lunedì 28 ottobre 2013

Un rapido sguardo sul mondo degli altri



Prima di ricominciare a svolgere in pieno le mie funzioni di collaboratrice e AD del Tamburo (mentre ero in viaggio ne ho solo controllato con discrezione l'andamento) faccio un breve resoconto del mio viaggio.


Sono partita da qui



e ritornata qui



















passando all'andata da qui

aeroporto di Barcelona
e al ritorno da qui.

Madrid Barajas



Ho usato quasi tutti i mezzi di locomozione esistenti (a parte tutti i mezzi di navigazione, mancano solo la bicicletta, il tram e il risció): ho usato aereo, treno, taxi, autobus, auto, metropolitana, funicolare, ascensori, scale mobili  e naturalmente il buon vecchio caval di San Francesco...





Ho visitato le città di Padova 


Piazza della Frutta e Palazzo della Ragione




l'antico orologio di Piazza dei Signori; dai segni zodiacali rappresentati manca la Bilancia




Prato della Valle, sullo sfondo Santa Giustina
(purtroppo troppo presto per l'inaugurazione delle nuove installazioni dell'Orto Botanico, il più antico del mondo)


e anche Bergamo, ma in quelle poche ore non ho potuto godermi il Festival  Bergamoscienza, che si è svolto dal 4 al 20...

la funicolare








in treno, dal ponte sull'Adda


(mi scuso per queste foto, ma le ho fatte usando per la prima volta da imbranata  il telefonino e sono venute tutte sfocate, la prossima volta mi farò dare lezioni dal nostro Marco Bruno...)


Che dire di Genova? ci sono andata, per poche ore, ma stavo già per andarmene dall'Italia quando  è iniziato il Festival della Scienza, tuttora in pieno svolgimento (sabato prossimo per esempio ci sarà l'intervento di Dario Bressanini, che mi perderò così come mi son persa quelli di Marco Cattaneo, di Amedeo Balbi e di altri...).


stazione Brignole


piazza della Vittoria

sotto i portici di corso Buenos Aires, così come quelli di via XX Settembre, resistono questi bei marciapiedi



piazza Gae Aulenti
Neppure nei miei frequenti passaggi per Milano son riuscita a vedere qualcosa: né la mostra Brain al Museo di Storia Naturale né una almeno delle numerose mostre d'arte, né Warhol né i marmi di Rodin (i bronzi già li avevo visti in una mostra qui in Canarias) né Matisse né altro... Sì, lo so, tutte queste mostre durano tuttora e proseguiranno per un bel po', ma io già non sono più in Italia.

davanti alla stazione di Porta Garibaldi












intagliatori di zucche di Halloween, mercatino nella piazza coperta sotto il palazzo della Regione Lombardia




























Vabbè, quest'anno è andata così, in fondo ero andata solo per svolgere pratiche burocratiche, spero che a primavera vada meglio (magari riuscirò anche a conoscere "dal vivo" alcuni dei miei amici e dei  collaboratori del Tamburo)




3 commenti:

  1. Brava Bruna, bel giro!

    Quanto alle foto dal telefonino, di solito i "cosi" cercano di mettere a fuoco sul soggetto in primo piano, e qualcuno usa LED infrarossi per cercare l'oggetto e fare il fuoco. Il risultato è che vedono la riflessione del finestrino, e non capiscono più nulla. Workaround: appiccicare, il più possibile, il telefonino al vetro - a quel punto la camera non lo vede più, e mette a fuoco all'infinito.

    RispondiElimina
  2. Ma quanto è bella l'Italia, no?
    Peccato non saperla valorizzare!

    RispondiElimina