Alora, bone feste, nèh!
Notare che oggi scrivo bene, come si dovrebbe, facciamo che le o le leggete u e se non si capisce fa lo stesso.
Anzi no, passo all'italiano che è più facile perché devo dire 'na roba importante: vado.
Ero partito con l'idea di un canto tradizionale natalisszio ma poi mi sono perso e pensavo alla mia amica Rosa che le è piaciuto il post sul Sangone, proprio dove una volta c'era la spiaggia che lei frequentava e che cantava anche Gipo Farassino. Per dire: pensa te che Gipo che abitava in corso Giulio Cesare (in realtà una traversa) si attraversava tutta la città per arrivare a Moncalieri. OK, mi sto perdendo turna, ecco Gipo con non immaginate chi in Sangon Blues (mi raccomando: o -> u; u -> ü).
Se del caso posso fornire, a gentile richiesta, la tradussion (la o, nèh).
Gipo qui era già guarito dall'infatuazione leghista, tornato normale, bravo.
Però adesso vado più sul tradizionale: ciau Turin
OT (ancora di più): girulando, 'n po' 'd susì, 'n po' 'd lulà, ho trovato 'na roba che fa alzare il livello della nostalgia da non crederci, interessa? (no perditempo, nèh!).
A moment 'n dsmenciava: bune feste! bun natal, buna fin e bun prensipe!
Vabbe', a questo punto lo sapete tutti, ma per sicurezza vi avvisiamo che in questo blog possono esserci cookies. Cliccate qui per accettare, altrimenti qui trovate ulteriori informazioni su privacy e cookie.
Ebbravo juanin!!! Buon tutto anche a te. Suggerirò alla mamma questo post.
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