



[...] Elif, con la sua plastica derivata dalle bucce di banana, si è portata a casa sia il premio Science in Action di 50mila dollari assegnato da Scientific American, sia il Voter's Choice Award, di altri 10mila dollari. [...]
[...] Sono state le eco-idee a farla da padrone. Elif, 16enne turca, è riuscita a sfruttare le bucce di banana per produrre una bioplastica sia al posto della tradizionale plastica a base di petrolio sia per la realizzazione di protesi cosmetiche e isolamento di cavi.
Questo progetto è stato realizzato nell'arco di due anni. Durante questo periodo di tempo sono riuscita nel mio tentativo di produrre plastica che possa essere effettivamente utilizzata nella quotidianità” racconta Elif. [...]


  Fonti: 


PS: di Marco:

C'è poco altro da aggiungere se non che questo tipo di iniziative che coinvolgono i giovani, soprattutto se in ambito formativo/scientifico, mi fanno sempre riflettere e sperare, sperare che il nostro mondo (quello che sarà di noi ciofani) possa essere un tantino migliore di quello che ci è stato lasciato.

Noi ciofani, nonostante quello che è un po' il senso comune (per me sbagliato), proviamo a metterci del nostro cercando di dare il massimo (ci si prova); non è sempre facile, soprattutto se "veniamo derubati" di un diritto sacrosanto che è quello della nostra crescita/istruzione/formazione.
Ecco, non prima; noi chiediamo di essere giudicati DOPO, dopo che ci sia stato REALMENTE permesso di acquisire quel bagaglio culturale e formativo necessario per "entrare" nel mondo degli adulti, che non ci sia stato impedito di raggiungere quella Competenza necessaria per "staccare i vecchi culi dalle poltrone" e magari alzare il dito medio in direzione di coloro che in noi non avevano mai creduto o che, molto più probabilmente, di noi (del nuovo) hanno sempre avuto paura.

PPS:
In quel "noi giofani" io ci sto solo per diritto anagrafico, non certo per merito ☺

1 commento:

  1. Rileggendo oggi il PS mi rendo conto d'essere stato un tantino acidello.
    É che ci son giorni in cui gira male, in cui l'essere un ragazzino (agli occhi di alcuni adulti) sembra essere sinonimo di ignorante/fankazzista/presuntuoso da rispedire immediatamente in un angolo a schiacciarsi i brufoli. Ecco, in quei giorni vorrei avere 50 anni solo per un momento, il tempo necessario per vedere se la reazione/risposta sarebbe stata la stessa. Poi, sempre in quei giorni, vedi ragazzini in gambissima che sono riusciti a farsi ascoltare e... allora ti viene naturale un bel tiè rivolto all'adulto sordo/cieco e, lui si ignorante.
    Oh, poi quei giorni passano neh! (per fortuna)

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